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E’ stato approvato, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, il documento di osservazioni sul programma delle infrastrutture strategiche allegato al documento di economia e finanza 2015. Il testo è stato poi trasmesso al ministro delle infrastrutture e trasporti, Graziano Delrio perché tale programma, da un primo esame svolto, cambia l’approccio alla programmazione delle opere strategiche, così come disciplinato dalla legislazione vigente, con significative ricadute sugli atti programmatori adottati concertati dai livelli di Governo interessati. Si riporta di seguito il documento integrale PROGRAMMA DELLE INFRASTRUTTURE STRATEGICHE ALLEGATO AL DOCUMENTO DI ECONOMIA E FINANZA 2015 La Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, riunitasi il 7 maggio 2015 con riferimento al “Programma delle Infrastrutture Strategiche – Allegato al Documento di economia e finanza 2015”, VISTO quanto emerso dall’incontro tecnico in sede di Conferenza Unificata tenuto il giorno 5 maggio, ESPRIME viva preoccupazione sulla posizione del Governo in merito a tale tema, in quanto con il documento di Programmazione delle infrastrutture strategiche allegato al DEF 2015 il Governo ha modificato radicalmente l’approccio allo sviluppo del processo di pianificazione delle infrastrutture del Paese. La Conferenza pur non esprimendo, al momento, una specifica valutazione sull’adozione da parte del Governo di una nuova strategia per tale Programmazione, evidenzia che questa nuova via è stata presa in vigenza di Leggi e norme Costituzionali che richiedono passaggi e condizionalità ben precise. La Legge Obiettivo del 2001 e il Titolo V della Costituzione danno alla negoziazione con Regioni ed Enti Locali un ruolo prioritario e ineliminabile. Questo ruolo si esprime attraverso Deliberazioni Programmatiche regionali, sottoscrizione di Intese Generali, deliberazioni del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica ai fini della determinazione delle risorse finanziarie volte a sostanziare gli interventi Programmati. Al momento le Regioni evidenziano quanto segue: 1. Era in discussione un Allegato Infrastrutture denominato XII connesso al Documento di Economie e Finanze del 2014. Questo Allegato aveva l’obbligo di Legge di una espressione di intesa (anche negativa) da parte della Conferenza Unificata. Questa espressione non è mai stata espressa. Come il Governo vuole sanare questo vulnus procedurale? 2. Al XII Allegato di cui al punto precedente le Regioni avevano assegnato il ruolo di documento programmatico che sanasse i molteplici e, in molti casi, reiterati errori presenti nell’XI Allegato al quale la Conferenza aveva accordato, nel 2013 l’Intesa subordinandola a una posizione onorevole del Governo di apportare al XII Allegato le seguenti modifiche: a. correzioni/ cancellazioni di investimenti già presenti nell’Allegato; b. inserimento di nuove opere che: – sono all’interno di una IGQ sottoscritta; – sono all’interno di una IGQ in attesa della sottoscrizione, ma già approvata con Delibera di Giunta; – non sono contemplate da IGQ, ma contenute in una delibera programmatica della Giunta; – sono opere indicate nella programmazione dei fondi strutturali 2014-20 (si ricorda che su questo punto, in sede di riunione tecnica in sede di Conferenza Unificata, il MIT ha previsto la possibilità di inserire una tabella specifica); – sono opere non presenti in atti formali, ma comunque programmate per il 2014-20. 3. In merito al punto succitato delle Intese Generali Quadro, la Commissione riccorda che ve ne sono alcune, in alcuni casi Atti Integrativi, che attendevano la firma dei Ministeri e del Capo del Governo. Quando saranno sottoscritte? 4. Sempre in ordine alle IGQ alcune Regioni stavano finalizzando la propria volta a rinnovare quella originale del 2001. Che cosa succederà di queste IGQ? 5. Alcune Delibere CIPE che hanno provveduto a riassegnare fondi a opere riprogrammate da alcune Regioni, vengono confermate? 6. Le Regioni avevano iniziato un’attività di confronto con la Struttura tecnica di Missione per operare la tanto richiesta rivisitazione e pulizia delle Tabelle delle opere infrastrutturali strategiche di interesse Regionale secondo quanto indicato nel precedente punto 2. Di questi incontri, sospesi a marzo del 2015, è stata sollecitata, da parte del MIT, la ripartenza alla fine dello scorso mese di aprile 2015. Qual è la posizione del Governo in merito a questa attività? 7. Nell’Accordo di Partenariato approvato dal Governo e inviato alla Commissione, il XII Allegato Infrastrutture, che, ribadiamo, vive questo vuoto procedurale della mancata richiesta per l’espressione dell’intesa, è stato indicato come Condizionalità Ex-Ante ai fini della validità della Programmazione PON e POR dell’Obiettivo Tematico OT7. Come il Governo può garantire la soluzione di questo vulnus? A questi punti che risultano con tutta evidenza preordinati rispetto a qualsiasi espressione di parere e/o intesa sul documento allegato al DEF 2015, che a tutti gli effetti rappresenterebbe il XIII Allegato Infrastrutture, la Conferenza ritiene assolutamente indispensabile che il Governo dia risposte chiare e puntuali. Nel merito della nuova strategia di Programmazione presentata al pubblico dal Ministro prima di presentarla a Regioni ed Enti Locali, vista la sua dirompente modificazione delle attuali procedure, la Commissione ritiene necessario rimandare l’espressione di una posizione politica solo dopo il chiarimento totale sui punti su elencati da parte del Governo. Non può però esimersi dall’osservare alcuni punti che in ogni caso evidenziamo problematicità nel merito e nel metodo. Queste problematicità sono così sintetizzabili: – Non sono chiari i criteri con i quali sono state scelte le venticinque Opere Strategiche indicate nell’Allegato Infrastrutture al DEF 2015. Alcune di quelle opere sono praticamente terminate, altre hanno importi pari a zero. – Se nuova strategia di Programmazione deve esserci e se questa deve intendersi attuata all’interno non solo del contesto delineato dalla Legge Obiettivo, ma anche nell’ambito dei Contratti di Programma, del PON, dei POR, del Piano Aeroporti e del Piano Porti, in tutti questi ambiti le regioni dovrebbero essere chiamati ad esprimere intesa. – Se la Programmazione delle Opere Strategiche deve assumere, come indicato dal Governo, un carattere pluriennale, questo deve essere inteso associato alle sole opere (venticinque) del documento programmatico attualmente presentato o anche alle opere che saranno introdotte con l’integrazione delle Opere Strategiche di interesse regionale, che si avvierà a luglio? Infrastrutture: il DEF non garantisce le opere strategiche 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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