Bonus edilizi, impatto nullo sugli aumenti dei prezzi

Bonus edilizi, impatto nullo sugli aumenti dei prezzi

Il CNA, partendo da rilevazioni di Istat ed Eurostat, ha realizzato un’analisi che evidenzia che i bonus edilizi non hanno influito sugli aumenti dei prezzi delle materie prime né sulla loro scarsità. Per gli operatori servono certezze.

Bonus edilizi, impatto nullo sugli aumenti dei prezzi

Una recente analisi del CNA rileva che non c’è alcun nesso tra Superbonus 110% e aumento dei prezzi delle materie prime, sottolineando viceversa che i bonus edilizi nel 2021 hanno contato per per oltre un terzo alla crescita del PIL. In particolare la Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa ha elaborato i dati di Istat ed Eurostat da cui si evince che nell’ultimo trimestre dello scorso anno l’indice dei prezzi delle costruzioni nei 27 Paesi membri dell’Unione europea è cresciuto del 20% sui dodici mesi. La nota interessante è che l’Italia, con un aumento del 9,7%, si colloca sotto media, seconda solo alla Grecia che ha registrato un incremento del 4,2%. Gli aumenti maggiori si registrano invece in paesi in cui non sono stati introdotti bonus per interventi in edilizia: si va dal 74% in Ungheria al +43% Repubblica Ceca, dal +24,1% della Germania al +19% della Spagna.

Si conferma dunque che quello del caro materiali sia un problema che sta coinvolgendo tutto il Vecchio Continente e anche nel primo trimestre dell’anno i dati dello Stivale sono tra i più virtuosi, solo l’Irlanda infatti ha registrato un aumento più basso.

L’analisi inoltre segnala che nello stesso modo i bonus edilizi non hanno influito sulla scarsità dei materiali, che dipende da un aumento della domanda che ha creato difficoltà e continui slittamenti nella consegna delle materie prime. A titolo di esempio la Francia, dove non sono previsti bonus e il mercato delle costruzioni è in fase di stallo, in dieci mesi è aumentata dal 4 al 39% la percentuale di imprese delle costruzioni che segnalano un calo delle attività a causa della scarsa reperibilità dei materiali.

Per quanto riguarda i bonus, gli operatori in Italia continuano invece a lamentare la mancanza di certezze normative: “Quasi 30 modifiche legislative in meno di due anni alimentano soltanto confusione, quattro interventi sui meccanismi per la cessione dei crediti in un trimestre hanno paralizzato di fatto il mercato, e infine l’estensione dell’obbligo di attestazione Soa anche al settore dei bonus rischia di infliggere il colpo di grazia a uno dei pochi strumenti che stimolano la crescita economica”.

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