TAMassociati menzionato al LafargeHolcim Award per il Middle East Africa

TAMassociati menzionato al LafargeHolcim Award per il Middle East Africa

Con il progetto Maisha Film Lab, TAMassociati si aggiudica la menzione del prestigioso LafargeHolcim Award per il Middle East Africa, l’ambitissimo premio triennale dedicato alle eccellenze dell’edilizia sostenibile a livello mondiale.

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La quinta edizione del concorso mondiale organizzato dall’elvetica LafargeHolcim Foundation for Sustainable Contruction, cui hanno partecipato 5.085 candidature da 121 Paesi, si è svolta in parallelo in 5 regioni del mondo con altrettante giurie indipendenti: Europe, North America, Latin America, Asia Pacific e Middle East Africa.
TAMassociati, tra gli interpreti più apprezzati dell’Impact Design a livello internazionale, è stato premiato per il progetto Maisha Film Lab a Kampala, Uganda, aggiudicandosi la menzione (20.000 USD) per la categoria Middle East Africa. Il riconoscimento dà diritto a partecipare al premio globale (2018).
Il Maisha Film Lab è la prima scuola di cinema in Africa, voluta dalla nota regista Mira Nair. Con l’obiettivo di formare, gratuitamente, nuove generazioni di artisti, attori, registi, sceneggiatori e
interpreti di un’industria cinematografica africana ancora assente: perché “se noi non raccontiamo le nostre storie, nessun altro lo farà”, afferma Mira Nair.
Il progetto di TAMassociati si sviluppa e si accompagna sulle pendenze di una collina affacciata sul Lago Vittoria, immerso in un panorama mozzafiato. Il Maisha Film Lab è l’edificio centrale della
scuola, dove hanno sede la direzione, l’archivio cinematografico, un cinema, 2 sale di editing e altri spazi per servizi vari. E un grande terrazzo-teatro all’aperto che, a sbalzo, si proietta nel paesaggio circostante.

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Progetto Maisha Film Lab

Il progetto, che ha previsto l’intera realizzazione in materiali tipici e mattoni costruiti e cotti sul luogo da manodopera locale, è stato aggetto di uno studio particolare per quanto riguarda la ventilazione naturale della struttura centrale.
La struttura costituisce sia l’inizio che la fine di un percorso lungo il quale si trovano spazi d’incontro, aree di studio, zone di meditazione, installazioni artistiche, aule open-air. Il percorso si ispira a una sequenza di scene che richiamano al ciclo della vita, ritmate da simboli di nascita, crescita, sviluppo e tramonto, che si apre e si conclude nell’edificio centrale. ‘Maisha’, in lingua locale, significa ‘vita’. Nel mezzo, e attorno, il parco pubblico, oggetto delle cure personali della regista, che pianta un albero dedicato a ogni allievo.

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TAMassociati si è aggiudicato la menzione (20.000 USD) per la categoria Middle East Africa

La giuria del LafargeHolcim Award for region Middle East-Africa, composta da Marc Angélil (Switzerland), Joe Osae-Addo, (Ghana), Meisa Batayneh Maani (Jordan), Nagwa Sherif (Egypt, Head of Jury), Mohsen Ech (Lebanon/France), Howayda Al-Harithy (Lebanon), Fasil Giorghis (Ethiopia), Kunlé Adeyemi (Nigeria) and Chrisna du Plessis (South Africa), ha commentato:
“TAMassociati from Italy is giving the African continent an artistic voice that will be heard around the world through their building for Maisha Film Labs in Kampala, Uganda.”
Il progetto di TAMassociati è stato valutato secondo i misuratori – target issues – fissati dalla Fondazione: cinque criteri di valutazione, tre dei quali sono esclusivamente orientati allo sviluppo
sostenibile (attraverso considerazioni sugli aspetti economici, sociali e ambientali) e altri due, che riguardano l’impatto e il valore formale ed estetico delle proposte. Sono: Progress (innovazione e
sostenibilità), People (standard etici e inclusione sociale), Planet (performance ambientale e uso delle risorse), Prosperity (fattibilità e compatibilità economica) e Proficiency (estetica in relazione al contesto).
“Siamo grati alla giuria – afferma TAMassociati – e all’organizzazione tutta, che ha compreso il significato di un progetto eco-semplice e sostenibile da ogni punto di vista. Il Maisha Film Lab è un
progetto culturale, ambientale e sociale, ancor prima che architettonico. Fatto di comprensione, confronto, partecipazione, inclusione. Mira Nair vuol fare un dono al mondo: offrire una nuova
visione del continente africano. E un nuovo modo di raccontarlo. Come è giunto a noi, siamo fiduciosi che il suo messaggio possa diffondersi sempre di più.”

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