Cemento biodinamico da Rezzato a Miami

Il cemento biodinamico utilizzato per Palazzo Italia a EXPO 2015 sbarca a Miami per il punto vendita di Dior, la prestigiosa maison francese della moda.

Dior
Cemento biodinamico Italcementi utilizzato per l’edificio di Miami di Dior. Foto ©Alessandra Chemollo

L’edificio, progettato dallo studio di architettura parigino Barbaritobancel, ha uno sviluppo delle facciate esterne di 1.000 mq, realizzate con 260 tonnellate di cemento biodinamico proveniente dalla rinnovata cementeria Italcementi di Rezzato, unica in Italia a produrre questo particolare tipo di prodotto.  Ammirato da milioni di visitatori durante EXPO 2015, il prodotto è stato lanciato sul mercato nel settembre dello scorso anno e in tutto il mondo, tra Stati Uniti, Egitto, Marocco, Australia, Svizzera, Cina e Abu Dhabi, a oggi, Italcementi ha una decina di contatti di lavoro per l’utilizzo del cemento biodinamico, qualcuno già in fase esecutiva altri in fase di negoziazione.
L’edificio di Miami è stato presentato nel corso della convention di Future Build che si è tenuta il 17 e 18 maggio a Pozzolengo (Bs) e che ha riunito circa duecento tra architetti, ingegneri, imprese edili e progettisti alla scoperta delle ultime novità in tema di rigenerazione urbana e riqualificazione.

Maison-dior. ©Alessandra Chemollo
Maison-dior. ©Alessandra Chemollo

Il nome del prodotto racchiude le sue innovative caratteristiche. La componente “bio” è data dalle proprietà fotocatalitiche del nuovo cemento, ottenute grazie al principio attivo TX Active brevettato da Italcementi – ha detto Andrea Parodi, di Italcementi, product manager del biodinamico, intervistato da Infobuild durante il meeting Future Build.
A contatto con la luce del sole, il principio attivo presente nel materiale consente di “catturare” alcuni inquinanti presenti nell’aria, trasformandoli in sali inerti e contribuendo così a liberare l’atmosfera dallo smog.
La malta, inoltre, prevede l’utilizzo per l’80% di aggregati riciclati, in parte provenienti dagli sfridi di lavorazione del marmo di Carrara, che conferiscono una brillanza superiore ai cementi bianchi tradizionali. La “dinamicità” è invece una caratteristica propria del nuovo materiale, che presenta una fluidità tale da consentire la realizzazione di forme complesse come quelle che caratterizzano i pannelli di Palazzo Italia. Grazie alla sua particolare lavorabilità, per l’edificio di Miami come per Palazzo Italia, il prodotto può penetrare nei casseri fino a formare il disegno finale del pannello, il tutto garantendo una straordinaria qualità superficiale. Il nuovo materiale presenta, inoltre, caratteristiche di lavorabilità e resistenza straordinarie se confrontato con le malte classiche. È due volte più resistente alla compressione (oltre 60 MPa a fronte di 30 MPa delle malte classiche) e due volte più resistente alla flessione (oltre 10 MPa a fronte di 5MPa delle malte classiche).

Ingresso dior
Ingresso Edificio Dior rivestito in Cemento biodinamico. © Alessandra Chemollo

Per la messa a punto del prodotto utilizzato per l’EXPO, Italcementi ha coinvolto 15 ricercatori che hanno dedicato complessivamente 12.500 ore in attività di ricerca, prove sperimentali, test di laboratorio, applicazioni in scala per la realizzazione dei pannelli e un dialogo serrato con i progettisti di Palazzo Italia, per giungere poi alla formulazione finale e ai primi modelli di pannelli insieme a Styl Comp che continua ad essere supportata nella fase produttiva. Nella fase di sperimentazione del prodotto, Italcementi si è avvalsa della collaborazione dell’Università di Napoli per gli aspetti legati alla performance dinamica e dell’Università di Firenze per lo studio delle prestazioni meccaniche. Il cemento biodinamico è coperto da 5 brevetti estesi a livello mondiale.

Un altro aspetto importante della ricerca è l’approccio LCA (Life Cycle Assessment), una sorta di check-up che ha confermato le caratteristiche di sostenibilità del prodotto. La base del biodinamico è il cemento bianco che esce dagli impianti Italcementi di Rezzato (BS). E’ un cemento che naturalmente non contiene cromo, caratteristica che valorizza ulteriormente la componente “bio” del nome.

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