Bariblock®: sempre più spesso impiegato per la schermatura nei reparti di radioterapia

Bariblock®: sempre più spesso impiegato per la schermatura nei reparti di radioterapia

I blocchi Bariblock® in calcestruzzo baritico garantiscono la schermatura da radiazioni ionizzanti con spessori contenuti, velocità di posa e riduzione dei costi di realizzazione.

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Rinnovamento tecnologico della medicina nucleare dell’ospedale Sant’Anna di Ferrara per rendere il nuovo reparto di radioterapia un polo di riferimento nazionale. Un approccio innovativo che è iniziato dalla scelta della schermatura dalle radiazioni ionizzanti: i blocchi baritici Bariblock®. L’ammodernamento del reparto prevedeva l’istallazione di un nuovo acceleratore lineare da 22 MeV. Questo comportava un adeguamento strutturale in corrispondenza del fascio primario, usualmente realizzato con una schermatura in piombo. Considerati però gli spessori contenuti che può garantire una parete in calcestruzzo baritico e la convenienza economica, la committenza ha deciso di impiegare i blocchi in calcestruzzo baritico Bariblock®.

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Soluzione analoga anche per il reparto di radioterapia del Marrelli Hospital, per il quale sono stati impiegati blocchi baritici Bariblock® 15. L’ingegner Francesco Provenzano afferma che “in questo caso era necessario schermare il fascio primario di due acceleratori da 15 MeV cad. e per far ciò, la soluzione più semplice da posare e più economica era l’utilizzo di blocchi baritici. La forma stessa di Bariblock è garanzia di velocità costruttiva e di alte performace nella schermatura: infatti, la forma a “cuneo appuntito” assicura un totale incastro e continuità nella protezione”.

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“Grazie alle attività di sviluppo prodotto portate avanti con università e istituti di ricerca, SVA S.rl. è riuscita a mettere a punto Bariblock®, un prodotto innovativo ed ecosostenibile in grado di schermare radiazioni potenzialmente dannose per l’individuo, come raggi x, γ e neutroni” – precisa l’ingegnere energetico e nucleare, Danilo Cottone, e aggiunge: “è l’elevata densità del blocchetto, pari a 3.300 kg/m3, dovuta alla presenza d’inerte di barite (BaSO4) che permette di mantenere gli spessori della schermatura contenuti”. Questi blocchetti permettono di schermare i fotoni senza la necessità di utilizzare il piombo che, oltre a risultare molto costoso, è difficile da smaltire.

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www.bariblock.eu

 

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