DL Agosto: per l’Ance misure insufficienti a garantire la ripresa

DL Agosto: per l'Ance misure insufficienti a garantire la ripresa

L’Ance ascoltata in Senato nell’ambito delle discussioni sul DL Agosto, sottolinea la necessità che il Governo, per garantire la ripresa economica in seguito all’emergenza sanitaria covid-19, pianifichi interventi più strutturati e non micro come fatto fino ad ora. Su superbonus 110%: estendere la platea dei soggetti beneficiari

DL Agosto: per l'Ance misure insufficienti a garantire la ripresa

Una delegazione Ance è stata ascoltata in audizione informale presso la Commissione Bilancio del Senato nell’ambito dell’esame del DL 104/2020 contenente le misure urgenti previste dal Governo per rispondere all’emergenza economica legata alla pandemia Covid 19.

Il Presidente Ance Gabriele Buia ha evidenziato che il Decreto Agosto, come i precedenti emanati dal Governo, comprende quasi esclusivamente micro interventi che, per quanto positivi, non sono sufficienti a garantire una ripresa nel medio e lungo termine, crescita e sviluppo.

In un momento di incertezza come quello che stiamo vivendo sarebbe invece indispensabile pianificare interventi più strutturati e coraggiosi. Buia ha ricordato che le stime dell’ISTAT sul Pil nel secondo trimestre sono state riviste al ribasso: si è registrato infatti un calo del 17,7% rispetto allo stesso periodo del 2019 e gli investimenti in costruzioni sono diminuiti di circa il 24%. Dati che, secondo l’Ance, non fanno che confermare che le misure messe in campo fino ad oggi sono insufficienti, nonostante le ingenti risorse che nel complesso ammontano a 105 miliardi da spendere nel 2020

Il Decreto Agosto ha introdotto misure non sufficienti relative alla ripresa degli investimenti strutturali: sono infatti positivi l’anticipazione al triennio 2020-2022 di circa 4,4 miliardi di euro volti agli investimenti degli enti territoriali e i nuovi stanziamenti per infrastrutture per 1.100 milioni di euro tra il 2021 e il 2023. Ma si tratta di misure – che rappresentano poco più del 10% degli stanziamenti pluriennali già previsti – insufficienti a garantire la ripresa degli investimenti infrastrutturali. L’Ance ricorda a questo proposito che sono disponibili e si potrebbero usare subito, 39 miliardi di euro per i cantieri e 2,8 miliardi per la progettazione stanziati con le ultime leggi di bilancio.

Il Decreto Agosto contiene misure positive che però potrebbero essere migliorate, in particolare relativamente al Superbonus 110% l’Ance propone di:

  • allargare la platea dei soggetti che possono fruire della detrazione, consentendo l’applicabilità anche alle imprese che eseguono lavori agevolati su immobili di loro proprietà;
  • rivedere la definizione di condominio adottata dall’Agenzia delle Entrate che attualmente prevede la presenza di parti e servizi comuni a più unità immobiliari di proprietà di soggetti diversi escludendo l’applicabilità su abitazioni con un unico proprietario e di fatto limitando la platea di possibili beneficiari e l’impatto economico della misura. 
  • eliminare il riferimento utilizzato dall’Agenzia delle Entrate alla “prevalente destinazione residenziale” per gli interventi sulle parti comuni condominiali, che limita fortemente il beneficio, soprattutto per le unità immobiliari a destinazione non abitativa che appartengono a soggetti esercenti attività d’impresa.

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