Il DL Sisma proroga lo stato di emergenza al 31/12/2020

Il DL Sisma proroga lo stato di emergenza al 31/12/2020

Il Consiglio dei Ministri del 21 ottobre ha approvato il DL Sisma con disposizioni per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici

Il DL Sisma proroga lo stato di emergenza al 31/12/2020

Approvato dal Consiglio dei Ministri del 21 ottobre il Decreto Legge Sisma, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri,che prevede interventi urgenti per l’accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici.

In particolare il DL ha prorogato al 3 dicembre 2020 lo stato di emergenza per le regioni del Lazio, Marche, Umbria e Abruzzo colpite dal sisma del 2016 e 2017.

Inoltre considerando le richieste fatte dalle suddette regioni sono state introdotte diverse misure:

  • la diminuzione del 60% degli importi da restituire in relazione alla c.d. “busta paga pesante”, ovvero il taglio degli oneri fiscali, previdenziali e assistenziali che erano stati sospesi da agosto 2016 a tutto il 2017 e che non dovranno più essere restituiti in misura integrale ma limitata al 40%;
  • per la ricostruzione privata, è previsto un avvio dei lavori più rapido, basato sulla certificazione redatta dai professionisti. Saranno realizzati controlli a campione sul 20% dei richiedenti e non sul 100% come avviene oggi. Confermati i controlli a campione a valle già oggi previsti dalla legge;
  • per facilitare l’approvazione dei progetti per la ricostruzione, regolando le modalità e le procedure per la copertura delle anticipazioni ai tecnici e ai professionisti del 50% dei loro onorari alla presentazione del progetto, con la previsione che per tali anticipazioni non possa essere richiesta alcuna garanzia;
  • per la ricostruzione degli edifici pubblici, l’attribuzione della priorità agli edifici scolastici che dovranno essere ricostruiti nello stesso luogo se siti nel centro storico, tranne impedimenti oggettivi. Comunque la destinazione d’uso dell’area in cui sorgevano non potrà essere cambiata;
  • per favorire lo smaltimento delle macerie: le regioni dovranno aggiornare entro il 31/12/19 il piano per la gestione delle macerie e dei rifiuti, così da trovare nuovi siti di stoccaggio temporaneo; in caso di inadempienza, l’aggiornamento sarà realizzato dal Commissario straordinario.
  • Per evitare che gli imprenditori abbandonino i territori con conseguente spopolamento delle zone, come l’estensione al territorio dei Comuni del Cratere della misura prevista a favore dei giovani imprenditori nel Mezzogiorno, denominata “Resto al Sud” e interventi finanziari a favore delle imprese agricole del territorio.

Soddisfatto il sindaco di Senigallia e presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi, che ha guidato la delegazione che ha incontrato il Premier Giuseppe Conte poche ore prima dell’approvazione del decreto “Abbiamo molto apprezzato la possibilità offerta dal presidente Conte che ci ha ascoltato prima della predisposizione di un documento che ci riguarda: è un fatto mai accaduto prima e solo per questo da apprezzare. All’interno del decreto ci sono risposte importanti ma come Anci abbiamo avanzato proposte che possono essere utili in fase di conversione per dare una maggiore efficacia a questo strumento normativo”. L’Anci ha chiesto una nuova dotazione straordinaria di dipendenti tecnici e amministrativi a tempo determinato per rafforzare l’organico degli uffici e sollecitando la necessità di assicurare il pronto turnover del personale interessato da ‘Quota 100’. Secondo il sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto è necessario sbloccare tutte le funzioni amministrative comunali così da consentire in modo coraggioso l’avvio della ricostruzione pubblica “A partire dalla proroga dello stato di emergenza che “deve essere almeno triennale per permettere di svolgere una programmazione supportata da garanzie e certezze”.

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