Il potenziale tutto da scoprire del mercato immobiliare per gli studenti

Il potenziale tutto da scoprire del mercato immobiliare per gli studenti

Presentato da Scenari Immobiliari e Camplus il secondo Osservatorio dedicato alle soluzioni abitative per gli studenti fuorisede e i giovani lavoratori lontani da casa: un mercato dall’enorme potenziale, oggi l’offerta di posti letto copre solo il 7,7% della domanda, in calo rispetto all’l’8,6% dello scorso anno

La Casa dello Studente a Milano

C’è un settore del mercato immobiliare che ha un potenziale di crescita davvero interessante. Stiamo parlando delle offerte abitative per gli studenti fuori sede ma anche per i giovani che lavorano lontano da casa, attualmente infatti la disponibilità degli studentati accoglie solo il 7,7% della domanda, in calo rispetto all’8,6% dello scorso anno. della domanda.

E’ quanto emerge dal Secondo Osservatorio realizzato da Scenari Immobiliari e Camplus, principale provider di housing per studenti universitari in Italia, sulle nuove forme di residenza per studenti, giovani e lavoratori.

Un momento della presentazione del Secondo Osservatorio sulle nuove forme di residenza per studenti, giovani e lavoratori

Nel Rapporto si parla di un potenziale per il mercato degli studentati nel 2018 di 54mila posti letto, lo scorso anno erano 52mila ma i posti letto sono aumentati meno della domanda.

Ad oggi l’offerta complessiva di posti letto in studentato, proposti da tutte le strutture convenzionate con gli uffici regionali per il diritto allo studio, o con le università, soddisfa solo il 7,7% delle richieste degli studenti.

E’ in continuo aumento al ricerca di soluzioni alternative rispetto al tradizionale concetto di casa, sia per gli universitari fuori sede, che non sempre vogliono vivere in uno studentato, che per i giovani lavoratori che sono lontani da casa, magari con contratti a termine e un salario che non permette loro l’affitto di un monolocale. E’ un bacino enorme e dal grande potenziale, che coinvolge circa 800mila persone indirizzate al mercato privato degli affitti. Il numero di operatori presenti sul mercato è ancora piuttosto limitato, con interessanti opportunità di inserimento per investitori istituzionali.

Si tratta di un mercato piuttosto parcellizzato, quindi difficile da quantificare complessivamente, ma il Rapporto stima che l’offerta sia di circa 23.000 posti letto, in aumento del 13% rispetto allo scorso anno ma comunque ancora molto limitata rispetto alla domanda. Naturalmente per questo ambito cambiano molto le offerte, a seconda delle città e la richiesta economica per l’affitto di una stanza che, se a livello nazionale si attestano intorno a una media di 320 €/camera/mese, a Milano tocca i 580 euro/camera/mese e a Catania arriva a 210 euro/camera/mese.

La richiesta aumenta nelle città universitarie

L’Osservatorio ha analizzato le dinamiche della domanda offerta in 30 città universitarie italiane, valutando la quantità, la qualità e l’innovazione dei vari territori.

Roma, Milano, Napoli e Torino continuano a vantare ottimi livelli di scolarizzazione ad alta specializzazione, offrendo diverse soluzioni per gli studenti fuori sede, anche se con qualche difficoltà in più a Roma e, soprattutto, a Napoli. Vi sono poi alcune città che si fanno strada sia per la posizione strategica che occupano sul territorio che per i servizi offerti e le potenzialità di crescita in relazione agli investimenti immobiliari. Tra queste citiamo Firenze, Venezia, Padova e Ferrara, non solo capoluoghi di provincia dunque ma città che uniscono a un’ottima proposta universitaria una serie di servizi.

Per quanto riguarda le stime per i prossimi anni l’Osservatorio prevede che nei prossimi 10 anni Milano grazie alla trasformazione che ha vissuto in questi anni, con caratteristiche di accessibilità, connessione, internazionalizzazione, tipiche di una smart city, sarà si posizionerà al primo posto per investimenti nel settore immobiliare: si prevedono 13,1 miliardi di euro, contro i 10,8 di Monaco e Amsterdam.

I costi sono alti

Considerando che nelle principali città la spesa per l’affitto per una famiglia rappresenta circa il 30% del reddito complessivo (cifra che sale in città come Milano e Roma), e che i prezzi sono proporzionalmente più alti per le piccole abitazioni o per le locazioni di natura transitoria, le possibilità per studenti o giovani professionisti non sono sempre accessibili. Proprio per questo un’offerta strutturata e specializzata, assicurerebbe alloggi adeguati alla richiesta e dotati dei servizi necessari. Si segnalano come particolarmente appetibili le soluzioni integrate, proposte a prezzi interessanti, dotate di una serie di soluzioni “a pacchetto” rispetto alla semplice offerta di una abitazione, con servizi per esempio di pulizia dell’alloggio, lavanderia, palestra…

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