Dalla riqualificazione degli edifici scolastici un risparmio di 400 milioni l’anno

Dalla riqualificazione degli edifici scolastici un risparmio di 400 milioni l'anno
Presentata dal Cresme la mappatura del patrimonio edilizio scolastico, obsoleto ed energivoro. Gli interventi di riqualificazione energetica potrebbero assicurare una diminuzione della bolletta energetica del 30% 
Dalla riqualificazione degli edifici scolastici un risparmio di 400 milioni l'anno

Il Cresme ha presentato, durante l’ultima edizione di Mostra Convegno Expocomfort, il quarto Rapporto congiunturale e previsionale sul mercato dell’installazione degli impianti in Italia 2018-2021 commissionato da MCE, Anima, Angaisa e CNA Impianti. Il Rapporto presenta anche la mappatura degli edifici scolastici del nostro paese e dei benefici che ne deriverebbero per l’ambiente e i costi in bolletta da una loro riqualificazione, a partire da quelli più vecchi.

Il direttore di Cresme, Lorenzo Bellicini, presentando il Rapporto ha commentato che grazie a interventi sistematici di riqualificazione energetica si potrebbe garantire una diminuzione dei costi energetici in bolletta del il 30%, pari a quasi 400 milioni di euro all’anno.

In Italia ci sono 51.904 edifici scolastici, di cui 48.275 di proprietà riconducibile al settore pubblico. Per il 67% si tratta di edifici realizzati in strutture miste in cemento armato e muratura, seguiti da strutture in muratura portante in pietra e mattoni (15%), e con muratura portante in laterizio (14%).
Per la maggior parte le scuole sono dotate di un impianto di riscaldamento di tipo tradizionale e come combustibile utilizzano per il 73% il gas, seguito dal gasolio e olio combustibile.
E’ evidente che ci possono essere miglioramenti importanti sia sul fronte dell’utilizzo delle energie rinnovabili, come nella gestione degli impianti: il 61% degli edifici possiede un unico sistema di regolazione della temperatura per tutta la struttura e soltanto il 12% ne ha uno in ogni stanza, mentre l’8% ne dispone di uno in ogni piano. Il 79% delle scuole non ha l’impianto di condizionamento, e nel 19% dei casi in ncui è presente, è separato dal generatore principale.

Quello dell’edilizia scolastica è un settore importantissimo su cui prevedere interventi di efficientamento e riqualificazione, per il risparmio che ne può derivare, considerando la stima di 400 milioni annui, e anche da un punto di vista educativo, perché i giovani di oggi comprendano davvero cosa significa fare efficienza energetica per il rispetto dell’ambiente e facciano proprio un modello di sostenibilità a 360°.

Il confronto tra i professionisti, tecnici e amministratori, in occasione di MCE ha mostrato come la strada da percorrere per l’efficientamento degli immobili sia quella dell’integrazione progettuale fra parte strutturale e impiantistica.

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