Vendere casa in Italia? Ci vogliono sette mesi

Citta? Roma. Tipologia? Bilocale. Nuovo? Meglio ristrutturato.

casa

Questa è la tipologia più semplice da vendere in Italia, secondo l’analisi di mercato del real estate che ha monitorato i movimenti effettuati sui principali portali web di compravendita immobiliare nei primi tre mesi del 2017.

Solitamente servono circa 7 mesi per la vendita di una casa nel nostro Paese, il 6% in meno rispetto a tre mesi fa. Il margine di trattativa medio per gli utenti si attesta al 15,7%.
Prezzi in calo dello 0,3%, Roma la città più vivace, Crotone e Campobasso le più economiche.

Un dato che è diminuito nell’arco degli ultimi 3 mesi di quasi il 6%.

Vendita più veloce per i bilocali

I bilocali sono generalmente gli immobili con il minor tempo di permanenza sul mercato, pari a soli 120 giorni circa contro gli oltre 250 delle metrature più generose. Medesime tempistiche vengono registrate da Agentpricing.com tra gli immobili ristrutturati (120 giorni) e quelli invece da ristrutturare, che restano sul mercato per circa il doppio del tempo (250).

A rimanere più tempo sul mercato sono soprattutto le villette a schiera. “Può capitare che alcuni immobili restino sul mercato anche 2 anni”, spiega Albertengo. “Il motivo, quasi sicuramente, è da ricondurre ad un’errata scelta del prezzo iniziale”.

In generale, ad essere venduti più velocemente sono gli immobili pubblicizzati tramite agenzie immobiliari che restano sul mercato 62 giorni in meno rispetto a quelli a trattativa privata.

Dal prezzo iniziale alla vendita reale: margine di trattativa pari al 15,7%

Il prezzo proposto in pubblicità non sempre corrisponde al valore cui viene realmente venduto l’immobile: generalmente bisogna considerare una trattativa media tra il 5% e il 25% dei prezzi pubblicizzati. Nel trimestre 2017 il margine di trattativa medio (cioè la differenza tra prezzo pubblicitario e prezzo di vendita finale) registrato da Agentpricing.com su base nazionale è pari al 15,7%. “I ribassi sul prezzo iniziale scelto sono una pratica spesso necessaria”, spiega Patrick Albertengo, founder di Agentpricing.com. “Tuttavia sbagliare il prezzo iniziale e procedere poi con più ribassi può rischiare di rendere poco appetibile l’immobile, decretandone un prezzo finale basso”.

Roma più costosa di Milano

A livello nazionale, la città con più immobili in vendita è Roma (50.000) seguita da Milano (30.000) e Torino (14.000).

Guardando nel dettaglio i prezzi delle città di Roma e Milano, la Capitale risulta più costosa. Per un bilocale in centro a Milano di 45mq si spendono infatti tra i 335.000 e 410.000€, mentre a Roma il prezzo di partenza è pari a 370.000 e si può salire fino a 450.000€. Anche per i trilocali in centro di 70 mq si mantiene la proporzione: a Milano tra 525.000 e 642.000€ mentre a Roma tra 560.000 e 750.000.

In periferia invece i costi sembrano allineati: per un bilocale (45mq) a Milano si spendono in media tra i 100.000 e i 150.000€, mentre a Roma tra i 90.000 e i 150.000€.

Fonte Agentpricing.com

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