Al Progetto “Circolo” di Martina Favaretto il Premio Raffaele Sirica
Consegnati il 30 novembre i riconoscimenti del “Premio Raffaele Sirica – La via degli Architetti”: primo premio a Martina Favaretto per il suo progetto di ostello che unisce design e perfetta integrazione nel paesaggio
Martina Favaretto con il progetto “Circolo” è la vincitrice del “Premio Raffaele Sirica – La via degli Architetti”, bandito dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori in collaborazione l’Associazione Europea delle Vie Francigene e il Festival Europeo della Via Francigena – Collective Projectcon.
Il concorso richiedeva la progettazione de “l’Ostello circolare”, attraverso la proposta di soluzioni di moduli abitativi destinati a turisti e camminatori da realizzarsi in posti in cui fanno tappa cammini storici, culturali e spirituali.
La motivazione espressa dalla Giuria, presieduta da Silvia Costa, componente della Commissione Cultura e Istruzione del Parlamento europeo è la seguente: “E’ in grado di comprendere gli standard dell’ospitalità prevista in un corpo circolare “componibile” intorno ad un cammino che può traversarlo e penetrarlo secondo peculiarità orografiche ed altimetriche. Possiede una buona scelta di inserimento paesaggistico che evidenzia semplicità e garbo dei materiali costitutivi, principalmente il legno, così come un suggestivo inserimento nel contesto”.
Martina Favaretto ha vinto anche il Premio speciale di FederlegnoArredo per il miglior progetto di Ostello realizzato in legno, materiale naturale e strutturale che si integra con armonia nei diversi paesaggi.
Secondo classificato del “Premio Raffaele Sirica – La via degli Architetti” il progetto di Matteo Romanelli, realizzato in collaborazione con Francesco Nicolai e Mattia Bencistà che secondo la Giuria si caratterizza per la “spiccata sensibilità operando un sofisticato dialogo tra pieni e vuoti, schermi e aperture, che rendono fluido e affascinante lo spazio, mostrando un inserimento paesaggistico garbato e certamente versatile”.
Terzo posto a Nicola Pondi, il cui progetto si è contraddistinto “per l’analisi accurata di natura strutturale e funzionale. Nelle sue possibilità di aggregazione favorisce scelte molteplici e capaci di rispondere alle esigenze diverse dei diversi contesti territoriali”.
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