Prima edizione del master Building Information Modeling e BIM Manager

Prima edizione del master “Building Information Modeling e BIM Manager” presso l’Università di Pisa, uno dei pochi atenei che crede così fortemente in questa nuova tecnologia da creare un corso post-laurea ad hoc.

I protagonisti della presentazione del primo master sul BIM
Da sinistra Valter Tamburini, Paolo Mancarella, Nicoletta De Francesco, Ermete Realacci, Paolo Fiamma, Umberto Desideri, Matteo Giusti

Lunedì 25 Luglio, alla presentazione del nuovo master “Building Information Modeling e BIM Manager” dell’Università di Pisa, sono intervenuti  Ermete Realacci, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati, Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio di Pisa, Matteo Giusti, presidente Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa della Provincia di Pisa e, per l’Ateneo i professori Nicoletta De Francesco, prorettore vicario, Paolo Mancarella, Umberto Desideri, direttore del dipartimento DESTeC, e Paolo Fiamma, direttore del master.

Nicoletta De Francesco, prorettore vicario, ha affermato che l’Università di Pisa è attualmente uno dei pochi atenei in grado di proporre un master di questo genere, capace di formare nuovi professionisti di carattere interdisciplinare. Il BIM infatti è una tecnologia innovativa divenuta per il mondo delle costruzioni una priorità strategica, specialmente in seguito alle direttive emanate dal Parlamento Europeo.

Come evidenzia il professor Paolo Fiamma, lo stesso Nuovo Codice Appalti ha introdotto, per la prima volta nell’ordinamento italiano, il BIM come standard di progettazione. Da qui è nata l’esigenza di istruire nuove figure professionali specializzate su questo tema, una sfida raccolta dall’Ateneo pisano volentieri.

Il BIM, acronimo di “Building Information Modeling”, non è un prodotto o un software, ma è una metodologia di raccolta e di utilizzo di informazioni inerenti alla progettazione, costruzione e manutenzione di un edificio.

Realacci ritiene che uno dei risultati più attesi del BIM sarà la razionalizzazione delle spese pubbliche. Questa nuovo metodo di progettare diventerà sempre più importante per il settore delle costruzioni e si tratta di una grande occasione per l’Italia per esportare qualità.

Il master pisano aiuterà in questo obiettivo. Formare una nuova figura specializzata, afferma Tamburini, sarà indispensabile per il Nuovo Codice Appalti, soprattutto nella culla del rapporto ormai consolidato tra la Camera di Commercio e l’Università di Pisa.

Gli studenti del Master, oltre ad imparare l’impiego dei software che supportano il BIM, potranno confrontarsi con chi già utilizza questa nuova metodologia di lavoro e svolgere un tirocinio lavorativo a scelta in studi professionali, aziende costruttrici e pubbliche amministrazioni.

Matteo Giusti ha concluso sperando che il BIM possa essere un’occasione per rendere il tessuto industriale locale, costituito da piccole e medie imprese, protagonista di un’imminente rivoluzione progettuale, benché le aziende più grandi siano partite in anticipo.

a cura di Sara Leonardi

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