Domotica, dalla teoria alla pratica
Home and building automation
Attualmente la domotica suscita ancora qualche perplessità circa il suo impiego; i principali interrogativi riguardano i costi, se si tratti realmente di uno strumento utile o piuttosto di un “giocattolo”, se effettivamente migliori la qualità della vita e se non sia troppo complicata dal punto di vista della gestione.
L’intervento si è poi concentrato sulle motivazioni che portano a realizzare un impianto domotico.
Ogni anno in Italia si verificano oltre 45 mila incidenti domestici, causati da problemi all’impianto elettrico. Sono infatti 12 milioni le abitazioni (2/3 del totale di quelle costruite prima del 1990) con impianti elettrici non a norma, che, oltre a essere pericolosi per le persone, lo sono anche per i vari dispositivi collegati all’impianto stesso. Al fine di aumentare i livelli di sicurezza, è stata pubblicata la Variante 3 alla norma CEI 64-8 che adotta una nuova classificazione in tre livelli degli impianti elettrici negli ambienti residenziali.
Livello 1:
- l’impianto minimo (livello 1) prevede: un numero minimo di punti-prese e punti-luce in funzione della metratura o della tipologia di ogni locale dell’appartamento; un numero minimo di circuiti in funzione della metratura dell’appartamento; almeno 2 interruttori differenziali al fine di garantire una sufficiente continuità di servizio.
Livello 2:
- Il livello 2, rispetto al livello 1, prevede un aumento della dotazione e dei componenti, oltre che alcuni servizi ausiliari quali il videocitofono, l’anti-intrusione e il controllo carichi.
Livello 3: domotica
- Il livello 3, oltre a un ulteriore aumento delle dotazioni, introduce la domotica, che contribuisce anche al risparmio energetico dell’abitazione.
L’impianto, per essere considerato domotico, deve gestire almeno quattro delle seguenti funzioni: anti-intrusione, controllo carichi, gestione comando luci, gestione temperatura, gestione scenari, controllo remoto, sistema diffusione sonora, rilevazione incendio, sistema anti-allagamento e/o rilevazione gas.
Sono state fatte quindi alcune considerazioni riguardo il mercato e la richiesta degli impianti domotici. Il mercato della domotica risulta avere, da un’indagine di Assodomotica, un trend di crescita del 50% anno, calcolato in un periodo compreso tra il 2005 e il 2012. I principali utenti tipo sono professionisti e imprenditori (ville e appartamenti di prestigio), impiegati e professionisti (appartamenti 100-150 mq) e anziani scarsamente autonomi e disabili (appartamenti 80-120 mq).
Per quanto attiene le motivazioni che portano a scegliere tali sistemi, si trovano al primo posto ragioni estetiche, ludiche e di abbellimento (51% su un campione di 100 ristrutturazioni), al secondo esigenze personali o di abbellimento (23%), al terzo guasti o rotture (15%). Solo una percentuale minore sceglie un impianto domotico per ragioni di sicurezza (7%) o di adeguamento alle norme (4%).
In conclusione, attraverso alcuni esempi pratici realizzati, vengono chiariti temi quali l’utilità, i costi e la composizione di un impianto domotico.
Le principali ragioni che portano alla scelta della domotica sono comfort, sicurezza, risparmio per migliorare la qualità della vita. Il fatto che si tratti di un sistema semplice, aperto, flessibile, espandibile nel tempo e la possibilità di avere la tua casa sempre a portata di mano anche quando sei fuori casa sono altri vantaggi da non sottovalutare.
Ulteriori benefici dei sistemi domotici sono la riduzione del numero di conduttori, la riduzione dei tempi di progettazione, la possibilità di variazioni delle funzionalità senza toccare la struttura, di integrazione e di espandibilità dei punti controllati, la riduzione della sezione dei canali passacavi, la semplicità di collegamento e la flessibilità.
Relativamente ai costi di realizzazione, per la domotica di base (impianto standard – sicurezza antintrusione, sicurezza ambientale, comfort ambientale, automazioni, etc.) si può considerare un extracosto medio per impianto di circa 3.000 €. Invece per la domotica avanzata, che comporta una personalizzazione superiore e la completezza di un’offerta specialistica (telesorveglianza, audiovideo, etc.), il valore medio dell’impianto si aggira intorno ai 15.000 €.
Per quanto riguarda la composizione dell’impianto domotico, si tratta, in ogni caso, di un “abito su misura” realizzato per il cliente e messo a punto in riunioni a monte per definire le esigenze ed indirizzare verso scelte corrette.
L’efficienza energetica degli edifici come obiettivo primario
Duemmegi srl è una società italiana al 100% nei capitali e nelle idee, che nasce nel 1992 e ha sede operativa a Milano, mentre l’unità di produzione e progettazione è a Vigevano (PV).
Il tema dell’efficienza energetica è a livello mondiale una delle questioni più sentite degli ultimi 30 anni. Le principali direttive in merito riguardano la promozione dell’efficientamento energetico degli edifici e dei loro impianti, lo sviluppo di fonti rinnovabili e di tecnologie energetiche innovative ed impongono la riduzione delle emissioni di gas clima-alteranti. In particolare, in Italia e a scala regionale, la normativa ha dato disposizioni circa la definizione dei limiti di consumo energetico in funzione della tipologia dell’edificio e della zona climatica, l’obbligo per i nuovi impianti di impiego di fonti rinnovabili per generazione di energia termica ed elettrica, i requisiti di efficienza minima di impianti/macchine termiche, l’obbligo di sistemi di regolazione automatica della temperatura ambiente, la predisposizione alla contabilizzazione individuale del consumo energetico, i requisiti di progettazione ed obbligo di presentazione del calcolo di rendimento energetico, calcoli e verifiche della rispondenza alle prescrizioni per il contenimento del consumo energetico degli edifici, le direttive per il calcolo della prestazione energetica dell’edificio ed obbligo della certificazione energetica per ogni unità immobiliare e la disciplina, l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici.
Nel dettaglio, l’intervento di Duemmegi ha fatto riferimento alla Norma Europea CEN EN15232 “Prestazione energetica degli edifici – Incidenza dell’automazione, della regolazione e della gestione tecnica degli edifici”, che consente di valutare il risparmio energetico realizzabile con la building automation o la domotica e, più in generale, con l’automazione dell’edificio.
Building Automation e Domotica
L’Ing. Arienti, tecnico di Duemmegi e relatore della giornata, ha chiarito differenze e similitudini tra building automation e domotica. La prima grande differenza è il campo di applicazione di questi due sistemi: mentre la domotica si applica principalmente in ambito residenziale a ville, appartamenti o interi palazzi, la building automation trova impiego in monumenti, chiese, edifici scolastici, ospedali, centri commerciali, industrie, infrastrutture, musei e hotel.
Ciò che caratterizza e descrive entrambi i sistemi sono le dimensioni e i contenuti tecnologici. Le dimensioni sono determinate dal numero dei punti da gestire, dalla tipologia di trasmissione (cablaggio, distanze) e da caratteristiche tecniche (alimentatori, protocolli di comunicazione). I contenuti tecnologici, ossia i servizi, consistono in: illuminazione, risparmio, sicurezza, motorizzazione, controllo carichi, audio/video,… .
Sia la domotica sia la building automation, quindi, si occupano di gestire temi quali illuminazione, risparmio, sicurezza, tv, internet, clima; ma, mentre la prima viene richiesta per garantire il comfort dello spazio in cui si vive, la building automation ha quale obiettivo primario l’efficienza dell’edificio stesso. Altre differenze riguardano le dimensioni degli spazi gestiti: si parla di domotica solitamente per singole unità abitative e di building automation per edifici interi. Questo implica anche il mettersi a confronto col fatto che, mentre un’unità abitativa si configura come uno spazio sostanzialmente statico, un edificio intero assume caratteri dinamici e di variabilità nel tempo.
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IL MESE DELLA PRODUZIONE EDILIZIA – III EDIZIONE, marzo 2013
Intervento di Duemmegi srl
a cura di: Arch. Claudio Sangiorgi
(Docente a Contratto di Tecnologia del Politecnico di Milano e Membro del Royal Institution of Chartered Surveyors di Londra)
Politecnico di Milano, Scuola di Architettura Civile di Milano Bovisa
Proff. Davide Luraschi, Francesca Malaguzzi, Claudio Sangiorgi
Il ciclo di incontri, con realtà di punta nei singoli settori, è inteso quale occasione per tutti gli studenti della Scuola per venire a contatto con il mondo della produzione dell’industria per le costruzioni. La ricerca e l’innovazione tecnologica che tale ambito propone, infatti, è un’opportunità per lo sviluppo dell’architettura contemporanea, con cui è essenziale che i futuri progettisti imparino a dialogare.
Home and building automation
Relatore
Ing. Sergio Arienti, Duemmegi srl
www.duemmegi.it
info@duemmegi.it
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Arch. Claudio Sangiorgi
Progettazione, Direzione Lavori, Coordinamenti per la sicurezza, per committenze pubbliche, private e amministrazioni condominiali
www.studiosangiorgi.it
info@studiosangiorgi.it
Via Monte Suello 9, 20133, Milano, tel/fax 02.712532
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