Bollette in calo per luce e gas
Dal 1 aprile i consumatori potranno risparmiare circa il 10% sulle bollette di luce e gas, grazie soprattutto alla diminuzione dei prezzi delle materie prime.
In un comunicato l’Arera, Autorità di regolazione per l’energia, anticipa che dal 1 aprile ci sarà un taglio dell’8,5% sulle bollette di elettricità e del 9,9% su quelle del Gas, dovuto principalmente alla diminuzione dei prezzi delle materie prime nei mercati all’ingrosso dell’energia, nazionali ed internazionali.
Continua quindi un trend iniziato già nel primo trimestre dell’anno, dopo i picchi registrati nel 2018. Rispetto al trimestre precedente il risparmio medio per l’energia elettrica sarà di 8,50 euro.
I dati sono calcolati sulla famiglia tipo per la quale si calcolano consumi medi di energia elettrica di 2.700 kWh all’anno e una potenza impegnata di 3 kW; e 1.400 metri cubi annui di consumo gas.
La famiglia-tipo nel periodo tra il 1° luglio 2018 e il 30 giugno 2019 spenderà per l’elettricità 565 euro e circa 1.157 euro per la bolletta gas. Secondo lo studio dell’Unione Nazionale Consumatori, questo significa un risparmio su base annua (ovvero dal 1° aprile 2019 al 31 marzo 2020), di 50 euro per la luce e di 118 euro per il gas. Una minor spesa complessiva, quindi, di 168 euro.
Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori, sottolinea che si tratta di un record storico: “la riduzione della luce batte il precedente primato dell’aprile 2018, quando la diminuzione fu dell’8%. Anche per il gas si batte il -9,8% dell’aprile 2016”.
Più nel dettaglio per quanto riguarda l’energia elettrica a partire da aprile ci sarà una significativa diminuzione del 12,22% della spesa per la materia energia, legata al minor prezzo di acquisto della stessa rispetto alle stime, solo in parte ridotta da un adeguamento degli oneri generali (3,72%).
Per quanto concerne il gas la riduzione, si legge nel documento di Arera, è principalmente legata alla diminuzione della della spesa per la materia prima (componente CMEM relativa ai costi di approvvigionamento -10,3%), della componente relativa alle attività connesse all’approvvigionamento, CCR (-0,2%) e del servizio di trasporto QT. Tali diminuzioni sono state leggermente controbilanciata da piccoli aggiustamenti degli oneri generali (0,41%) e di altre componenti connesse al trasporto e gestione del contatore (0,15%).
Arera ricorda inoltre che dopo la significativa crescita dello scorso anno, il prezzo dei permessi di emissione della CO2 sembra ora essersi assestato.
Il presidente dell’Autorità, Stefano Besseghini sottolinea che i dati vanno naturalmente monitorati e questo calo è anche imputabile “all’inverno non particolarmente rigido e alle condizioni di acquisto del gas allineate tra Europa e paesi Asiatici che hanno permesso un contenimento delle quotazioni all’ingrosso”.
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