Una logistica vincente

BTICINO

L’alimentazione elettrica e l’affidabilità della rete sono alla base del corretto funzionamento di uno dei grandi poli logistici italiani.

decathlon

A Basiano, nella periferia sud di Milano, la Fap Investments di San Zeno Naviglio (BS), Società d’investimento privata attiva nel campo immobiliare, ha realizzato uno dei poli logistici più grandi ed efficienti nel nostro Paese, con una superficie coperta di oltre 50.000 m².

Il complesso è stato locato alla società Decathlon Italia, leader della distribuzione di abbigliamento e attrezzature sportive, che ne ha fatto il suo centro logistico per il nord-est Italia, oltre per Slovenia e Croazia. Un insediamento in grado di operare per 24 ore al giorno impiegando oltre 600 persone da cui sono spediti, ogni anno, decine di milioni di articoli.

Per far fronte agli imponenti carichi di lavoro ipotizzati dal locatario, Fap Investments ha investito, oltre che sull’efficienza, soprattutto sulla sicurezza, attiva e passiva. Ogni scelta progettuale è stata quindi dettata da un’attenzione esasperata alla prevenzione di incidenti, oltre alla capacità di garantire sempre il corretto funzionamento degli impianti, anche a fronte di eventi straordinari. Del resto, la clientela di Decathlon che acquista online le attrezzature sportive vuole ricevere un’indicazione precisa dei tempi di consegna. E il valore del marchio dipende, oltre che dalla qualità dei prodotti, anche dal rispetto degli impegni commerciali.

Un’attenzione che da sempre caratterizza il brand sportivo, attento alle esigenze dei clienti, ma anche dei propri operatori. Per questa ragione il locatario ha richiesto alla proprietà che il polo fosse attrezzato con un sistema di climatizzazione in grado di garantire condizioni di lavoro ideali sia nei freddi mesi invernali che nelle calde giornate estive.
Il compito di curare l’intera progettazione è stato affidato a Europroject Electric, società d’ingegneria bergamasca alla quale fa capo un team di ingegneri specializzati in diversi ambiti impiantistici. Il progetto è, infatti, molto articolato, per garantire, oltre all’affidabilità, anche elevati livelli di efficienza, con l’obiettivo di limitare ogni possibile spreco o disservizio, a fronte della necessità di spedire migliaia di articoli all’ora.

Per supportare le attrezzature e il lavoro delle persone, è stato necessario disporre di 1.600 kVA di potenza installata. Al tempo stesso, progettisti e installatori sono stati chiamati a valutare con attenzione ogni singolo dettaglio. “Dettagli” con i quali è abituato a confrontarsi quotidianamente Matteo Agazzi, titolare di A.g.i.e., azienda bergamasca specializzata in impianti elettrici e speciali: “Sin dalla fase preliminare, quando abbiamo iniziato a studiare il progetto, ci siamo concentrati sulla necessità di identificare i componenti ideali. Da anni operiamo in grandi complessi e, tra gli altri, vantiamo una notevole esperienza proprio nell’ambito dei poli logistici. Per soddisfare i requisiti prescritti dalla società di progettazione, nel polo di Basiano era indispensabile operare con un fornitore in grado di garantire, oltre a prodotti all’avanguardia, anche una logistica particolarmente efficiente. A fronte d’impianti così complessi, eventuali ritardi nelle consegne avrebbero avuto ripercussioni sui tempi di realizzazione dell’intera infrastruttura elettrica e di comunicazione”.

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I condotti sbarre sono stati consegnati in cantiere già numerati per una corretta installazione

Questo perché, per quattro mesi, giornalmente A.g.i.e. ha messo a disposizione del cantiere una media di 15 operatori. La mancanza dei componenti necessari, al momento opportuno, avrebbe comportato il rischio d’inattività delle persone, con un aumento dei costi a carico della società d’installazione stessa. “Per questa ragione – spiega lo stesso Agazzi – sin dalle prime fasi abbiamo individuato in BTicino il partner ideale. Il catalogo dell’azienda è completo e abbiamo già apprezzato la qualità del servizio logistico, ma anche la disponibilità dei collaboratori dell’Azienda a fronteggiare eventuali imprevisti, immancabili quando si è chiamati a realizzare una rete elettrica complessa. Per dare un’idea della complessità dell’impianto, abbiamo utilizzato ben 70 km di cavi di potenza”.
Una scelta ovviamente condivisa dalla proprietà dello stabile e che, come in altre installazioni, si è dimostrata vincente da tutti i punti di vista. “Inutile negare – ricorda Agazzi – che, di fronte della necessità d’installare la rete di trasporto, oltre a tutta la componentistica elettrica e di telecomunicazione, non sono mancati alcuni inconvenienti o piccoli problemi. In ogni caso, abbiamo sempre trovato in Marco Alessi, il nostro referente in BTicino, il necessario supporto tecnico e commerciale, oltre alla flessibilità necessaria per fronteggiare eventuali imprevistii”.

Partiamo dall’alimentazione

Definiti il partner e la logistica, i tecnici di A.g.i.e. hanno realizzato un’impiantistica che si dirama dalla cabina di trasformazione, ovvero il cuore dell’intera infrastruttura, dove convergono quasi 5 km di condotti sbarre Zucchini – BTicino. Per noi, questi ultimi offrono una maggior sicurezza rispetto a cavi, anche se la loro istallazione non è banale, perché essendo componenti rigidi, la predisposizione deve essere attentamente pianificata.
Una situazione che non ha spaventato i tecnici di A.g.i.e. “Da anni – riprende Agazzi – installiamo condotti sbarre Zucchini, di cui conosciamo i vantaggi e affidabilità. La nostra esperienza ci permette, infatti, di posizionarle senza particolari problemi, anche se è necessaria una maggiore attenzione in fase progettuale. Anche in questo caso, però, lavorando a stretto contatto con gli specialisti di settore di BTicino, abbiamo progettato e definito nel dettaglio ogni singolo componente, che è poi arrivato in cantiere già numerato. Ciò ha velocizzato l’installazione, prevenendo eventuali problematiche, garantendo maggior sicurezza agli operatori presenti nel polo logistico”.
Nell’installazione sono coinvolte potenze elevate, che hanno richiesto trasformatori in grado di abbassare la tensione elettrica, proveniente dalla linea del fornitore, ai valori richiesti all’interno dei capannoni.

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I trasformatori da 1600 kVA in resina garantiscono grande sicurezza

I trasformatori devono essere molto affidabili perché da essi dipende sia l’erogazione sia la qualità dell’energia distribuita. Sono stati impiegati due trasformatori da 1600 kVA: una ridondanza necessaria per fronteggiare, nel tempo, qualunque guasto, ma anche per garantire la possibilità di effettuare i necessari interventi di manutenzione.
Quasi scontata, in questo processo, la scelta dei trasformatori BTicino-EdM. Si tratta di apparecchi nei quali il tradizionale isolante in olio e stato sostituito da resina. Una caratteristica che, oltre a semplificare l’installazione, garantisce elevati livelli di sicurezza, poiché sono state eliminate le sostanze infiammabili e inquinanti, che rappresentano un potenziale pericolo.
Per tale ragione, anche in termini di sicurezza, è stato sufficiente realizzare il Power Center in un locale accessibile al solo personale tecnico qualificato, senza adottare particolari soluzioni per il contenimento di eventuali sversamenti o per circoscrivere le fiamme alimentate dall’olio dei trasformatori.

La gestione e la distribuzione di queste potenze non sono comunque operazioni semplici e i tecnici di A.g.i.e. hanno scelto di utilizzare, all’interno dei quadri elettrici generali, gli interruttori aperti di potenza MegaBreak e gli interruttori scatolati MegaTiker. “Anche in questo caso – come spiega Agazzi – la scelta è stata guidata da criteri di praticità e sicurezza”. Gli interruttori aperti Megabreak, proposti con correnti nominali fino a 6300 A, pur possedendo diversi poteri d’interruzione, hanno sempre la stessa altezza e profondità, semplificando così la predisposizione e l’attività sul campo.

Proteggiamo anche i cavi

La corretta scelta dei componenti, in un’installazione tanto complessa e ramificata, ha un impatto determinante anche in fase di manutenzione. Non dobbiamo dimenticare che un impianto elettrico, anche se progettato e realizzato nel migliore dei modi, nel corso della propria vita subisce guasti o richiede interventi manutentivi. Eventi che possono verificarsi anche all’interno di un polo logistico automatizzato come quello di Basiano.
Da qui la scelta di proteggere l’infrastruttura elettrica dal punto di vista fisico. Un’esigenza che i tecnici di A.g.i.e. hanno affrontato, in primo luogo, posando i cavi nelle aree più alte dei capannoni, prevenendo così il rischio di danneggiamenti casuali. Un accorgimento che ha trovato il complemento ideale nelle passerelle aperte. Queste soluzioni, infatti, semplificano le operazioni di posa e la successive attività di manutenzione, in quanto i cavi non devono essere infilati e un’eventuale ispezione può avvenire a colpo d’occhio.

Anche in questo caso, A.g.i.e. ha trovato nel catalogo BTicino le risposte alle proprie esigenze specifiche. Le passerelle in acciaio a filo Cablofil, infatti, sono caratterizzate da un sistema di fissaggio senza viti che, quindi, è molto rapido. I cambi di direzione possono essere realizzati in loco, senza l’utilizzo di accessori specifici. Caratteristiche molto apprezzate dagli operai che hanno lavorato in quota per la posa dei componenti. L’elevata resistenza meccanica rende le passerelle Cablofil adatte a supportare anche carichi elevati, oltre a prevenire eventuali strappi o schiacciamenti quando i cavi stessi raggiungono i quadri di distribuzione. In quest’area, dove i fasci di cavi devono aggirare eventuali ostacoli e sono esposti al rischio di danno accidentale, si è optato per la Serie P31 Gamma-P Legrand. In questo caso, infatti, la dotazione di accessori permette di creare rapidamente i percorsi ideali, coniugando così le esigenze di sicurezza con quelle estetiche.

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Nella scelta dei componenti, Matteo Agazzi ha valutato anche il supporto sempre garantito da BTicino

La potenza dentro l’armadio

Analoghi criteri hanno guidato le scelte progettuali dei trenta quadri di distribuzione che, posti strategicamente all’interno dei quattro capannoni in cui è suddiviso il Polo logistico, alimentano le singole utenze, ma anche la rete Konnex che permette di gestire i sensori che regolano l’illuminazione dei singoli corridoi, oltre agli impianti speciali.

Anche nel caso degli armadi, riprende Agazzi, “ci siamo orientati verso prodotti che conosciamo bene, gli armadi MAS400 BTicino, apprezzati dal cliente per l’estrema compattezza, al punto che possono avere una profondità interna di soli 150 mm”.
La scelta dei tecnici è stata inoltre guidata dall’affidabilità. “Si tratta di soluzioni che installiamo da tempo – sintetizza Agazzi – perché consentono al nostro personale di operare rapidamente. I quadristi, infatti, possono contare su strutture robuste ma accessibili, che ci hanno consentito di ridurre le tempistiche anche grazie all’impiego degli interruttori scatolati Megatiker e modulari BTdin. Simili caratteristiche ci hanno permesso, in soli quattro mesi, di completare l’intero impianto, senza dover ritornare sul lavoro fatto a causa di problematiche emerse sui singoli componenti”.

Una rete lunga 150 km

Se l’affidabilità della rete elettrica è spesso considerata scontata dagli utenti, non altrettanto può dirsi per le infrastrutture di telecomunicazione, la cui precarietà è temuta da chi opera nell’eCommerce. Per una realtà che deve evadere 4mila ordini all’ora, infatti, l’infrastruttura dati è vitale.
Un arresto della rete, infatti, bloccherebbe l’intera catena logistica, con danni ingenti dal punto di vista economico e d’immagine. Per tale ragione, in fase di progettazione, sono stati valutati tutti gli aspetti informatici, ma soprattutto quelli fisici. È inutile avere connessioni esterne a banda larga, server di ultima generazione e software innovativi quando la Lan è inaffidabile.

L’attenzione alla rete locale, composta da 150 km di cavi dati, ha suggerito di creare l’infrastruttura di comunicazione con componenti certificati in Categoria 6a. Una scelta non comune nel nostro Paese, dove spesso si cerca di risparmiare adottando soluzioni di categoria inferiore, con il rischio di non fornire prestazioni adeguate alle esigenze degli utilizzatori.

Nel polo di Basiano, al contrario, i responsabili hanno optato per una soluzione in grado di coniugare prestazioni e affidabilità. Sul mercato esistono, infatti, prodotti in Categoria 7, con prestazioni teoricamente superiori, ma che non sembrano avere ancora raggiunto una maturità ritenuta adeguata dai progettisti. La scelta si è così orientata su una soluzione ampiamente testata e apprezzata. Inoltre, avendo utilizzato tutti i prodotti della famiglia BTnet di BTicino, è stato possibile sfruttare i vantaggi offerti da soluzioni nativamente ingegnerizzate per operare insieme e che, quindi, garantiscono margini superiori rispetto a quelli richiesti dalle certificazioni di categoria.
L’impiego degli Ups Trimod Legrand, infine, ha garantito la continuità elettrica della sala server e, quindi, la possibilità di fronteggiare anche eventuali perturbazione provenienti dalla rete elettrica esterna.
Perché, ancor prima che inizi la sfida sportiva, Decathlon deve vincere la sfida del mercato, iniziando proprio dalla capacità di garantire i tempi di consegna dei milioni di articoli acquistati online.

Scheda installazione

Proprietà: Fap Investments – San Zeno Naviglio (BS)
Locatario: Decathlon Italia
Studio di progettazione: Europroject Electric – Brusaporto (BG)
Installazione: A.g.i.e. – Bergamo
Prodotti utilizzati:

Trasformatori: BTicino-Edm da 1600 kVA

  • Quadro Elettrico Generale con Interruttori aperti di potenza MegaBreak
  • Quadri elettrici di zona: MAS400
  • Interruttori scatolati: Megatiker
  • Interruttori e altri dispositivi modulari: BTdin
  • Passerelle Filo: Cablofil e P31 Legrand
  • UPS: Trimod Legrand
  • Condotti sbarre: Zucchini
  • Bus: Konnex BTicino
  • Sistema Cablaggio Strutturato, quadri, pannelli di permutazione, connettori: BTnet

 

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