Entro il 2050 i condizionatori quadruplicheranno. Allarme per l’ambiente

IEA ha pubblicato uno studio dedicato alla crescita dell’utilizzo dei condizionatori e alla quantità di energia prodotta. I numeri sono allarmanti: oggi nel mondo vi sono 1,6 miliardi di condizionatori, nel 2050 quadruplicheranno 

Entro il 2050 i condizionatori quadruplicheranno. Allarme per l’ambiente

Se oggi nel mondo vi sono 1,6 mld di condizionatori, nelle case e negli uffici, che utilizzano il 10% dell’energia elettrica prodotta a livello globale, entro il 2050 il loro numero è destinato a quadruplicare con chiare conseguenze sulla sostenibilità ed efficienza.

E’ questo il principale dato emerso dallo Studio “The Future of Cooling” pubblicato dalla Iea, International Energy Agency, che sottolinea la necessità di un miglioramento dell’efficienza delle infrastrutture se si vuole salvaguardare l’ambiente ed evitare una vera e propria “crisi del freddo”.

Nei prossimi trent’anni, si legge nello studio l’uso dei CA è destinato a salire vertiginosamente, diventando uno dei principali motori della domanda globale di energia elettrica. Lo stock globale di condizionatori d’aria negli edifici salirà a 5,6 miliardi entro il 2050, rispetto agli attuali 1,6 miliardi, ciò significa 10 nuovi AC venduti ogni secondo per i prossimi 30 anni.Entro il 2050 i condizionatori quadruplicheranno. Allarme per l’ambienteFino ai giorni nostri la climatizzazione si è concentrata in un numero limitato di paesi, ma le vendite di aria condizionata sono in rapido aumento nelle economie emergenti e la crescita nei prossimi anni avverrà soprattutto nei paesi asiatici. Entro il 2050, circa i 2/3 delle famiglie del mondo potrebbero disporre di un condizionatore d’aria. La Cina, l’India e l’Indonesia rappresenteranno insieme la metà del totale.

Oggi, meno di un terzo delle famiglie nel mondo possiede un condizionatore d’aria. In paesi come gli Stati Uniti e il Giappone, oltre il 90% delle famiglie dispone di aria condizionata, rispetto a solo l’8% dei 2,8 miliardi di persone che vivono nelle parti più calde del mondo.

La questione è particolarmente delicata nelle nazioni in via di sviluppo, con il maggiore aumento nei paesi caldi come l’India – dove la quota di AC nel carico di elettricità di picco potrebbe raggiungere il 45% nel 2050, rispetto al 10% di oggi. Ciò richiederà ingenti investimenti in nuove centrali per soddisfare la domanda di picco notturno, che non può essere soddisfatta con la tecnologia solare fotovoltaica.

E’ necessario che gli utenti siano informati sull’importanza di scegliere le migliori tecnologie presenti sul mercato, che ad oggi corrispondono a un terzo delle vendite.

Lo studio IEA punta molto sull’efficienza energetica e propone uno “Scenario di raffreddamento efficiente‘, compatibile con gli obiettivi di Parigi – basato su una forte azione politica per limitare il fabbisogno energetico per il raffreddamento degli ambienti, grazie a misure che non prevedono ulteriori progressi tecnologici, ma rigorosi standard minimi di prestazione energetica e misure come l’etichettatura basterebbero per raddoppiare l’efficienza dei condizionatori nel mondo da qui al 2050 e dimezzare la futura domanda di energia per il raffrescamento.

I sistemi di raffrescamento efficienti possono inoltre ridurre gli investimenti, i costi di gestione e le emissioni di CO2 dovute al raffreddamento degli ambienti.

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