IN GU il DM per il recupero immobili di edilizia residenziale

IN GU il DM per il recupero immobili di edilizia residenziale

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto per il Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli Istituti autonomi per le case popolari

IN GU il DM per il recupero immobili di edilizia residenziale

E’ stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n° 277 del 28 novembre scorso il Decreto a firma del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli che definisce il “Programma di recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli Istituti autonomi per le case popolari”. Il decreto in particolare delibera la suddivisione tra le Regioni di 321,11 milioni di euro per l’attuazione del programma, ripartiti con l’intesa tra le Regioni in sede di Conferenza unificata.

Le azioni ammissibili,  interessano la manutenzione straordinaria per un importo non superiore ai 50.000 euro per ogni abitazione. Si prevede che si possano realizzare interventi in più di  20 mila unità di edilizia residenziale pubblica, in particolare di adeguamento sismico, impiantistico ed efficientamento energetico.

Nel decreto sono inserite regole più rigide, rispetto al passato, per la ripartizione e tempi certi per la realizzazione degli interventi.
I Comuni sono infatti tenuti a far partire i lavori finanziati entro un anno dalla concessione del contributo da parte della Regione e devono terminarli entro due anni.

In caso queste tempistiche non siano rispettate i finanziamenti verranno sospesi e saranno assegnati, secondo un criterio di premialità e proporzionalità, alle regioni più virtuose.

A sostegno di quanto accaduto a Genova con il crollo del ponte Morandi, le Regioni hanno creato un fondo di solidarietà in cui far confluire il 2% dei fondi loro spettanti, così da aumentare di 6 milioni di euro le risorse da erogare alla Liguria.

Entro 6 mesi dalla pubblicazione del decreto dovrà essere istituito uno specifico Comitato tecnico di monitoraggio con la partecipazione delle regioni e dell’Anci, che verificherà il rispetto delle norme e l’avanzamento dei lavori.

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17/9/18

E’ arrivato l’OK dalla Conferenza delle Regioni alla ripartizione di 321mln di euro per interventi di ristrutturazione di edifici dell’Edilizia Residenziale Pubblica. Più fondi a Genova 

OK finanziamento programmi di recupero dell’edilizia residenziale pubblica

Approvato dalla Conferenza Stato-Regioni lo schema di decreto del ministero dei Trasporti per la ripartizione del fondo nazionale di 321 milioni di euro, che andrà a finanziare gli interventi recupero e razionalizzazione degli immobili e degli alloggi di edilizia residenziale pubblica di proprietà dei Comuni e degli Istituti autonomi per le case popolari.

Il decreto stabilisce nuovi criteri per la ripartizione e tempi certi per la realizzazione degli interventi: i Comuni sono infatti tenuti a far partire gli interventi finanziati entro un anno dalla concessione del contributo da parte della Regione e a terminarli entro due anni. In caso contrario i finanziamenti verranno sospesi ed è possibile la loro revoca in tempi certi. Le risorse revocate saranno assegnate annualmente, secondo un criterio di proporzionalità, alle Regioni più virtuose che stiano realizzando i lavori in tempi più rapidi rispetto alla media nazionale.

Entro sei mesi il Ministero istituirà uno specifico Comitato tecnico di monitoraggio, con la partecipazione delle Regioni e dell’Anci, che dovrà verificare il rispetto delle nuove norme e l’effettivo avanzamento dei lavori.

In seguito alla tragedia di Genova e al crollo del Ponte Morandi le Regioni hanno creato un fondo di solidarietà in cui far confluire il 2% dei fondi spettanti, così da aumentare di 6,4 milioni di euro le risorse da erogare alla Liguria per l’edilizia residenziale pubblica, che andranno soprattutto ad aiutare le tante famiglie rimaste senza casa.  Gli interventi riguarderanno principalmente l’adeguamento energetico, degli impianti e del miglioramento sismico degli immobili.

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