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Il ponteggio multidirezionale rappresenta una soluzione molto usata dalla nostra azienda in quanto ha delle caratteristiche uniche rispetto alle altre tipologie di ponteggio esistenti. Versatilità, velocità di connessione ed assenza di giunzioni a bullone, costituiscono una combinazione unica che consentono di collegare tra loro ad angolo retto i diversi componenti oppure orientarli a piacimento, garantendo la perfetta trasmissione dei carichi. Una caratteristica è data dalla sua semplicità costruttiva, in quanto costituito con montanti di varie misure da 50 cm fino a 4 mt, i quali hanno in comune ogni 50 cm, un elemento circolare denominato “rosetta” ad otto fori, con quattro fori più grandi e quattro fori più piccoli. I correnti e i traversi hanno all’estremità degli elementi a cuneo, che vengono inseriti nei fori più piccoli della rosetta, mentre le diagonali vengono inserite nei fori più grandi. Il passo del ponteggio multidirezionale può arrivare fino a 3 mt, anche se quello più utilizzato arriva fino a 2,5 mt. I ponteggi multidirezionali sono la soluzione ideale per la progettazione e la costruzione di ponteggi complessi in quanto il sistema è insuperabile in termini di versatilità d’impiego e velocità di montaggio (grazie ad una vasta gamma di accessori); questo tipo di ponteggio, consente di sviluppare con estrema facilità soluzioni particolari che con il ponteggio tradizionale a tubo-giunto non sarebbe possibile; è la sua versatilità che ci ha permesso di realizzare negli ultimi anni soluzioni particolari come ad esempio: castelli di carico, torri mobili su ruote, comode scale di servizio, strutture sospese molto importanti, partenze su piani inclinati, ponteggi curvi, passi carrai ed interruzioni di stilate. Tra le opere più significative che abbiamo realizzato con l’uso del ponteggio multidirezionale ricordiamo: la basilica della Madonna dell’Umiltà di Pistoia, la chiesa di San Pantalone nel cuore di Venezia, la basilica Santa Croce di Firenze, il duomo di Carignano Torino, la torre dello stabilimento Eni di Taranto, il santuario Madonna delle lacrime di Siracusa, la cupola della chiesa di San Michele di Piave. Consiglia questo comunicato ai tuoi amici
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