I migliori consigli per scegliere le scarpe antinfortunistiche

I migliori consigli per scegliere le scarpe antinfortunistiche

Sappiamo bene quanto sia importante poter contare sempre sui migliori accessori e dispositivi di sicurezza in modo tale da potersi dedicare alle attività di lavoro con un surplus di serenità. Tra i DPI (dispositivi di protezione individuale) più importanti in assoluto ci sono naturalmente le calzature antinfortunistiche, capaci di assicurare la giusta protezione ai piedi durante movimenti e spostamenti in luoghi particolari. Quali sono le loro caratteristiche principali? Dovranno essere antischiacciamento e traspiranti, in più la suola dovrà essere antiscivolo ma non solo. Ci sono di tipo più alto o più basso e a indossarle sono sia uomini che donne.

I migliori consigli per scegliere le scarpe antinfortunistiche

Le scarpe antinfortunistiche possono essere definite il DPI per eccellenza e sono oggetto di una specifica regolamentazione: esistono infatti una serie di norme che puntano a garantirne affidabilità e qualità (Codice del lavoro e contratti collettivi).

Indossare calzature da lavoro consente di evitare spiacevoli incidenti quali la penetrazione di corpi estranei (per esempio chiodi) nella volta plantare, oppure lo schiacciamento e le scivolate oppure ancora semplici movimenti sbagliati. Il momento della scelta di questo DPI solo all’apparenza può sembrare banale, invece non bisogna affatto sottovalutarlo. E’ sempre bene rivolgersi ai portali degli specialisti come ad esempio Sacchi.it. Ovviamente molto dipenderà dalle funzioni e dalle attività che l’operatore è chiamato a svolgere: l’uso delle scarpe antinfortunistiche è obbligatorio ed eventuali inadempienze possono essere sanzionate.

L’importanza di individuare i fattori di rischio

Abbiamo detto che la scelta del DPI dipende dal lavoro dell’operatore, quindi l’ergonomia delle scarpe sarà legata a doppio filo anche alle specifiche situazioni di rischio da scongiurare nei vari ambienti (ci sono stivali, scarpe alte o basse, zoccoli, mocassini e copri-calzature).

L’ingegnere, sempre attivo sul cantiere, dovrà ad esempio indossare calzature con puntale protettivo e con lamina antiperforazione, in modo tale da essere protetto sia in caso di urti che di schiacciamento. Altri esempi? Logicamente un carpentiere sarà chiamato dal canto suo a indossare calzature antinfortunistiche dotate di solette antiperforazione, mentre invece un benzinaio dovrà optare invece per modelli con solette antiscivolo. In tutti i casi, bisogna interrogarsi pure sulle specifiche condizioni climatiche in cui si lavora, la necessità di muoversi nell’arco della giornata lavorativa, soprattutto per quanto riguarda il comfort e l’imbottitura.

L’ambiente di lavoro e la manutenzione del DPI

A seconda del contesto e dell’ambiente di lavoro, potrà essere necessario poi optare per modelli alti fino alla caviglia per una maggiore protezione del piede. Solette antimicotiche potranno aiutare a mantenere l’ambiente interno alla scarpa più salubre per il piede, inoltre a seconda del materiale scelto si potrà intervenire sul livello di traspirabilità. Per quanto riguarda i modelli di calzature antinfortunistiche per donne, questi saranno generalmente più leggeri e meno larghi oltre che più adattabili alla forma del piede. Ciascun DPI prevede una manutenzione a carattere periodico, regola che ovviamente vale in modo particolare per le scarpe antinfortunistiche. A svolgerla è direttamente l’utilizzatore, che dovrà poi segnalare al datore di lavoro o a chi per esso l’eventuale usura, il deterioramento o la sopravvenuta inutilizzabilità della scarpa. E’ infatti indispensabile che non perda le sue caratteristiche strutturali, per tutelare al meglio l’operatore.

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