-10,8% le gare di Architettura e Ingegneria

-10,8% le gare di Architettura e Ingegneria

Chiude, con il mese di marzo, un primo trimestre in discesa rispetto al primo trimestre 2014, -10,8% in valore e -0,5% in numero. Da segnalare la pubblicazione, dopo cinque anni dalla precedente del 2010, di una gara per contraente generale da parte dell’Autorità Portuale di Ravenna, con un valore di 163 milioni di euro.

In dettaglio, secondo l’aggiornamento al 31 marzo dell’osservatorio OICE-Informatel, le gare per servizi di ingegneria e architettura rilevate nel mese sono state 365 (di cui 30 sopra soglia), per un importo di 30,6 milioni di euro (15,3 sopra soglia, 15,3 sotto soglia). Rispetto al mese di marzo 2014 il numero delle gare cresce del 20,1% (-3,2% sopra soglia e +22,7% sotto soglia) e il loro valore cala del 21,1% (-41,1% sopra soglia e +19,3% sotto soglia).

Negativo, come già detto, il confronto tra il primo trimestre 2015 e 2014: nei mesi di gennaio-marzo 2015 sono state bandite 919 gare per un importo complessivo di 109,0 milioni di euro che, nei confronti del primo trimestre 2014, mostrano cali dello 0,5% nel numero (+41,1% sopra soglia e -3,2% sotto soglia) e del 10,8% nel valore (-18,1% sopra soglia e +8,9% sotto soglia).

“Nonostante il confronto tra il primo trimestre 2015 e il primo trimestre 2014 sia negativo – ha dichiarato Patrizia Lotti, Presidente OICE – quello con il primo trimestre 2013 è molto positivo,+50,6%, come quello con il primo trimestre 2012, +41,6%; di conseguenza il mercato rimane su una intonazione positiva, ed è necessario fare di tutto per rafforzarla. Al di là di questa battuta di arresto, occorre quindi cogliere i segnali positivi relativi all’aumento del numero delle gare, segnali che vanno rafforzati, ad esempio, con un quadro di regole più snello, efficace ed efficiente e con scelte coraggiose del nostro legislatore. Siamo ottimisti perché la scorsa settimana il lavoro dei senatori sul ddl delega appalti è entrato nel vivo con un nuovo testo-base e con gli emendamenti. L’impressione è che si sia imboccata la strada giusta; siamo molto soddisfatti che la battaglia dell’OICE per la limitazione dell’appalto integrato, iniziata dieci anni fa in solitaria e adesso da molti cavalcata, stia dando i suoi frutti, visto che il legislatore ha compreso che l’istituto va riportato alle sue corrette caratteristiche e che la liberalizzazione del 2006 è stata un profondo errore.”

Ma non sono soltanto questi i punti di merito del lavoro sul ddl delega appalti: “Molto apprezzabili – ha continuato Patrizia Lotti – sono anche le scelte compiute con il testo base dei relatori rispetto alle commissioni giudicatrici, per le quali avevamo chiesto un albo gestito da Anac in assoluta autonomia e senza ingerenze né politiche, né di ordini professionali, come accade oggi; positivi sono anche i segnali sull’introduzione di criteri reputazionali e sulla revisione della normativa del contraente generale per la quale sin dal 2001, inascoltati, avevamo detto che sarebbe stato un errore affidare la direzione dei lavori al contraente generale. Adesso occorre però affrontare – ha concluso il Presidente OICE – il tema del ruolo della Pubblica Amministrazione che deve tornare a programmare e controllare, anche con supporti di project management, ma non progettare, salvo che non abbia gli stessi requisiti che correttamente devono essere richiesti al mercato, in applicazione delle direttive UE”.

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