Seminario sulle tecnologie dell’assemblaggio a secco

BAUSTOFF+METALL  protagonista de “Il Mese della Produzione Edilizia” (Prof. Claudio Sangiorgi e Francesca Rogers) presso la Scuola di Architettura Civile del Politecnico di Milano. Organizzato dal Prof. Claudio Sangiorgi, docente incaricato dei corsi di “Tecnologia” e “Construction of Architectural Works”, congiuntamente all’Arch. Francesca Rogers, il seminario è stato centrato sulle tecnologie dell’assemblaggio a secco, in cui Baustoff+Metall è indiscusso leader di mercato, e, in particolare, ha focalizzato la sua attenzione sull’innovativo e rivoluzionario sistema GP Cool Speed, di soffitto radiante per raffrescamento e riscaldamento.

Foto di gruppo dei relatoriFoto di gruppo dei relatori tecnici delle due giornate: da sinistra Hartwig Lechner, Claudio Sangiorgi, Francesca Rogers, Mauro De Feudis.

Lunedì 27 aprile e mercoledì 29 aprile, Baustoff+Metall è stata protagonista di due affollati seminari tecnici presso la Scuola di Architettura Civile del Politecnico di Milano, nell’ambito della rassegna “Il Mese della Produzione Edilizia”, giunta alla sua V edizione.

Alle presentazioni, a testimonianza dell’importanza attribuita dal gruppo austriaco alla ricerca e al rapporto con l’università, hanno partecipato Christian Sperr (Amministratore Delegato di Baustoff Metall Gmbh), Mauro De Feudis e Hartwig Lechner (Responsabili delle filiali di Milano e di Bolzano), Gerd Ploner (consulente coordinatore B+M), portando ognuno il proprio contributo di esperienza e di passione, in un concerto di apporti, che ha riscosso grande apprezzamento presso gli studenti presenti, futuri progettisti del domani.

Il Dottor Sperr ha introdotto i lavori seminariali con una presentazione del Gruppo, nella sua storia di successo, nella sua proiezione sui mercati e nelle prospettive future di crescita e di affermazione.

Il Professor Sangiorgi e l’Architetto Rogers hanno, invece, nei rispettivi approfondimenti in italiano e inglese, sinteticamente, ma efficacemente, illustrato i tanti vantaggi delle tecniche di assemblaggio a secco di materiali e componenti. Possibilità di ottimizzare le prestazioni (termiche, acustiche, ecc.) di prodotti specializzati per una specifica funzione; riduzione dei pesi; flessibilità compositiva e costruttiva, nella  libera associazione di elementi tecnici; velocità delle fasi di cantiere; possibilità di controllo certificato della qualità di processo, di prodotto e di posa in opera… Questi solo alcuni degli indubbi assets vincenti di una tecnologia che, non a caso, si è tradotta in vera e propria tendenza formale e compositiva nelle opere di molti dei maggiori architetti contemporanei: Renzo Piano, Norman Foster e Richard Rogers in primis.

Hartwig Lechner aziona Cool Racer
Hartwig Lechner mostra in azione il Cool Racer

Il Prof. Sangiorgi, soprattutto, si è soffermato nel sottolineare il valore e il ruolo etico che deve animare l’azione del progettista, nel definire soluzioni di progetto capaci di connotarsi come sostenibili in ogni loro singolo passaggio: dalla produzione delle materie prime, a quella di prodotti e sistemi, al cantiere, fino alla fase di fine vita degli edifici, allorquando la possibilità di smontare pezzo per pezzo la costruzione, avviando a discarica differenziata i singoli componenti costitutivi, o ancora meglio, riutilizzandoli direttamente, rappresenta il traguardo ideale cui ogni opera di architettura contemporanea dovrebbe mirare.

L’Architetto Rogers, invece, ha richiamato l’attenzione dei presenti sulla tematica della certificazione, ovvero sul controllo della qualità della produzione, attestato da marchi ed enti di ricerca, quale ausilio anche in sede di cantiere, per una Direzione Lavori avvertita, nel garantire la conformità di quanto realizzato agli accordi contrattuali e alle norme vigenti in materia, per gli specifici settori e le singole applicazioni.

La parola, in entrambi gli interventi, è quindi passata a Mauro De Feudis, che ha debitamente approfondito l’analisi del sistema (brevettato e di recentissima introduzione) a pannelli radianti a soffitto GP Cool Speed, mettendone in evidenza le prestazioni a partire dalle esigenze e dagli obiettivi che, nella sua concezione, Baustoff+Metall si è posta: ovvero, migliorare il benessere delle utenze, facilitare il lavoro dei progettisti, rendere più agevole e di miglior resa il lavoro degli installatori in cantiere.

Robot noleggiabile per la posa in opera del sistema GP Cool Speed
Il Cool Racer, robot noleggiabile per la posa in opera del sistema GP Cool Speed

Soprattutto permettere quella flessibilità preziossissima in fase di realizzazione, allorquando, con i tradizionali sistemi a pannelli radianti modulari, ogni qualsivoglia piccola modifica, per tenere conto per esempio dell’aggiunta di dispositivi di altri sistemi impiantistici o di corpi illuminanti, costringe a un ripensamento complessivo della parte attivata di controsoffitto, con onerosi tempi di attesa per il rifacimento e la nuova fornitura delle parti interessate dalle variazioni introdotte.

Il sistema GP Cool Speed, al contrario, esalta le proprie doti di versatilità proprio in questi frangenti, consentendo tutti quegli aggiustamenti e adattamenti tipici di ogni lavoro, senza necessità di ricorrere a modifiche della fornitura. Esso, infatti, si basa “solo” su tubazioni multistrato continue posate con tecnica robotizzata entro appositi alloggiamenti predisposti in profili di acciaio; con possibilità dunque, tramite appositi componenti, di formazione di curve in grado di permettere l’agevole inserimento di qualunque dispositivo si rendesse necessario, fosse o non fosse stato preventivato in sede di progettazione.

Per il completamento, poi, del sistema, bastano gli usuali componenti per la pendinatura di lastre di cartongesso, non obbligando a speciali forniture e competenze in ausilio al suo montaggio in cantiere.

Il Cool Racer, il robot brevettato per rendere semplice ed automatica la posa del tubo su cui si basa il sistema, è stato, quindi, mostrato direttamente in azione da Hartwig Lechner, che ne ha messo giustamente in luce le caratteristiche di semplicità d’uso e di rapidità e precisione dell’esecuzione. Con una velocità di posa di 5-6 ml di tubo/minuto e la dotazione di sensori, che impediscono all’operatore qualsivoglia errore nel rispetto degli sviluppi di tubazione prima di realizzare l’indispensabile raccordo con l’impianto di mandata e ritorno, il Cool Racer è noleggiabile direttamente presso i punti vendita di Baustoff+Metall, senza necessità di un suo acquisto.

Design dei profili e tecnica di posa robotizzata garantiscono della piena efficienza del sistema radiante una volta posato e completato in ogni suo dettaglio, come dimostrato in modo evidente da due termografie di confronto mostrate da De Feudis; la prima di un tradizionale sistema radiante a soffitto, la seconda relativa a un’applicazione del GP Cool Speed. Regolarità e uniformità delle temperature superficiali del controsoffitto rilevato, nel secondo caso, e assenza di marcati sbalzi termici tra i diversi punti dello stesso (come invece evidenti nella prima immagine), testimoniano senza alcun dubbio dell’efficacia in termini di risultato in opera di quanto concepito da Baustoff+Metall.

A conclusione di entrambe le presentazioni, l’interesse suscitato dal sistema e dai contenuti delle comunicazioni è stato ampiamente comprovato dalle tantissime domande provenienti dalla platea, tese ad approfondire singoli aspetti, per necessità di sintesi, inzialmente non previsti nelle trattazioni dei relatori.

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