Illuminazione dinamica: l’occasione per ridefinire il dialogo con i centri storici

Si è ricercata un’illuminazione che non guardasse esclusivamente agli aspetti funzionali (comunque imprescindibili), ma che valorizzasse il patrimonio a disposizione, restituendo un’immagine notturna comunicativa senza spettacolarizzare. E’ stata riservata la medesima attenzione nella progettazione sia agli aspetti compositivi che prestazionali.
L’esigenza presente sin dall’inizio è stata quella di realizzare un progetto di illuminazione di un paese che risultasse armonico, dove tutti i diversi aspetti e le diverse tematiche che lo compongono: l’illuminazione pedonale, stradale, architettonica, funzionale, d’accento, dovevano concorrere alla composizione di un piano dalla lettura unitaria e non frammentata.
Per questo sono state sfruttate le possibilità di software come 3ds max e litestar, per controllare l’esito della progettazione passo passo, verificando la distribuzione e il quantitativo degli illuminamenti sulle diverse superfici presenti sulla scena.
Il lavoro si è sviluppato in 3 fasi fondamentali.
La prima quella di analisi, indispensabile per recuperare tutte le informazioni paesaggistiche, storiche ed urbanistiche del luogo.
La struttura del paese è la conseguenza di stratificazioni susseguite nel tempo di cui non vi sono testimonianze scritte.
Attualmente il borgo si sviluppa a forma di fuso lungo un asse principale ed è interessato da una viabilità sia pedonale che carrabile.
Volendo considerare la dinamicità della visione, è stata riservata particolare attenzione allo studio dei percorsi ed alle relative visuali paesaggistiche ed architettoniche.
Sono stati individuati gli elementi importanti per la loro valenza storica: le tre porte di accesso e la torre campanaria tutte originarie del XII secolo e la chiesa del XIV secolo e gli elementi caratterizzanti il borgo: il Castello costruito su modello medievale ma risalente alla fine del XIX secolo, come le mura merlate e l’accesso alle proprietà del castello e il pozzo nello slargo della via principale.
Per avere un approccio critico e consapevole all’esame dello stato di fatto, è stata eseguita una ricerca approfondita sulla normativa vigente in illuminazione per esterni e sulle questioni inerenti l’inquinamento luminoso e il risparmio energetico.
Il rilievo eseguito con il luxmetro ed i calcoli elaborati con il software litestar, hanno confermato le impressioni avute durante i sopralluoghi: ne è risultata un’illuminazione che non ha alla base nessun progetto, scaturita da interventi occasionali mirati a risolvere emergenze di buio locali, senza alcuna regia o piano programmato di manutenzione, dove l’assenza del controllo del flusso luminoso, l’alternanza di temperature di colore e potenze diverse restituiscono la percezione dello spazio frammentata e distorta: la luce segue andamenti casuali e non riesce a disegnare una scena notturna comprensibile.
Durante questa prima parte è stato ricostruito un modello tridimensionale del paese, in previsione di una restituzione finale del progetto che simulasse il più fedelmente possibile la realtà. Questo è stato un passaggio importante, che ha permesso di conoscere più approfonditamente il borgo con le sue caratteristiche e problematiche.
L’elaborazione dell’analisi ha portato all’individuazione degli obiettivi del progetto.
• Ricerca del risparmio energetico, contenimento dell’inquinamento luminoso e dell’abbagliamento.
Fondamentale è stata la scelta della fotometria degli apparecchi, caratteristica importante per il controllo della distribuzione del flusso luminoso e dell’abbagliamento.
Le sorgenti luminose sono state selezionate in base ad una efficienza luminosa non inferiore a 90 lm/Watt.
Sono state previste due linee di illuminazione principali: una funzionale, accesa tutto l’anno, e una d’accento con delle varianti da utilizzare in occasioni diverse in base all’utilizzo degli spazi.
Per la linea funzionale è stato previsto un regolatore di flusso, che permette di ridurre in modo uniforme il livello di illuminazione quando non necessario, mantenendo costante il valore della luminanze sulla carreggiata.
• Comfort visivo.
Rispettando il luogo in cui si andava ad intervenire dalle caratteristiche montane, si è cercato di mantenere i valori di illuminamento bassi, modulando il chiaro e lo scuro, considerando la maglia di relazioni che caratterizza la composizione spaziale, evitando di far emergere un singolo elemento.
Solamente la luce e l’architettura dovevano risultare le protagoniste: è stato scartato l’arredo in stile e gli apparecchi sono stati scelti sia in base alle ottiche ospitate, sia seguendo un design dalle geometrie molto semplici. Il tutto doveva concorrere nel realizzare un ambiente avvolgente, confortevole, quasi familiare, per rendere partecipe l’abitante o il visitatore alla lettura dello spazio.
In particolare lungo l’asse viario principale si è optato per degli apparecchi sottogronda con ottica asimmetrica, per rendere visibili interamente i prospetti degli edifici.
• Dinamicità
La volontà è stata quella di realizzare un impianto che rispondesse alle nuove aspettative ed esigenze, con una luce capace di rispettare il passato ma anche in grado di dialogare con il presente per ritornare a vivere le piazze, le strade, i monumenti da sempre luogo d’incontro, di dialogo, di crescita civile e culturale.
L’idea che abbiamo della notte sta cambiando con la società: nei periodi estivi le ore notturne sono sempre più vissute come momento ricreativo, di svago, vi è la necessità di rendere gli spazi adeguati alle nuove aspettative.
Si è ricercata una luce che non faccia solo vedere ma che suggerisca delle emozioni. Oltre a rendere confortevole e sicuro il passeggiare per il paese, si è utilizzata la luce per evidenziare la composizione spaziale, la sua struttura, cercando di incuriosire e invitare ad intraprendere i diversi percorsi, andando a sottolineare con maggior quantitativo di luce alcuni elementi architettonici, come le porte del paese che assumono il ruolo di soglia, di passaggio dall’interno del borgo, protetto stretto tra le abitazioni e l’esterno, ignoto.
Particolare attenzione è stata data all’utilizzo del colore che è stato considerato un valore aggiunto. Si è cercato di utilizzare uno specifico colore per comunicare una specifica emozione, tenendo presente alcune reazioni ritenute universali da parte degli individui, i così detti effetti cromatici, che coinvolgono lo stato psicofisico e la sensazione di temperatura e di distanza.
Sono state utilizzate tre tipologie di lampade.
Per l’illuminazione funzionale, ad eccezione del tratto pedonale finale che accompagna al castello dove sono state scelte delle fluorescenti, sono state previste sorgenti ai vapori di sodio ad alta pressione, sfruttando la temperatura di colore di 2500 K per rendere l’atmosfera calda ed avvolgente. Nella strada centrale si è sfruttato il fatto che le sorgenti al sodio ad alta pressione tendono ad ammorbidire e camuffare efficacemente i difetti presenti sui prospetti. La scelta di queste lampade si è sposata perfettamente con la previsione di un variatore di flusso.
Per l’illuminazione d’accento sui percorsi pedonali sono state utilizzate lampade fluorescenti con una temperatura di colore di 3000K, con l’intenzione di sottolineare la presenza di alcuni tratti che rimangono celati durante il giorno e volendo sollecitare le diverse sensazioni che scaturiscono dallo scontro tra un giallo caldo della spina centrale ed un bianco piuttosto freddo degli innesti pedonali.
Per l’illuminazione d’accento della torre campanaria e il castello, risultati elementi di identificazione del paese ma anche riferimento spaziale nel territorio circostante, sono state scelte delle lampade agli alogenuri metallici che hanno la caratteristica di mettere a fuoco con più precisione gli oggetti facendo risaltare i dettagli anche da molto lontano.

Università Degli Studi di Firenze
Facoltà di Architettura Dipartimento di Scienze Tecnologiche Pierluigi Spadolini
Sessione straordinaria 2004-2005
Relatore: Prof. Arch. Alberto Mercanti
Correlatore: Dott.ssa Laura Pepe

Didascalie
Foto 1 Veduta Castello
Foto 2 Veduta percorso pedonale che accompagna al Castello
Foto 3 Veduta interna al paese con illuminazione accento del pozzo accesa
Foto 4 Zona Castello studio ottiche fotometriche e puntamenti
Foto 5-6 Zona Castello, studio Illuminamenti attraverso gli Pseudo Color
Foto 7 Planimetria studio architettura-percorsi

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