Creative Centre: l’incubatore delle idee

Un contenitore polifunzionale di nuova concezione, luogo a diretto contatto con la fabbrica, capace di fare interagire ai più differenti livelli innovazione e creatività, coniugando dimensione espositiva, comunicazione, informazione tecnica e attività di laboratorio, nel campo dell’architettura, del progetto, del design, dell’arte e della produzione
Il successo dipende dal fatto che lavoro e stile sono inseparabili.
Così affermava con grande lucidità Reyner Banham nell’articolo The style for the job  apparso sul New Statesman nel lontano febbraio 1964, sottolineando come: “una certa bellezza sia il dono giusto per contraccambiare l’onesto servizio della necessità (…) ricavando una forma convincente dall’asservimento alla funzione”.
Il moderno ciclo della ceramica è sicuramente da iscrivere tra i più industrializzati e sofisticati iter produttivi quantitativi e qualitativi ideati dall’uomo.
Un processo che vive di una propria estetica e del fascino arcano che suscita la fabbrica, ma soprattutto della “bellezza” che riesce a trasferire altrove in termini di prodotto finito. È possibile fissare all’interno di questo percorso un punto o meglio un “luogo” intermedio ed equidistante dove riflettere e far riflettere?
Dove ideare e diffondere conoscenza e informazione. Dove produrre innovazione e condividerne i risultati.
Un luogo di deduzioni logiche e di serendipity, di scoperte inattese ma non fortuite.
The style for the job nel senso più completo ed esteso del termine.
Questa la sfida lanciata a se stessa da Casalgrande Padana nel quadro delle sue politiche di sviluppo strategico. Questa la sfida lanciata da Casalgrande Padana allo Studio Cerri Associati Engineering, attraverso l’incarico di trasformare un manufatto edilizio esistente in un nuovo contenitore funzionale capace di estetizzare e interpretare un mandato funzionale e una tipologia del tutto nuovi: il Creative Centre. Uno spazio a flusso continuo dove il concept di “creatività” viene declinato ai più differenti livelli, da quello espositivo a quello di vero e proprio laboratorio, fino a definire aree a diverso grado di specializzazione per ospitare e aggregare gli attori e i protagonisti  che gravitano attorno a Casalgrande Padana, così come all’universo più allargato dell’architettura, del progetto, del design, dell’arte e della ricerca.

Involucro innovativo
L’intervento architettonico ha preso avvio attraverso l’integrale ristrutturazione di un edificio preesistente destinato a uffici, che occupa uno dei fronti rappresentativi rivolti verso la strada e l’ingresso principale all’insediamento produttivo. Salvata unicamente l’impostazione strutturale, la costruzione è stata reinterpretata per esprimere un segno spaziale capace di sintetizzare l’attività che al suo interno si svolge.
Elemento di forza il nuovo involucro, caratterizzato dalla pelle brise-soleil totalmente realizzata impiegando tegoli di grès porcellanato.
Un paramento creativo che espone e al tempo stesso collauda un’innovativa applicazione architettonica del materiale prodotto nella fabbrica retrostante.
La particolare geometria degli elementi e il trattamento delle superfici al biossido di titanio propongono una nuova concezione di facciata caratterizzata da capacità autopulente e disinquinante, in grado di mantenere intatte nel tempo, senza necessità di periodici interventi manutentivi, le proprie caratteristiche materiche e cromatiche.
L’edificio è articolato in due volumi principali ortogonali tra loro, imperniati sul corpo centrale che raccoglie i collegamenti verticali.
Quest’ultimo è interamente vetrato al fine di svolgere il duplice ruolo di dolmen luminoso e segnaletico durante le ore notturne e di elemento di complessità compositiva che infrange la fitta tessitura orizzontale del nuovo paramento in grès porcellanato.
La bussola d’ingresso, i fascioni interni e i fianchi della nuova facciata sono realizzati in lastre di zinco titanio giocando su un’opposizione cromatica chiaro-scuro.
Verso il fronte interno è stata realizzata la sala convegni, ben disimpegnata dall’ingresso principale. Un nuovo volume, a rafforzare la cerniera tra le due ali di fabbrica, valorizzato dalla totale copertura in vetro che lo configura come una sorta di serra delle idee.
In sintonia con il forte orientamento espresso da Casalgrande Padana in termini di sostenibilità ambientale particolare cura è stata dedicata alla progettazione impiantistica.
La contiguità con la fabbrica ha permesso di studiare e introdurre sistemi di climatizzazione che sfruttano il recupero del calore refluo dei forni di cottura della ceramica, nell’ottica di risparmio e ottimizzazione energetica. Sempre in tal senso sono state adottate soluzioni passive per la ventilazione degli ambienti con particolare attenzione alle situazioni climatiche delle stagioni intermedie.
Negli spazi interni non c’è traccia visibile di impianti di distribuzione o terminali quali fancoil o radiatori.
La climatizzazione viene infatti assicurata attraverso un sofisticato sistema di irraggiamento ad alta efficienza, realizzato mediante rete di tubi capillari annegati nello spessore degli intonaci.

Spazi flessibili
Le sorprese non si limitano all’involucro. L’organizzazione funzionale e l’allestimento degli spazi interni del Creative Centre rappresentano infatti uno dei punti forti del progetto.
La vastissima produzione di Casalgrande Padana, estremamente varia per tipologie, dimensioni, colori e finiture, è un universo magmatico in continua evoluzione. Come mostrare adeguatamente il prodotto è stato dunque uno dei problemi centrali.
“Scostandosi da ogni tradizione – ci ha spiegato l’architetto Alessandro Colombo dello Studio Cerri Associati Engineering – abbiamo ideato il Muro, un elemento capace di svolgere due funzioni: presentare al meglio i prodotti in forma singola o aggregata e al tempo stesso disegnare lo spazio divenendo protagonista della composizione architettonica degli interni”.
Si tratta di una struttura fortemente bidimensionale nella percezione, grazie alle estremità assottigliate, costituita da una serie di moduli a maglia quadrata (60×60 cm) rivestiti in ceramica, che possono ruotare intorno al proprio asse verticale.
Con un semplice gesto di pressione si può passare dall’elemento ceramico in vista a quello applicato sulla faccia posteriore al fine di visionare un colore, una finitura o una differente tipologia dimensionale. Questa soluzione consente inoltre di raddoppiare e dinamizzare la superficie espositiva.
I Muri sono posizionati nello spazio definendo percorsi flessibili che possono essere modificati in funzione delle esigenze. Così come le superfici mutano in infinite combinazioni grazie ai moduli incernierati, anche i Muri possono facilmente essere spostati e ricollocati, anche ruotando ove occorra, attorno ai pilastri dell’edificio celati al loro interno.
“La flessibilità è massima – sottolinea Colombo – sia in termini di gestione dell’elemento, i pannelli possono essere facilmente sostituiti ed aggiornati, sia in termini di layout generale per soddisfare ogni esigenza legata alle dinamiche della vita aziendale”.
Un’area particolare dedicata agli elementi più tecnici è stata allestita al piano seminterrato. L’immagine evoca quella di un laboratorio, con un importante espositore lineare, caratterizzato dalla sezione a gradoni, che percorre longitudinalmente tutto il volume dialogando con i grandi tavoli da lavoro.

Oltre la finitura
Il prodotto è il protagonista assoluto del Creative Centre. Qualsiasi soluzione di finitura è stata concepita per dialogare o risultare il più possibile neutra. In questo senso lo spazio interno è stato rivestito da leggeri telai foderati in tessuto bianco in modo da non interferire in nessun modo con l’esposizione dei prodotti: pareti e soffitto vengono così a definire un soft-box completamente neutro. In tutti gli altri casi, sono stati utilizzati i prodotti del catalogo Casalgrande Padana interpretati con soluzioni a disegno. Pavimentazioni, scale, rivestimenti interni ed esterni del Creative Centre costituiscono l’esempio in opera e tangibile delle doti eccezionali del grès porcellanato.
L’illuminazione, elemento estremamente importante nella definizione degli spazi, ma anche e soprattutto funzionale alla corretta lettura dei materiali in esposizione, è stata risolta adottando una soluzione il più possibile semplice e omogenea. La scelta è caduta sulla lampada Nobi, design Metis (Fontana Arte), chiamata a rispondere al meglio a tutte le esigenze del Creative Centre, dall’illuminazione del prodotto, a quella della sala convegni nonché degli spazi di lavoro e di incontro.
Il disegno degli arredi è stato affrontato in maniera strettamente funzionale alle esigenze d’uso degli spazi. In tutte le aree espositive sono collocati tavoli Naòs System (Unifor), con sedute Aluminium Group (Vitra). In evidenza, il tavolo realizzato in esecuzione speciale con rivestimento omogeneo in sottile lamina ceramica, al fine di risolvere il problema di eventuali danneggiamenti provocati maneggiando campioni in grès dal peso e dalla durezza notevoli.
Gli spazi di accoglienza e convivialità sono arricchiti da classici della storia del design: divani di Le Corbusier (Cassina), sedie Rietveld (Cassina), tavolini di appoggio Saarinen (Knoll).
Tutti gli altri elementi, reception e librerie comprese, sono stati espressamente progettati e realizzati su disegno.
La massima flessibilità di utilizzo degli spazi ha suggerito il ricorso al sistema di pareti scorrevoli in cristallo di sicurezza Sincro, di produzione Unifor, al fine di poter unire e rendere permeabile alle aree adiacenti la nuova sala convegni che, grazie alla scenografica copertura in vetro, rappresenta uno dei punti di forza dell’intero edificio.

C’è del nuovo in facciata
I prodotti ceramici di Casalgrande Padana sono ampiamente utilizzati nella moderna architettura anche nelle applicazioni a più alto contenuto tecnologico come i rivestimenti di facciata e le pareti ventilate. In questo ambito, l’azienda propone gli elementi in grès porcellanato Granitogres, Marmogres e Pietre Native che si adattano perfettamente a qualsiasi sistema strutturale, garantendo elevate prestazioni tecniche unite a notevoli risultati estetici e compositivi. Ingelivi, inassorbenti, di facile pulizia e manutenzione, sono caratterizzati da elevati valori di resistenza alla flessione, all’usura, all’abrasione, agli attacchi chimici, agli agenti atmosferici e inquinanti. Utilizzati come paramento esterno nelle facciate architettoniche, questi prodotti sono in grado di aumentare le prestazioni termo-igrometriche delle pareti rivestite. Le facciate ventilate di Casalgrande Padana permettono, infatti, di sfruttare al meglio l’inerzia termica dei materiali e la riflessione dei raggi solari, in modo da contenere la dispersione del calore nella stagione fredda e favorire il suo accumulo in condizioni climatiche opposte.
Casalgrande Padana, che da molti anni collabora con i principali produttori di sistemi strutturali, è in grado di fornire elementi ceramici per qualsiasi tipologia applicativa e sistema di ancoraggio, con fissaggio a vista o a scomparsa, assicurando il necessario supporto di assistenza tecnica alla progettazione e posa in opera, al fine di consentire la messa a punto di soluzioni calibrate sulle specifiche esigenze di progetto.
In questo quadro, i brise-soleil del nuovo Creative Centre, realizzati impiegando speciali tegoli in grès porcellanato, rappresentano un ulteriore e significativo passo avanti.
Un paramento che svolge il duplice ruolo di esporre e al tempo stesso fornire dati utili per il monitoraggio di un innovativo prodotto recentemente sviluppato dall’azienda. Si tratta dell’eco-piastrella Bios, caratterizzata da un trattamento superficiale appositamente studiato per contrastare gli effetti dell’inquinamento, attraverso un processo fotocatalitico assolutamente ecologico e del tutto simile alla fotosintesi.
La piastrella contiene sostanze con proprietà fotocatalitiche che mediante l’azione della luce reagiscono, in modo completamente naturale, nei confronti degli agenti inquinanti presenti nell’atmosfera, rendendoli biodegradabili. Attraverso l’energia luminosa, i fotocatalizzatori presenti sulla superficie ceramica attivano un processo accelerato di ossidazione in grado di decomporre le sostanze tossiche organiche e inorganiche, trasformandole in componenti innocui ed ecocompatibili, facilmente lavabili dalle precipitazioni meteoriche.
L’azione ossidante che si sviluppa sulla piastrella rende la sua superficie iperidrofuga e autopulente, consentendo di prevenire l’accumulo dello sporco e migliorare la durabilità estetica del rivestimento, in modo da garantire maggiore pulizia e minimizzare la manutenzione nel tempo.
Un’applicazione eco-sostenibile, quindi, estremamente innovativa, destinata a incrementare il ricorso a rivestimenti ceramici in ambito urbano.
La particolare geometria degli elementi sviluppati per l’involucro del Creative Centre e il trattamento delle superfici al biossido di titanio propongono dunque una nuova concezione di facciata che alle apprezzabili qualità figurative, di controllo dell’irraggiamento solare e della luce naturale, unisce le citate capacità autopulenti e disinquinanti, in grado di mantenere intatte nel tempo le caratteristiche materiche e cromatiche dei rivestimenti e quindi l’immagine dell’intero edificio. 

Per ulteriori informazioni
www.casalgrandepadana.com



Consiglia questo progetto ai tuoi amici

Commenta questo progetto