Tecnologia e innovazione in edilizia: occorre aprirsi alla digitalizzazione e all’inclusione 21/07/2025
Il cantiere dei nuovi edifici residenziali in costruzione Indice degli argomenti Toggle Laboratorio urbanoLa collaborazione con l’universitàVia alla riqualificazioneI principali obiettivi del progettoI vantaggi di un percorso di riqualificazione condivisa Il progetto PLAYSPACE ha natura culturale e urbana ed è stato avviato nell’ambito della collaborazione scientifica lanciata dall’amministrazione comunale con il Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti-Pescara, focalizzata sui quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP), e con l’Ater (Azienda territoriale per l’edilizia residenziale) di Pescara. Un primo passo di un percorso di ricerca e progettazione partecipata che mira a individuare nuove opportunità di rigenerazione urbana, di riqualificazione architettonica e di ridefinizione degli spazi e dei servizi collettivi per la cittadinanza. L’area sarà al centro di una sperimentazione collettiva per immaginare una città più sostenibile, inclusiva e a misura d’uomo. Laboratorio urbano Il primo step operativo di progetto è stato il sopralluogo sulle aree interessate, che ha visto insieme con tecnici e amministratori la partecipazione attiva di circa 40 studenti e collaboratori del Dipartimento di Architettura coordinati da Alberto Ulisse, docente di Progettazione architettonica e urbana e già coordinatore scientifico di alcune convenzioni con il Comune di Pescara e Ater. A questo è seguito il lavoro degli studenti con un workshop intensivo che ha portato a elaborare le prime proposte e suggestioni progettuali, condivise in una mostra pubblica. Da qui arrivano gli input su cui anche i residenti saranno chiamati a portare il proprio contributo all’interno del Laboratorio di progettazione architettonica e urbana, che si concluderà a luglio 2026. Le idee elaborate si inseriscono all’interno della Convenzione scientifica e di ricerca siglata due anni fa tra il Comune di Pescara e il Dipartimento di Architettura, finalizzata allo studio dei quartieri di Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) e alla definizione di linee guida per la riqualificazione degli edifici, l’abbattimento delle barriere architettoniche e la progettazione di nuovi spazi e servizi nel contesto abitativo, con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita dei cittadini. “Questo laboratorio rappresenta un’occasione straordinaria per ripensare le periferie della nostra città attraverso lo sguardo innovativo e creativo dei giovani studenti universitari – ha spiegato l’assessore all’Edilizia residenziale pubblica Alfredo Cremonese -. Via Tavo diventa così non solo un caso studio, ma un vero laboratorio urbano dove progettare una nuova identità sociale e architettonica, capace di valorizzare gli spazi pubblici, creare connessioni, promuovere inclusione e offrire nuove opportunità alle comunità residenti. È una sfida che il Comune affronta con convinzione, perché crediamo che la rigenerazione delle periferie sia la chiave per costruire una città più equa, sostenibile e accogliente”. La collaborazione con l’università A partire dall’anno accademico 2023-24, l’amministrazione comunale di Pescara e il Dipartimento di Architettura hanno formalizzato una convenzione scientifica e di ricerca, finalizzata all’approfondimento analitico dei comparti di Edilizia residenziale pubblica (ERP) ricadenti nel perimetro comunale. Il Dipartimento, in sinergia con il Comune, si è impegnato a svolgere attività di studio e analisi sul territorio con la redazione di un report conclusivo: un documento di assessment che contenga i risultati dell’analisi multidisciplinare (urbana, sociale, architettonica e costruttiva) necessaria per l’indagine, lo studio di scenari e le potenziali applicazioni progettuali. Riqualificazione condivisa a Pescara, Il complesso ERP demolito “Ferro di cavallo” Questa analisi si concentra su casi studio circoscritti (detti carotaggi urbani) all’interno delle aree ERP, evidenziando le criticità esistenti, le esigenze rilevate e le nuove opportunità di riqualificazione. Nell’ambito delle proprie funzioni istituzionali, il Dipartimento ha programmato iniziative volte alla disseminazione e alla sensibilizzazione sui temi oggetto della convenzione, che comprendono: attività didattiche laboratoriali, organizzazione di workshop per gli studenti del Dipartimento, focalizzati sulla riconfigurazione degli elementi di transizione tra privato e collettivo, come la ridefinizione degli spazi porticati, applicati a un quartiere pilota (Via Tavo/Via Trigno); seminari scientifici e convegni, organizzazione di giornate di studio sull’Edilizia Residenziale Pubblica a Pescara, anche in relazione alla prospettiva della Nuova città Pescara, con la partecipazione di esperti e stakeholder nazionali e internazionali; pubblicazioni ed evento espositivo, organizzazione di un evento espositivo conclusivo per la divulgazione dei concept progettuali elaborati e la pubblicazione di volumi (instant-book, monografie o atti) sui temi della convenzione. Via alla riqualificazione Il progetto di ricerca e didattica PLAYSPACE costituisce un elemento del percorso avviato all’interno del Laboratorio urbano sull’abitare – “ABITARE UrbanLAB” del Dipartimento di Architettura di Pescara. La partnership con l’università è il motore per l’avvio di progetti di riqualificazione architettonica e urbana, attraverso il varo di convenzioni scientifiche e di ricerca. Gli accordi mirano alla ricognizione analitica e alla rigenerazione urbana, architettonica e sociale dei complessi ERP non solo nel Comune di Pescara, come nel caso dei quartieri “Via Rigopiano” e “Via Tavo/Via Nora”, ma anche nei territori limitrofi di Montesilvano (“Via Rimini”) e Spoltore (“Via Montesecco /Via Montinope”). L’inaugurazione del nuovo parco per i giovani L’obiettivo principale di questi studi e attività di ricerca è duplice: l’ideazione progettuale, per esplorare e definire un vademecum di soluzioni progettuali e linee guida operative; focus tematici per concentrarsi sulla riqualificazione architettonica degli immobili, in particolare per l’eliminazione delle barriere architettoniche, e sulla progettazione dello spazio pubblico adiacente agli edifici ERP. Questo include sia gli spazi aperti “tra le case” che la riorganizzazione funzionale dei portici, con l’integrazione di aree attrezzate e piccoli servizi a beneficio non solo dei residenti diretti. L’asse di Via Tavo rappresenta, per Pescara, un’area di intervento cruciale già oggetto di iniziative di trasformazione da parte dell’amministrazione comunale, anche in sinergia con altri enti, con azioni che comprendono la trasformazione dell’area dell’ex “Ferro di cavallo”, il complesso di edifici ERP caratterizzati da situazioni di degrado e malavita; l’abbattimento ha fatto spazio a nuove costruzioni in via di realizzazione. A questo si aggiungono la riqualificazione in via Lago di Capestrano e la recente demolizione dei palazzi Clerico, edifici privati mai ultimati. In un tale contesto, la riqualificazione complessiva dell’asse urbano di Via Tavo e delle zone limitrofe assume un’importanza strategica per la città, configurandosi come un fondamentale tema di ricucitura urbana. I principali obiettivi del progetto Il progetto riconosce la centralità dei quartieri ERP Ater nell’area, considerandoli non solo come siti di intervento prioritario, ma come una risorsa strategica fondamentale per la costruzione di una rete urbana più coesa, inclusiva e sostenibile. In particolare, PLAYSPACE persegue l’obiettivo strategico di elaborare una visione unitaria e coordinata che armonizzi le molteplici azioni puntuali in atto lungo l’asse urbano di via Tavo. Questa strada viene intesa non semplicemente come arteria viaria, ma come matrice spaziale in grado di connettere e dare coesione a frammenti urbani eterogenei in un catalizzatore per innescare ulteriori processi di rigenerazione urbana a livello sociale, culturale ed economico nel sistema cittadino. Le attività di ricerca e progettazione sono finalizzate alle azioni di: riqualificazione ambientale, con la riattivazione e valorizzazione delle aree verdi; mobilità sostenibile e promozione di sistemi di mobilità lenta; servizi e attrezzature, con il potenziamento delle dotazioni e dei servizi per i cittadini, con attenzione per la qualità e l’accessibilità degli spazi pubblici collettivi; innovazione e giovani, con la definizione di nuovi spazi dedicati a servizi innovativi, all’insediamento di start-up, e alla creazione di centri per l’innovazione sociale, culturale e la promozione artistica. Alla scala urbana, l’obiettivo generale è la ricucitura delle parti di città attualmente disconnesse, anche attraverso interventi di allestimento urbano temporaneo e azioni di street art, capaci di generare nuove forme di identità e senso di appartenenza territoriale. I vantaggi di un percorso di riqualificazione condivisa Quali vantaggi, in termini di esperienza e nuove modalità di azione, resteranno per la gestione dell’edilizia residenziale pubblica, a cominciare dal Comune? Secondo l’assessore Alfredo Cremonese, “il coinvolgimento dell’Università, che è un interlocutore qualificato, consente all’amministrazione di dotarsi di indicazioni progettuali preziose. La prima ipotesi di urbanizzazione elaborata è sicuramente una base di partenza per i progetti da portare avanti in una zona della città fino a oggi già al centro di numerose attività di riqualificazione, anche dal punto di vista degli spazi verdi da mettere a disposizione della socialità. Abbiamo riaperto un’area verde abbandonata a se stessa e l’abbiamo messa a disposizione delle associazioni per le attività dei giovani. Il contatto con la realtà universitaria è linfa vitale per l’amministrazione e le occasioni che ci sono state finora sono state preziose”. 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