Mercato delle località turistiche dal 2008 al 2016

Mercato delle località turistiche dal 2008 al 2016
Mare, montagna e lago: come sono cambiati i prezzi degli immobili negli ultimi 8 anni?
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La montagna ha registrato in genere una leggera contrazione dei valori nelle compravendite immobiliari; hanno tenuto i prezzi della Val d’Aosta e del Trentino Alto Adige. Le zone del lago hanno mostrato una diminuzione dei prezzi maggiore, tra le zone in flessione ci sono quelle della sponda bresciana del Lago di Garda e del Lago Maggiore. Per quanto riguarda il mare si registra una generalizzata diminuzione delle quotazioni. Tra le località più costose dell’anno 2008 si trovano Capri, Alassio e Varazze.
Nel 2009 le abitazioni in zone turistiche nelle località di mare hanno subito una contrazione più forte rispetto a quelli di montagna e di lago. Nel Nord Italia hanno tenuto meglio rispetto a quelle del sud. Sul mercato del lago la diminuzione dei valori è stata abbastanza generalizzata ma contenuta, mentre le quotazioni della montagna sono rimaste stabili.
Si è registrato, nel 2010, un lieve aumento delle quotazioni delle soluzioni in montagna, grazie al buon andamento di quelle della Val d’Aosta e del Trentino Alto Adige. Al mare i prezzi diminuiscono dell’1,8%. Bene la performance delle località di Sicilia e Calabria nella seconda parte dell’anno. Sono stabili le quotazioni delle abitazioni situate sul lago.
Nel 2011 sono state le località di mare a segnalare un ribasso più forte con -4,3%. A seguire il lago con -3,9%. Iniziano a sentirsi i primi segnali di rallentamento del mercato della seconda casa.
Il 2012 è stato l’anno con i ribassi importanti per i valori delle abitazioni situate nelle zone turistiche. La diminuita disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti si fa sentire. L’introduzione dell’Imu ha determinato in parte questo risultato, ma è soprattutto l’incertezza a far sì che i potenziali acquirenti siano più prudenti nelle decisioni di acquisto.
Si attesta un ulteriore ribasso delle quotazioni delle abitazioni, nel 2013, nelle località turistiche. Nelle località di mare si iniziano a vedere incrementi di acquisto di prima casa, grazie al ribasso dei prezzi; gli acquirenti tendono a preferire zone più vicine al luogo di residenza per abbattere i costi del trasferimento e per utilizzare maggiormente la casa durante l’anno. Quando si riesce si affitta la casa durante il periodo estivo, con l’obiettivo di recuperare parte delle spese. Il ribasso dei prezzi riaccende l’interesse degli acquirenti stranieri alla ricerca di soluzioni d’epoca nei borghi storici, oppure di soluzioni indipendenti non lontano dal mare. Anche nelle località lacustri si registra un ritorno di stranieri che si riversano in particolare sul lago di Garda.
Le quotazioni immobiliari proseguono il loro ribasso nel 2014. In montagna  ma anche al mare la location diventa sempre meno importante al fine della scelta d’acquisto: si preferiscono località meno costose, vicine a quelle top perché è il prezzo la variabile più importante. Nelle località turistiche si presta maggiore attenzione all’efficienza energetica al fine di contenerne i costi.
Nel 2015-2016, le quotazioni immobiliari diminuiscono ancora ma la domanda di casa vacanza è in aumento grazie ai prezzi più  accessibili ormai raggiunti in numerose località turistiche e grazie anche mutui più convenienti che stanno portando i potenziali acquirenti a finanziare anche l’acquisto della casa vacanza. Aumenta sempre più l’attenzione al contenimento dei costi di gestione dell’immobile e quindi anche alle caratteristiche costruttive dell’immobile che garantiscono efficienza energetica. Gli stranieri inoltre tornano ad acquistare in Italia, in particolare sul lago di Garda e in alcune località di mare.

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