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Secondo i dati dello Studio Pagamenti 2015 organizzato da Cribis D&B in collaborazione con il Sole24Ore, aggiornati a marzo 2015, solo il 36,3% delle imprese italiane è puntuale, mentre sono cresciuti del 185,5% i ritardi gravi rispetto al 2010. Crisi nera per il commercio al dettaglio (solo il 25% paga alla scadenza), bene i servizi finanziari (48,5%). Virtuoso il Nord Est, Emilia Romagna best perfomer, Sicilia all’ultimo posto, Sondrio la Provincia più puntuale. Il sistema dei pagamenti delle imprese italiane è mutato radicalmente negli ultimi anni: meno pagamenti alla scadenza, ma soprattutto ritardi gravi più numerosi. A fare maggiormente le spese di questo scenario è stato il Commercio al Dettaglio, punto finale di tutte le filiere industriali. Crisi profonda per un settore strategico per l’economia italiana: solo un quarto delle imprese di questo comparto ha rispettato i termini di pagamento alla scadenza, mentre un altro quarto (24,6%) ha saldato le fatture con oltre il mese di ritardo. Negli ultimi 5 anni la percentuale di ritardi gravi è cresciuta addirittura del 232,4%, un dato che rischia di condizionare l’intero sistema economico italiano. Cifre inequivocabili che sottolineano la grande crisi di un settore nevralgico che raggruppa 1.200.000 imprese, circa 1/5 del totale. Allargando l’orizzonte l’andamento dei pagamenti italiani non è comunque confortante. A marzo 2015 le imprese virtuose sono scese al 36,3% del totale, registrando un – 4,5% rispetto ad un anno fa. Sostanzialmente invariata è la percentuale di imprese che salda i debiti oltre 30 giorni: era del 16,1% nel primo trimestre 2014, attualmente è del 15,7%. A preoccupare è però il paragone con il 2010, quando la quota era del 5,5%. Negli ultimi cinque anni c’è stato un incremento dei cattivi pagatori del 185,5%. Purtroppo questi ultimi dati negativi sono diventati la nuova “normalità”, difficilmente si tornerà alle performance aziendali pre-crisi. Guardando alle zone geografiche, Il Nord Est risulta la macro-area più affidabile con il 45,6% di pagamenti regolari e solo l’8,8% di pagamenti oltre i 30 giorni, mentre le imprese meridionali mostrano le solite difficoltà: solo il 22,4% di pagatori regolari e ben il 27,3% in ritardo significativo. Il Nord Ovest è sostanzialmente in linea, con qualche ribasso, rispetto al Nord Est: il 43% delle imprese è puntuale, il 10,1% paga con gravi ritardi. Il Centro invece registra un po’ di difficoltà: ben metà dei soggetti (50%) paga entro i 30 giorni, solo il 31,5% alla scadenza e appena il 18,5% oltre un mese. Guardando invece ai vari settori, l’andamento si presenta eterogeneo. Il comparto dei Servizi Finanziari è quello che gode di miglior salute con una quota del 48,5% di performance virtuose, a fronte di un 10,4% di ritardi gravi. Bene anche i Servizi (40,8% di imprese puntuali). Purtroppo, come anticipato, un settore importante come quello del commercio al dettaglio sta invece attraversando un momento di grande crisi rischiando di condizionare l’andamento di tutta la filiera produttiva. Appena un quarto (25,4%) delle imprese appartenenti al comparto è puntuale, a fronte di un altro quarto (24,6%) di ritardatari gravi. Meno pagamenti alla scadenza, ritardi gravi più numerosi 2 Consiglia questa notizia ai tuoi amici Commenta questa notizia
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