Nuovo contro usato, i mercati a confronto

Nelle grandi città la maggior parte del patrimonio abitativo è rappresentato da immobili da ristrutturare. Il nuovo, difatti, nasce quasi sempre in seguito a recuperi.
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Usato

Quando si compra un immobile usato c’è da mettere praticamente sempre in conto che serva ristrutturarlo, che si parli di strutture, tubature o impiantistica. In questo caso è necessario informarsi precedentemente sui costi, facendo fare dei preventivi ed informandosi sulle agevolazioni fiscali sia per i lavori di ristrutturazione sia per la riqualificazione energetica: la legge di bilancio 2017 ha infatti prorogato per tutto il 2017 le detrazioni del 50% per le opere di ristrutturazione edilizia e del 65% per interventi di riqualificazione energetica.
Oggi, sugli edifici usati, è possibile spuntare delle diminuzioni di prezzo consistenti e quindi si potrebbe approfittare del momento per effettuare acquisti convenienti. Le case usate, soprattutto d’epoca, hanno sempre avuto un certo fascino oltre ad avere stanze particolarmente ampie. C’è sempre da tenere in considerazione eventuali interventi di manutenzione straordinaria e l’incidenza delle spese per il riscaldamento.

Nuovo

Chi opta per un’abitazione nuova ha la possibilità di rendere unica la propria casa, già da capitolato, personalizzare l’immobile distribuendo gli spazi interni.
A differenza dell’usato, le costruzioni nuove possiedono  una garanzia decennale sui gravi vizi e difetti di costruzione.
In realtà anche sulle nuove abitazioni potrebbero aprirsi ottime occasioni di acquisto.
Si sottolinea una maggiore attenzione degli acquirenti alle parti comuni degli edifici. Nel capoluogo lombardo, ad esempio, sul nuovo ubicato in zone centrali, per i clienti risulta di fondamentale importanza la presenza di ingressi, hall, reception e locali di servizio quali wellness o fitness room, sala lettura e ambienti polifunzionali. La luminosità, la “freschezza” progettuale e le finiture di questi spazi caratterizzano sempre più le nuove costruzioni.

Il mercato

A livello italiano, se si considerano soltanto le compravendite di tipologie nuove,la più acquistata è il trilocale, seguita dal bilocale, dal 4 locali, dalle soluzioni semindipendenti ed infine dalle tipologie indipendenti. La stessa analisi, condotta sulle tipologie usate, restituisce un risultato analogo.
Nelle grandi metropoli la percentuale delle compravendite di tipologie usate sale all’82,9% e quella delle costruzioni nuove (o ristrutturate) è al 17,1%.
Nei capoluoghi di provincia la percentuale delle compravendite cha ha per oggetto un immobile usato scende al 78,5%: il nuovo sale al 21,5%. Nell’hinterland delle grandi città, invece, la percentuale degli scambi che hanno per oggetto un immobile nuovo è più elevata, 23,7%, mentre l’usato si attesta al 76,3%.
Questi dati confermano che le soluzioni nuove sono scambiate maggiormente nell’hinterland,  dove negli anni del boom immobiliare sono stati fatti tanti interventi di nuova costruzione che all’epoca erano acquistati perché meno costosi rispetto ai prezzi delle grandi città.
In questo momento i potenziali acquirenti prediligono, in linea di massima, le abitazioni usate ed in buono stato perché temono di iniziare i lavori di ristrutturazione.
Ciò non toglie che l’esistenza degli incentivi fiscali sta portando ad acquistare immobili da ristrutturare, ma solo se il prezzo è particolarmente conveniente e tale da giustificare il sostenimento dei lavori di ristrutturazione.

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