Coworking: l’architettura al servizio di nuovi modelli lavorativi

I coworking sono nuovi spazi che hanno ridefinito l’ambiente e il modo di lavorare. L’architettura e i coworking si incontrano, alla ricerca di innovazione, comfort e creatività.

Coworking: l’architettura al servizio di nuovi modelli lavorativi

Indice degli argomenti:

Che cos’è il coworking?

Il coworking è un nuovo modo di lavorare, che prevede la collaborazione di più professionisti che condividono lo spazio di lavoro. Stiamo vivendo un’epoca di cambiamenti culturali, sociali e anche economici, che ha portato alla nascita di nuovi modelli anche nel mondo del lavoro, sempre più popolato di liberi professionisti, collaboratori esterni e start up.

Che cos’è il coworking

Condividere lo spazio di lavoro, significa vantaggi in termini economici, ma anche professionali, grazie ai contatti e alla “convivenza” con altri professionisti con cui collaborare e confrontarsi. Gli spazi di coworking sono sempre di più e molto diversi sia per come sono progettati, che per i servizi che offrono.
L’architettura è, in un certo senso, un mezzo per dar vita a dei luoghi nuovi, che siano adatti a questo nuovo modo di lavorare e che rispondano in modo eccellente alle necessità di questi nuovi lavoratori.

Come dovrebbe essere un coworking?

Gli spazi dedicati al coworking possono avere caratteristiche anche molto diverse, ma analizzandone diversi, si possono comunque individuare alcuni aspetti ricorrenti. Nel caso di coworking in grandi città, ad esempio, si scelgono generalmente edifici posizionati in zone centrali o facilmente raggiungibili con i mezzi pubblici.

Molto spesso, inoltre, l’inserimento di un coworking in un edificio esistente, comporta interventi di ristrutturazione e rinnovo, in quanto si cerca di rendere gli ambienti comodi e adattarli alle più recenti logiche di progettazione degli ambienti di lavoro. La nascita di un nuovo coworking, infatti, è stata sovente anche l’occasione per recuperare un edificio in disuso.

che cosa sono i coworking

Chiaramente, tutti i coworking dovranno rispettare ogni normativa e regolamentazione prevista per gli spazi destinati al lavoro e ad ospitare un certo numero di persone, ad esempio in materia di salute e sicurezza sul lavoro o antincendio.

Per quanto riguarda l’arredo, un coworking deve offrire adeguate postazioni di lavoro, ma che allo stesso tempo permettano, se necessario, un giusto livello di privacy. Per questo, spesso, in uno stesso ambiente ci possono essere diverse tipologie di postazioni, con grandi tavoli condivisi, sale riunioni, spazi comuni, open space con scrivanie “private” e altre stanze attrezzate per l’attività di ufficio.

Per progettare uno spazio di lavoro che sia confortevole, si deve partire dal presupposto che tutti gli ambienti e i percorsi devono essere costruiti proprio sulla base delle esigenze delle persone. Il progetto architettonico deve essere semplice e flessibile, gli ambienti funzionali e confortevoli. Molto spesso si ricorre a soluzioni modulari e a componenti d’arredo che permettano di modificare gli spazi a seconda delle esigenze, ad esempio con pareti mobili.

Cosa sono i coworking, nuovi spazi per il lavoro Inoltre, è fondamentale studiare adeguatamente aspetti come il bilanciamento tra luce artificiale e luce naturale, le soluzioni impiantistiche per riscaldamento, raffrescamento e ventilazione, l’inserimento del verde, che sembra avere diversi benefici sullo stato psicofisico delle persone. 

I coworking più belli: un giro del mondo passando dagli “uffici più belli”

I coworking nel mondo, ormai, sono davvero molti e alcuni di essi sono davvero ambienti molto belli, in cui lavorare può diventare un piacere.

Partendo subito con qualcosa di esotico e lontano, sicuramente molto interessante è Hubud, un coworking a Bali ospitato in un edificio realizzato interamente in bambù. Qui si trovano diverse tipologie di ambienti, più o meno grandi e più o meno chiuse, a seconda che si ricerchino socializzazione o privacy. Sono presenti anche degli spazi comuni, come una sala conferenze, un giardino, un bar bio e delle sale riunioni.

Hubud, un coworking a Bali
Lo spazio Hubud. Img @hubud.org/coworking-space-bali/

Negli Stati Uniti, invece, ci sarebbero molti esempi di bellissimi coworking, tra cui il NeueHouse a Los Anfeles. Si affaccia sulle colline di Hollywood ed è situato in un edificio dai tratti modernisti, caratterizzato da superfici rifinite con materiali anche importanti, come il marmo. Gli ambienti sono molto ricercati e negli interni convivono arredi contemporanei e pezzi antichi.

Coworking NeueHouse a Los Angeles
Lo spazio NeueHouse

Di tutt’altra natura è The Farm, un cowokring newyorkese che si contraddistingue per degli interni dal carattere rilassato e accogliente.

the-farm-coworking
Spazio The Farm – img @thefarmsoho.com/

Ci avviciniamo e ci spostiamo a Londra per parlare di Second Home, un coworking realizzato dallo studio spagnolo SelgasCano. Gli interni sono composti di volumi plastici, luce e alberi. Gli spazi sono suddivisi da forme curve e semitrasparenti, che danno l’immagine di uno spazio alternativo e originale, un aspetto ancor più accentuato dagli alberi che sembrano nascere dai pavimenti.

Arrivando finalmente in Italia, è del 2017 l’apertura di Spaces a Milano, progettato da Laboratorio Permanente. Si tratta di uno spazio che richiama in un certo senso l’idea di casa, con la cura nei dettagli, nei materiali, nelle finiture e nell’arredo, ma che rimane comunque fedele ad un disegno più rigoroso, che è invece tipo della città e dei suoi palazzi.

Coworking Spaces a Milano
Spaces. Img @spacesworks.com

Gli arredi sono in noce americano e sono disegnati su misura, mentre altri materiali, come le superfici in cemento e pietra, richiamano alcuni elementi tipici milanesi.

 

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