Crescita sostenuta della domanda di mutui ipotecari

Crescita sostenuta della domanda di mutui ipotecari
+42,5% rispetto allo stesso mese del 2014: si conferma il trend positivo, in corso da oltre 24 mesi, della domanda di mutui

Di seguito sono riportate le variazioni percentuali mensili – in valori ponderati, cioè al netto dell’effetto prodotto dal differente numero di giorni lavorativi – relative al numero delle domande di mutui contribuite in EURISC, il Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF che raccoglie i dati relativi a oltre 77 milioni di posizioni creditizie.

​DOMANDA DI MUTUI
​Var. % su anno precedente ponderata
(a parità di gg. lavorativi)
Totale 2010 ​0,5%
​Totale 2011 ​-19,4%
​Totale 2012 ​-41,8%
​Totale 2013 ​-3,6%
​Gennaio 2014 ​+10,5%
​Febbraio 2014 ​+8,4%
​Marzo 2014 ​+10,0%
​Aprile 2014 ​+12,6%
​Maggio 2014 ​+6,6%
​Giugno 2014
​+12,9%
​Luglio 2014 ​+18,1%
​Agosto 2014 ​+14,7%
​Settembre 2014 ​+14,7%
​Ottobre 2014 ​+22,1%
​Novembre 2014 ​+21,1%
​Dicembre 2014 ​+30,6%
​Totale 2014 ​+15,0%
​Gennaio 2015 ​+22,6%
​Febbraio 2015 ​+38,7%
​Marzo 2015 ​+49,4%
​Aprile 2015 ​+71,9%
​Maggio 2015 ​+84,5%
​Giugno 2015 ​+81,1%
​Luglio 2015 ​+63,2%
​Agosto 2015 ​+57,6%
​Settembre 2015 ​+54,0%
​Ottobre 2015
​+42,5%
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
Andamento della domanda di Mutuo Ipotecario ponderata sui giorni lavorativi
Crescita sostenuta della domanda di mutui ipotecari

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

La tabella seguente evidenzia l’andamento aggregato della domanda di mutui nei primi 10 mesi del 2015 a confronto con le rilevazioni degli anni precedenti. In termini aggregati, nei primi 10 mesi dell’anno in corso il numero di richieste di mutui ha segnato una crescita del +56,7% rispetto al pari periodo del 2014. Tuttavia, allargando il confronto rispetto al triennio 2009-2011, il divario appare ancora netto.
Indubbiamente la domanda di mutui sta facendo registrare incoraggianti segnali di ripresa ma è doveroso sottolineare come essa sia sostenuta anche dalla crescita delle richieste di surroga e sostituzione stimolate dalla contrazione degli spread offerti dalle banche.
DOMANDA DI MUTUI (numero di richieste) gennaio-ottobre 2015 – a parità di giorni lavorativi
​DOMANDA DI MUTUI
​Var. %
primi 10 mesi 2015 su primi 10 mesi 2014
Var. %
primi 10 mesi 2015 su primi 10 mesi 2013​
​Var. %
primi 10 mesi 2015 su primi 10 mesi 2012
Var. %
primi 10 mesi 2015 su primi 10 mesi 2011​
Var. %
primi 10 mesi 2015 su primi 10 mesi 2010​
Var. %
primi 10 mesi 2015 su primi 10 mesi 2009
​gennaio-ottobre ​+56,7% ​+77,1% ​+67,4% ​-5,2% ​-18,4% ​-19,7%
Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie
L’ultimo aggiornamento del Barometro CRIF riporta anche il dato relativo all’importo medio dei mutui richiestiche, nei primi 10 mesi dell’anno, è stato pari a 122.293 Euro, in calo del -1,5% rispetto al pari periodo dello scorso anno (quando l’importo medio era pari a 124.169Euro) e del -11,7% rispetto al 2008, quando la crisi economica non si era ancora manifestata.

La dinamica in contrazione dell’importo medio dei mutui richiesti è riconducibile a diversi fattori ormai consolidati quali la modifica dei comportamenti di investimento delle famiglie, sempre più orientate a richiedere il finanziamento minimo indispensabile per rendere il peso delle rate il meno possibile gravoso, e la progressiva riduzione del prezzo degli immobili oggetto di compravendita.

Andamento dell’Importo Medio del Mutuo Ipotecario
Crescita sostenuta della domanda di mutui ipotecari

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

In termini di distribuzione in funzione dell’importo richiesto, nulla di nuovo rispetto ai mesi precedenti: laclasse prevalente nei primi 10 mesi dell’anno in corso si conferma essere quella tra i 100.000 e i 150.000 Euro, con una quota del 30,3% sul totale (in aumento di 1,8 punti percentuali rispetto al 2014), seguita da quella al di sotto dei 75.000 euro, con il 26,6%.

Classi di importi domande di mutui – gennaio-ottobre 2015

​Classe di importo ​% Dati Anno Corrente
0 – 75.000 Euro​ ​26,6%
75.000 -100.000 Euro​ ​21,3%
100.000 -150.000 Euro​ ​30,3%
150.000 -300.000 Euro​ ​19,2%
​Oltre 300.000 Euro ​2,6%
​100%

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

Parallelamente si consolida il trend relativo alla durata dei mutui richiesti, con la classe compresa tra i 15 e i 20 anni che risulta essere la preferita dagli italiani, con una quota pari al 24,2% del totale, seguita da quella compresa tra i 25 e i 30 anni con una quota pari al 21,3%.

Classi di durata domande di mutui – gennaio-ottobre 2015

Classi di durata % Dati Anno Corrente
Fino a 5 anni 1,2%
Da 5 a 10 anni 11,2%​
Da 10 a 15 anni 19,8%
Da 15 a 20 anni 24,2%
Da 20 a 25 anni 20,4%
​Da 25 a 30 anni 21,3%
​Oltre 30 anni 1,9%​
100%​

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

Infine, in relazione all’età dei richiedenti, la fascia compresa tra i 35 e i 44 anni si conferma essere quella prevalente, con una quota pari al 37,4% del totale, seguita da quella tra i 25 e i 34 anni (24,6%).

La distribuzione delle domande per classi di età – gennaio-ottobre 2015

Classe Età richiedente % Dati Anno Corrente
18-24 anni 1,9%
25-34 anni 24,6%
35-44 anni 37,4%
45-54 anni 23,0%
55-64 anni 10,1%
65-74 anni 2,6%
​Oltre 74 anni 0,3%​

Fonte: EURISC – Il Sistema CRIF di Informazioni Creditizie

“Per i prossimi mesi si prospetta un ulteriore consolidamento della domanda di mutui in virtù di un clima di fiducia ai massimi, che infonde una rinnovata voglia di acquisto dell’abitazione, e degli appetibili prezzi degli immobili – commenta Simone Capecchi, Direttore Sales & Marketing di CRIF -. In questo favorevole scenario gli istituti di credito si trovano a dover comporre l’offerta giusta per cogliere l’opportunità del mercato e valorizzare la relazione con il cliente, sfruttando al meglio la disponibilità di informazioni esaustive nonché l’evoluzione dei canali digitali. Senza dimenticare, però, di mettere in campo adeguate strategie di gestione del rischio e di ulteriore miglioramento dell’efficienza operativa”.

 

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