Riscaldamento per le case di villeggiatura: quale scegliere?

Una casa di villeggiatura offre la piacevole possibilità di evadere dalla routine cittadina in qualsiasi momento dell’anno. Proprio per questo è importante essere certi di poter godere del massimo comfort in ogni stagione: è fondamentale scegliere la soluzione migliore per l’impianto di riscaldamento.Riscaldamento per le case di villeggiatura: quale scegliere?Scegliere la soluzione migliore per il riscaldamento di una casa di villeggiatura è una decisione che segue necessariamente un ragionamento un po’ diverso rispetto quello che si fa per la propria casa principale. Non cambiano le soluzioni tecnologiche o il modo in cui calore viene prodotto e diffuso, ma l’uso differente che si fa dell’abitazione cambia i vantaggi e gli svantaggi offerti dai vari sistemi di riscaldamento domestici.

Una riflessione va fatta anche sul contributo che possono offrire le fonti rinnovabili, come il fotovoltaico. Per alcuni edifici di montagna, ad esempio, oggi sono in commercio soluzioni stand-alone, che non necessitano dell’attacco alla rete elettrica pubblica e che permettono quindi l’autosufficienza grazie all’energia elettrica autoprodotta in loco.

Riscaldare la casa di villeggiatura: da cosa dipende la scelta?

Va chiaramente fatta una premessa riguardo l’obiettivo che ci pone scegliendo un sistema di riscaldamento per la propria casa di villeggiatura, lo stesso di quando lo si fa per l’abitazione principale: ottenere un ottimo livello di comfort, risparmiando il più possibile energia. Nel primo caso, però, dobbiamo necessariamente prendere in considerazione anche quanto e come la casa di villeggiatura viene utilizzata: faranno la differenza il tempo impiegato dall’impianto per riscaldare l’abitazione e il tempo trascorso in totale in questa casa di villeggiatura.

Oltre al fattore tempo, proprio come avviene per le abitazioni principali, anche per le case di villeggiatura sono fondamentali il luogo e il clima. Una casa di villeggiatura può trovarsi in contesti e climi molto differenti, dal mare alla montagna e di conseguenza sarà proprio questo il primo fattore che ci indicherà di che tipo di impianto, o meglio di che potenza, avremo bisogno.

Altri elementi da conoscere sono le caratteristiche dell’edificio, quindi il comportamento dell’involucro opaco e trasparente. Ad esempio, sempre più spesso nasce la necessità di utilizzare anche in inverno abitazioni in località di mare pensate solo per la stagione estiva, con bassi livelli di isolamento e quindi molta dispersione di calore.

Tipi di riscaldamento

Il riscaldamento tradizionale: caldaia e radiatori

Il sistema di riscaldamento che prevede l’installazione di una caldaia combinata con dei radiatori è forse quello più tradizionale presente ancora nella maggior parte degli edifici esistenti e di non recente costruzione.riscaldamento con termosifoni per le case di villeggiaturaQuesto sistema è stato gradualmente sostituito nei nuovi edifici, in quanto non garantisce una diffusione uniforme del calore, comporta consumi energetici abbastanza elevati perché l’acqua scorre nei radiatori ad elevata temperatura (70° circa), provoca lo spostamento di aria e polvere e i radiatori rappresentano un ingombro nell’ambiente. Tra i vantaggi ci sono, invece, il costo economico ridotto per l’installazione dell’impianto, la velocità di installazione quando è già presente un impianto idraulico e la possibilità, oggi, di scegliere tra pezzi di colore e forme diverse in base al gusto.

Il riscaldamento radiante a pavimento

I sistemi di riscaldamento radianti possono essere a pavimento, a parete o a soffitto. Nelle nuove abitazioni la soluzione maggiormente utilizzata è il sistema di riscaldamento a pavimento che, grazie alle basse temperature a cui lavora (circa 30-40°), è perfetto in combinazione con una caldaia a condensazione o una pompa di calore.Riscaldamento radiante a pavimentoIl calore generato si propaga per irraggiamento uniformemente, è piacevole per chi occupa gli ambienti e si riduce di molto il consumo energetico. In una casa di villeggiatura questa soluzione viene sconsigliata principalmente perché permette di raggiungere la temperatura prefissata in un arco di tempo medio-lungo (anche fino a una giornata). Inoltre, spesso le case delle vacanze hanno dimensioni ridotte rispetto alle prime abitazioni e di conseguenza la superficie a disposizione per lo scambio termico è ridotta.

Camini e stufe

Anche il camino o la stufa hanno una tradizione lontana nel tempo e offrono, inoltre, un tocco caratteristico alle case di villeggiatura, soprattutto in montagna.

Si tratta di soluzioni interessanti per riscaldare gli ambienti, generalmente combinate ad un altro tipo di impianto. Oggi esistono camini e stufe a pellet, di diversa potenza, che permettono di scaldare gli ambienti in tempi relativamente brevi.Riscaldamento con camino a pelletIl costo per l’acquisto del pellet necessario è inferiore rispetto a quello per il gas utilizzato per una caldaia, oltre ad essere anche più ecologico. Un’ulteriore possibilità è quella di prevedere l’installazione di apposite canalizzazioni, così da “trasportare” il calore prodotto in modo più agevole anche negli altri ambienti dell’abitazione.

Il contributo dell’elettricità: il “condizionatore”

Una soluzione particolarmente adatta per case di villeggiatura che – sia per frequenza di utilizzo, che per località climatica – devono essere riscaldate saltuariamente è l’installazione di un climatizzatore con pompa di calore. Questo sistema offre ottimi risultati in quanto permette di scaldare l’ambiente molto in fretta, ma non richiede di investire molto nella realizzazione dell’impianto.riscaldamento con il condizionatoreIl calore prodotto non garantisce il massimo del comfort, in quanto sposta le masse d’aria e la polvere e la stessa velocità con cui riscalda si ha anche in termini di raffreddamento quando si spegne l’impianto.

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