Sede del Dipartimento Nazionale Manutenzione Autostradale

Situata in una zona produttiva a circa 10 km di distanza dalla città di Lussemburgo, il complesso di edifici per la nuova sede delle officine centrali della Amministrazione Autostradale del Lussemburgo occupa un terreno di 7 ettari.
Le strutture comprendono le officine ed i garage, i magazzini centrali del sale e relativi silos, un laboratorio per il controllo sui materiali, gli uffici e le strutture per vari servizi.
Diversi edifici ancora in uso saranno presto trasformati e resi più armonici con il complesso.
Le dimensioni del progetto, la sua ambientazione in una zona urbanistica eterogenea e le esigenza di portare avanti il progetto in fasi successive – in modo da consentire l’esercizio continuativo delle varie funzioni – ha richiesto una progettazione meticolosa: una struttura semplice che potesse essere duplicata ed ampliata, per assecondare sia le necessità del programma, sia i requisiti funzionali delle attività svolte, rispettando comunque i vincoli urbanistici.
L’allineamento dei garage, paralleli alla linea ferroviaria ed alla strada adiacente, ha consentito un uso ottimale della superficie, sia per quanto riguarda il luogo, sia l’organizzazione delle operazioni logistiche.
Questo conferisce al complesso edilizio confini chiaramente definiti e protetti dall’esterno, e le operazioni possono continuare all’interno, senza interferenze.
I grandi edifici che ospitano i garage garantiscono protezione all’ambiente circostante in cui si trovano zone abitative, sia da punto di vista acustico, sia visivo.
Esistono anche due ampie arterie di traffico interno, accessibili a tutti i veicoli di servizio, camion compresi.
Lungo il perimetro della zona gli edifici sono chiusi e rivestiti da una struttura metallica uniforme in alluminio, che ricorda le barriere di sicurezza delle autostrade.
I garage e le officine, con i relativi accessi incassati in vetro, garantiscono agli spazi un’illuminazione naturale ottimale. La regolarità della sezione trasversale è proporzionale alle dimensioni dei veicoli ospitati. Gli uffici per la gestione delle officine, le sale riunioni e la mensa aziendale sono direttamente accessibili da tutte le entrate. Il parcheggio periferico per lo staff e i visitatori evita qualunque intralcio di traffico interno.
Fanno parte del complesso anche alcuni edifici con funzioni più specifiche.
Uno di questi è il nuovo magazzino che contiene le riserve di sale, i silos ed i mezzi meccanici.
E’ costituito da due hangar, ognuno dotato della capacità di 3.500 tonnellate, e due silos da 200 tonnellate.
La particolare funzione dell’edificio ha determinato l’attenta scelta dei materiali adatti: legno ed acciaio inossidabile, che non si deteriorano facilmente a contatto con il sale.
Il rivestimento in policarbonato semi–trasparente usato per la facciata esterna lascia intravedere la struttura retrostante, creando un gioco di contrasti con l’esterno, tra luce e riflessi.

L’acciaio: architettura in potenza
Dal punto di vista architetturale l’uso dell’acciaio è sempre sinonimo di opportunità.
Per gli edifici del complesso di Bertrange è stato scelto di utilizzare le travi HEA 300come pilastri di supporto e le travi alveolari ono state lasciate in vista, sia come segno architettonico, sia per dare ai volumi interni un ritmo ed un’organizzazione spaziale.
Un risultato che dota la struttura di una certa armonia che si ripercuote sul personale e sulle attività svolte.
La particolare composizione delle travi alveolari permette inoltre di risolvere anche le problematiche di flessibilità impiantistica.
In questo caso ad esempio l’elevata concentrazione di installazioni tecniche all’interno del complesso esigeva da un lato una elevata quantità di impianti e dall’altra la possibilità di modificarne la disposizione e di conservare la possibilità di aggiungerne altri.
I grandi fori circolari nelle travi permettono di risolvere con semplicità queste problematiche.
Infine, tutta l’impiantistica di riscaldamento, raffrescamento e condizionamento dell’aria, oltre all’elettricità è inserita nello spessore delle travi, senza rubare per le tubazioni uno spessore in più rispetto alle strutture.

Le travi alveolari: libertà allo spazio e alla leggerezza
Come struttura a sostegno delle coperture sono state usate un totale di 54 travi alveolari Arcelor Cellular Beam (ACB) in acciaio, di 20 metri di lunghezza.
Le travi alveolari sono soluzioni in acciaio per coperture o solai che consentono di guadagnare spazio, offrendo funzionalità, estetica, leggerezza, risparmio e, poiché prefabbricate, rapidità di esecuzione.
A partire da un profilo laminato di base ad H o ad I, tagliato lungo l’anima secondo una tecnica brevettata, si ottengono due elementi a T che vengono poi tra loro risaldati in corrispondenza dei “denti”: si ottiene alla fine una trave con aperture circolari (o anche esagonali od ottagonali) e con altezza e rapporto inerzia/peso aumentati rispetto a quella di partenza.
A seconda delle esigenze progettuali, sono possibili un’infinità di configurazioni (scelta del diametro e dell’interasse delle aperture, travi ad ali asimmetriche o ad inerzia variabile, centinatura, etc.). 
Le travi alveolari, offrono vantaggi nella realizzazione di:
– Solai misti acciaio-calcestruzzo:  luci da 8 a 25 m; grandi superfici libere e flessibili a disposizione; riduzione di 25-40 cm dell’altezza finale di ogni impalcato grazie al passaggio degli impianti nelle aperture delle travi.
– Coperture: luci da 10 a 45 m, leggerezza e “trasparenza” delle strutture con aperture di diametro fino all’80% dell’altezza finale della trave.
Le travi alveolari consentono un risparmio in peso del 25-30% rispetto a profili in acciaio laminati tradizionali, da cui consegue un risparmio economico ed una maggiore facilità nel trasporto e montaggio.
Le Travi alveolari Arcelor Cellular Beams® sono prodotte a partire da profili laminati di tipo IPE, HE e HL.
Tipicamente, l’altezza finale della trave alveolare è pari ad una volta e mezza quella del profilo laminato standard di partenza, e la sua inerzia è circa raddoppiata.
Il dimensionamento è effettuato in funzione dello specifico progetto ed è ottimizzabile grazie al software ACB distribuito gratuitamente.

Fotografie: Lukas Roth

Per ulteriori informazioni
www.arcelormittal.com



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