Architettura e vino: 7 cantine da visitare
di: Arch. Gaia Mussi
Il vino ha spesso un significato speciale per un territorio, che viene scoperto anche grazie al turismo enogastronomico. Per ribadire le tradizioni locali, il valore dell’attività produttiva vinicola e dei prodotti di un territorio, anche la cantina diventa un luogo speciale e di grande fascino, da studiare attentamente, anche per chi è alla ricerca di strutture architettoniche uniche, che nascono nel pieno rispetto dell’ambiente, del territorio, del paesaggio, in relazione al contesto locale.
Indice degli argomenti:
- Perché chiedere ad un archistar il progetto di una cantina vinicola
- Cantina Antinori a San Casciano in Val di Pesa
- Tenuta Ammiraglia – Frescobaldi, Montiano
- Cantina Rocca di Frassinello a Gavorrano
- Cantina Petra, San Lorenzo Alto
- Il Carapace, Montefalco
- Bodegas Portia, Spagna
- Cantina Tramin, Termeno (BZ)
La viticoltura e la produzione del vino, ormai da diversi anni, sono attività che richiamano l’interesse di operatori del settore e appassionati, che sempre più spesso dedicano giornate alla scoperta delle specialità vinicole locali.
Nasce così il turismo enogastronomico che, attraverso le specialità gastronomiche e vinicole, esplora e scopre un territorio. Anche per questo, una tendenza sempre più affermata è quella di realizzare luoghi speciali, di grande valore architettonico, in cui permettere questo incontro con le persone, con il vino e tutto il lavoro che sta dietro la produzione di questo prodotto.
Perché chiedere ad un archistar il progetto di una cantina vinicola
Le cantine, oggi, non sono solo un luogo in cui si produce e vende del vino, ma sono anche spazi dedicati alla cultura, alla scoperta del territorio, alla socialità e al design.
La scelta di affidare a grandi architetti il compito di realizzare o ristrutturare una cantina, deriva proprio dalla volontà di trasmettere anche con le forme e lo spazio tutto il valore dell’attività che vi si svolge all’interno, celebrando e comunicando il lavoro dei vignaioli, la tradizione e le caratteristiche di un prodotto, ovvero il vino.
Gli spazi danno ancor più dignità al processo di trasformazione dell’uva, grazie alla creatività degli architetti, che hanno dato al vino una nuova forma d’espressione.
A tutto ciò, si affianca il tema del rapporto delle cantine con il paesaggio circostante, che deve essere equilibrato e dare il giusto peso alla natura e alle risorse ambientali. Gli architetti autori di cantine sono ormai davvero molti, sia in Italia che all’estero, e tra i grandi nomi ci sono Mario Botta, Renzo Piano, Santiago Calatrava, Frank O.Gehry, Herzog & de Meuron e molti altri. I primi esempi risalgono agli anni ‘80 nella Napa Valley in California, per poi arrivare in Francia e in Spagna, mentre nel nostro Paese è la Toscana la regione con la maggior diffusione di “architetture vinicole”.
Cantina Antinori a San Casciano in Val di Pesa (FI)
La Cantina Antinori, realizzata dall’architetto Marco Casamonti dello studio di Archea Associati, si contraddistingue per la relazione con il territorio e il paesaggio, nel quale si integra perfettamente.
Progettata per avere un basso impatto ambientale e garantire il risparmio energetico, si sviluppa partendo dal concetto dell’invisibilità, di mimetizzazione nell’ambiente, con un intero vigneto in copertura e una facciata in vetro che si apre sulla campagna. I colori scelti, marrone e rosso, sono quelli della terra e anche i materiali (legno, corten e cotto) danno un’atmosfera precisa, che si ricollega alla produzione del vino.

@Kinzica Sorrenti SMT Tuscany
La cantina, aperta al pubblico, propone anche un ristorante, un auditorium, un museo con opere d’arte contemporanea e due bellissime sale di degustazione sospese al di sopra delle bottaie.
Tenuta Ammiraglia – Frescobaldi, Montiano (GR)
Pietro Sartogo progetta la cantina Tenuta Ammiraglia, inaugurata nel 2011, partendo dall’idea di naturalezza e rispetto dell’ambiente. La cantina, infatti, ricorre all’uso di energia da fonte rinnovabile e ha una copertura verde, che favorisce l’inserimento nel contesto e migliora il microclima.
Le forme sono accattivanti e tra i vigneti si sviluppa una forma curvilinea che ricorda una nave. Il cuore della Maremma si contraddistingue per un paesaggio suggestivo e, proprio per questo, diventa un elemento fondamentale dell’intero progetto, che si mette al servizio dell’ambiente e della realtà produttiva locale.
Cantina Rocca di Frassinello a Gavorrano (GR)
Renzo Piano firma il progetto della Cantina Rocca di Frassinello e sceglie forme eleganti ed essenziali. Il tema da cui si sviluppa il progetto è quello della qualità del vino. In questo caso, l’architettura è a completa disposizione del prodotto e della produzione, per comunicare, migliorare e valorizzare ogni cosa.

@Melodia del vino
Si dà moltissima attenzione all’uso della forza di gravità e si riorganizzano gli spazi interni rispetto all’ordine produttivo. Infatti, al centro e sottoterra, si colloca la barricaia, uno spazio di 40 metri per 40, dove il solaio non è retto da alcuna colonna. Tutto intorno si sviluppano le altre funzioni produttive, a cui l’uva arriva per caduta. Sopra la cantina, parzialmente interrata, c’è una grande piazza da cui gli ospiti possono godere di una bellissima vista sul paesaggio circostante. All’interno c’è cemento a vista, mentre all’esterno domina il rosso della Maremma dell’intonaco.
Cantina Petra, San Lorenzo Alto (LI)
Il progetto della cantina, costruita tra il 2001 e il 2003, è di Mario Botta. Tutte le fasi del ciclo produttivo sono rese in modo funzionale e organizzate in una planimetria articolata, che si sviluppa su un’area di più di 7000 mq. La struttura è scavata nella collina, in cui prosegue una lunga galleria.

@Melodia del vino, Photocredits: Paola Peccianti – FISAR Costa Etrusca
La cantina, che nasce dallo sviluppo di diverse geometrie, si eleva con una forma cilindrica sezionata da un piano inclinato, dando vita a un particolare contrasto con il territorio naturale circostante, segnato anch’esso dalla geometria delle vigne. La struttura è in cemento armato prefabbricato e legno lamellare.
Il Carapace, Montefalco (PG)
In Umbria, nella Tenuta Castelbuono sorge un’opera che va oltre il confine che esiste tra architettura e scultura, grazie all’intervento del maestro Arnaldo Pomodoro, in collaborazione con l’architetto Giorgio Pedrotti che ha seguito gli aspetti più tecnici.
La cupola de Il Carapace, in rame di forma ellittica, è una struttura unica che regala emozioni.
La cupola è incisa da crepe che ricordano i solchi della terra che l’abbraccia. Si tratta di una vera e propria scultura in cui è possibile vivere e lavorare, un luogo in cui arte e natura, scultura e vino dialogano.
Bodegas Portia, Spagna
Pianta a forma di trifoglio, che ripropone le tre fasi del processo di vinificazione: fermentazione in tini d’acciaio, l’invecchiamento in botti di rovere e di stoccaggio e affinamento in bottiglia: questa è Cantina Bodegas Portia, opera dell’archistar Norman Foster realizzata in Spagna, a Ribera del Duero.
L’edificio si sviluppa su una superficie di 12.500 metri quadrati, ha una caratteristica forma a trifoglio e assicura le migliori condizioni di lavoro, riducendo il fabbisogno di energia della cantina e il suo impatto visivo sul paesaggio della zona.
Cantina Tramin, Termeno (BZ)
Ci spostiamo in Trentino per l’ultima cantina, premiata all’evento “Cattedrali del vino” organizzato in occasione della Biennale di Venezia del 2010. Il progetto è dell’architetto Werner Tscholl, che sviluppa la propria idea partendo proprio dalla vite, di cui studia la morfologia, la funzione e la natura.

@Ricardo Bernanrdo
In questo modo realizza una cantina che si integra nel territorio, ma che si presenta quasi come una scultura. I materiali utilizzati sono il metallo, il cemento e il vetro. I flussi dei visitatori seguono percorsi diversi rispetto a quelli dell’attività produttiva e da uno spazio centrale che nasce dal recupero della precedente cantina, partono due ali di nuova realizzazione.
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