Riqualificazione periferie, un piano da 853,81 milioni di euro

Riqualificazione periferie, un piano da 853,81 milioni di euro

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto interministeriale, firmato dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con Mef e Mibact,  che fissa le procedure per la presentazione delle proposte e l’erogazione dei finanziamenti per l’attuazione del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”.

Qualità dell’abitare, un piano da 853,81 milioni di euro

E’ stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale e sulla pagina qualitabitare.mit.gov.it il decreto interministeriale  n. 395 del 16/09/2020 per la presentazione delle proposte e l’erogazione dei finanziamenti per l’attuazione del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare” firmato da Paola De Micheli, Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Roberto Gualtieri, Ministro dell’Economia e delle Finanze e Dario Franceschini, Ministro dei Beni Culturali.

Nel complesso fino al 2033 vengono stanziati 853,81 milioni di euro da investire nei processi di riqualificazione urbana, a partire dalle periferie più degradate, con l’obiettivo di ridurre il disagio abitativo, migliorare la qualità dell’abitare e promuovere interventi nell’edilizia residenziale pubblica. Il tutto – hanno spiegato i tre Ministri – con attenzione a innovazione e sostenibilità, senza consumo di nuovo suolo, secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile (Smart City). Il Governo con questa iniziativa oltre a dare sostegno alle fasce più fragili della popolazione, garantirà la riqualificazione delle periferie urbane, con attenzione a sicurezza, decoro e criteri di qualità e di eco-sostenibilità.

Il Programma è destinato alle Regioni (il 34% delle risorse complessive andrà alle regioni del Mezzogiorno), alle città metropolitane e ai comuni con più di 60.000 abitanti, che potranno presentare fino a 3 proposte, il contributo massimo per ognuna è di 15 milioni di euro.

Gli Enti interessati da ieri hanno la possibilità di registrarsi sul portale applicativo dedicato al Programma, accessibile dalla pagina e trasmettere la Proposta complessiva preliminare con l’indicazione degli interventi da attuare e gli obiettivi da raggiungere. L’Alta Commissione esaminerà tutte le proposte e per quelle ammesse nella seconda Fase sarà necessario trasmettere  la Proposta complessiva finale, compreso lo stato di avanzamento della stessa.

Il contributo massimo per ogni proposta ammessa al finanziamento è di 15.000.000,00 di euro.

Le 5 linee d’azione previste dal Programma

a. riqualificazione, riorganizzazione e incremento del patrimonio di edilizia residenziale sociale;

b. riorganizzazione di aree, spazi e immobili pubblici e privati anche tramite la rigenerazione del tessuto urbano e socioeconomico e l’uso temporaneo;

c. miglioramento dell’accessibilità e della sicurezza dei luoghi urbani e della dotazione di servizi e delle infrastrutture urbano-locali;

d. rigenerazione di aree e spazi già costruiti, a partire dalle zone più densamente popolate, migliorando la qualità ambientale e la resilienza ai cambiamenti climatici anche tramite l’uso di operazioni di densificazione;

e. individuazione e utilizzo di modelli e strumenti innovativi di gestione, inclusione sociale e welfare urbano e di processi partecipativi, anche finalizzati all’autocostruzione.

Entro 120 giorni dalla pubblicazione in Gazzetta dovranno essere presentate le domande, ed entro la prossima primavera dovrebbero essere erogati gli acconti della Fase 1.

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