Split Payment, i costruttori denunciano l’Italia all’UE

Split Payment, i costruttori denunciano l'Italia all'UE

La filiera delle costruzioni si rivolge a Bruxelles per denunciare che  il meccanismo dello split payment viola il principio di neutralità dell’Iva, a causa dell’assurdo ritardo con cui lo Stato italiano eroga i rimborsi

le associazioni delle costruzioni denunciano l'Italia all'UE per lo split-payment

Le principali associazioni delle costruzioni hanno presentato una denuncia alla Commissione Europea per il mancato rispetto delle norme UE in materia di IVA.

La denuncia, firmata da Ance, Legacoop, Cna costruzioni, Confartigianato edilizia, Confapi Aniem e Federcostruzioni, riguarda in particolare l’applicazione dello split payment (scissione dei pagamenti), il meccanismo introdotto dalla Legge di Stabilità 2015, che prevede che le PA versino l’IVA per i lavori realizzati direttamente all’Erario e non al fornitore, mentre l’impresa continua a pagare l’imposta per l’acquisto di beni e servizi.

Le associazioni delle costruzioni ritengono che ci sia una violazione delle norme comunitarie in materia di Iva e hanno presentato denuncia dopo aver provato, inutilmente, a inserire le modifiche richieste nel corso dell’esame dell’ultima Legge di bilancio.

Le associazioni denunciano infatti che si crea una perenne situazione di credito Iva per le imprese di costruzione nei confronti dello Stato, contro la quale a poco sono servite le misure per accelerare il rimborso Iva predisposte dal Governo, violando il principio di neutralità dell’Iva.

In questo modo le aziende di costruzione, tra Iva versata e quella soggetta a split payment, subiscono una pesante perdita di liquidità che l’Ance ha stimato in circa 2,4 miliardi di euro l’anno.  Il meccanismo, dunque, mette seriamente a rischio l’equilibrio finanziario delle imprese costrette anche a subire i ritardati pagamenti della pubblica amministrazione, che drenano ulteriori 8 miliardi di liquidità alle imprese.

Inoltre, la misura introduce una deroga alla Direttiva Iva non proporzionata perché troppo svantaggiosa per le imprese e con una portata troppo ampia sia a livello temporale che per numero di soggetti coinvolti.

Il meccanismo dello Split Payment è stato introdotto per contrastare il fenomeno dell’evasione dell’IVA ma, si legge nel comunicato dell’Ance, l’obbligo di fatturazione elettronica nei rapporti con tutte le pubbliche amministrazioni introdotto dal 2015, è una misura in tal senso più che sufficiente.

E lo diventerà anche di più a partire dal 2019 quando l’obbligatorietà sarà estesa anche tra privati.

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