Confronto tra pareti monostrato e a due teste

La muratura monostrato con blocchi di grande formato, a spessore di muro, ha da tempo sostanzialmente soppiantato le tradizionali murature a due teste.
Non sono tuttavia reperibili elementi che consentano di confrontare le prestazioni statiche delle due soluzioni. Per questo motivo il Consorzio Alveolater® ha commissionato all’Istituto di scienza e tecnica dell’Università politecnica delle Marche alcune prove di confronto.
Sono stati costruiti 6 pannelli monostrato, denominati tipo A, con blocchi semipieni di 30 x 25 x 19 cm e 6 pannelli,
denominati tipo B, con blocchi semipieni di 14 x 30 x 19 cm, in opera a due teste con disposizione gotica.
Per la realizzazione dei muretti, tutti di 100 x 100 x 30 cm, è stata impiegata una malta M3 con resistenza media di
6,9 N/mm2, valutata su 9 campioni.
I blocchi di 30 x 25 x 19 cm, semipieni, hanno fornito una resistenza media a compressione di 15,6 N/mm2 in direzione parallela all’asse dei fori e una resistenza media di 2,7 N/mm2 in direzione perpendicolare all’asse dei fori. I blocchi di 14 x 30 x 19 cm, semipieni, hanno fornito una resistenza media a compressione di 12,4 N/mm2 in direzione parallela all’asse dei fori e una resistenza media di 1,55 N/mm2 in direzione perpendicolare all’asse dei fori.

Mentre quindi la resistenza in direzione parallela all’asse dei fori è sostanzialmente confrontabile (meno 20 per cento circa), la resistenza in direzione perpendicolare all’asse dei fori è risultata decisamente più bassa nei blocchi di piccolo formato (meno 43 per cento), a causa, con ogni probabilità, del disegno dei blocchi, a setti inclinati, e non “continui e rettilinei per tutto lo spessore del blocco”, come richiesto dalla recente normativa allegata all’Ordinanza 3274 della Protezione Civile.
Per ogni tipologia, tre pannelli sono stati provati a compressione e altrettanti a compressione diagonale, ruotando il pannello di 45 gradi.
Le prove di compressione sono state effettuate applicando un carico monotono crescente fino alla rottura dei pannelli, strumentati con 6 trasduttori induttivi di spostamento con sensibilità pari a 0,001 mm; le prove di compressione diagonale sono state eseguite applicando un carico monotono crescente su due spigoli contrapposti dei provini, anch’essi strumentati con 4 trasduttori induttivi di spostamento con sensibilità pari a 0,001 mm.
I risultati della sperimentazione sono riportati in tabella.
I pannelli di tipo A hanno fornito un valore medio di resistenza a compressione di 1707 kN; i pannelli di tipo B hanno fornito un valore medio di resistenza a compressione di 1887 kN, superiore del 10 per cento e caratterizzato da una minore dispersione dei carichi di rottura.
Analogamente nelle prove a carico diagonale i pannelli di tipo A si sono rotti a un valore medio di 323 kN, mentre il
carico di rottura per i pannelli di tipo B è stato di 356 kN, anche in questo caso superiore del 10 per cento.
Dato il modesto numero di prove eseguite, si può per ora affermare che il comportamento dei due tipi di muratura
è sostanzialmente confrontabile.
Sarà comunque interessante approfondire l’analisi, anche dal punto di vista teorico, per avere una più certa conferma.

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