Verso una città universitaria: residenze, sport, cultura

Torino

Nell’anno accademico 2014-2015 l’Università degli Studi e il Politecnico di Torino hanno accolto 100mila studenti, di cui più di un quinto da fuori Piemonte e il 10% stranieri. La città si sta attrezzando per accogliere questa utenza: sono stati individuati sette ambiti territoriali come luoghi per future sedi universitarie.
Nel disegno del territorio, quale ruolo gioca o dovrebbe giocare la pianificazione e la qualità del progetto? Quali sono i servizi necessari e i criteri da adottare per la localizzazione? E inoltre quali sono le ricadute di questo fenomeno? Siamo di fronte ad un nuovo cambiamento di identità per Torino?
Questi interrogativi saranno lo spunto della riflessione che sarà condotta giovedì 10 novembre alle ore 18.00 presso il Circolo dei Lettori: è il terzo appuntamento del ciclo dell’Ordine degli Architetti di Torino Occasioni Urbane che, dopo aver discusso di patrimonio edilizio abbandonato e di periferie, si dedica ora alle strutture universitarie con l’incontro dal titolo Verso una città universitaria: residenze, sport, cultura.

Interverranno:

  • Marco Aimetti, Presidente dell’Ordine degli Architetti di Torino
  • Stefano Lo Russo, Assessore Politiche Urbanistiche
  • Gianmaria Ajani, Rettore Università degli Studi di Torino
  • Marco Gilli, Rettore Politecnico di Torino

Introduce e modera Luca Gibello, direttore de Il Giornale dell’Architettura

Seguendo il format ormai consueto di Occasioni Urbane, anche questo incontro sarà introdotto da una video istruttoria che ha l’obiettivo di fornire ai relatori e al pubblico una base conoscitiva comune e sollevare alcune questioni per la discussione. Per l’occasione sono state scelte due recenti realizzazioni universitarie, quali casi emblematici di un processo più ampio: il Campus Luigi Einaudi e la Cittadella del Design e della Mobilità Sostenibile:

Il Campus Luigi Einaudi è stato inaugurato nel 2012 per ospitare la Scuola di Scienze giuridiche, politiche ed economico-sociali; sorge tra lungo Dora Siena e corso Regina Margherita, nell’area ex Italgas, utilizzata per lavorazioni industriali ad alto impatto inquinante e totalmente dismessa dagli anni ‘70. Il progetto, frutto di una gara internazionale a procedura ristretta, è firmato da un raggruppamento temporaneo guidato da MAIRE Engineering con la partecipazione, tra gli altri, di Foster+Partners, Benedetto Camerana, Giugiaro Architettura, Buonuomo Veglia, Franco Ossola e Mellano associati. Non mancano le critiche alla struttura e alla collocazione urbana: studenti e docenti si lamentano di spazi insufficienti per la didattica e lo studio, aree relax non adeguate, mancanza di schermatura dell’involucro, scarsità di collegamenti con i mezzi pubblici e assenza nel quartiere di servizi di supporto alla vita universitaria.

A Mirafiori, sito industriale della Fiat oggi in faticosa via di riqualificazione, un comparto dismesso tra corso Orbassano e corso Settembrini dal 2011 ospita la Cittadella del Design e della Mobilità sostenibile del Politecnico, su progetto di Isolarchitetti; qui trovano spazio le attività didattiche dei corsi in Design Industriale e Comunicazione Visiva e in Automotive Engineering. La sede accoglie circa 1.500 studenti e dispone di aule, laboratori, sale studio e punti di ristoro raccolti in tre blocchi, per un totale di 7.500 mq, ma anche in questo caso sono molte le contestazioni: gli studenti criticano la mancanza di spazi per la socialità e per studiare, l’isolamento del luogo in rapporto ai trasporti pubblici e l’assenza di servizi di ristorazione e di supporto alla didattica.

Questi due esempi sono il modello che la Città vuole perseguire per rendere Torino una città universitaria? Oppure sono possibili altre strade?

Ufficio Stampa Ordine Architetti Torino
[email protected]
Raffaella Bucci T. 011 5360514 M. 347 0442782
Giulia Gasverde T. 011 5360513 M. 347 5077292

Consiglia questo evento ai tuoi amici

Commenta questo evento