Ance dalla parte della legalità

Ance dalla parte della legalità

Il rispetto delle regole, la trasparenza e la tutela di un mercato aperto e capace di premiare i migliori sono principi imprescindibili del fare impresa per l’Ance.
Criminalità e corruzione sono zavorre inaccettabili per le imprese e i cittadini che devono poter contare su un tessuto sociale e istituzionale sano e in grado di promuovere e far radicare una cultura della legalità e della buona pratica in tutti i settori dell’economia del nostro Paese. E’ sulla base di questi principi, che l’Ance in questi anni ha fatto della tutela della legalità e della battaglia per la trasparenza una delle priorità assolute della propria azione in difesa delle tante imprese sane e di grande qualità che lottano ogni giorno per continuare a operare in un sistema fin troppo fiaccato dalla crisi e dalla diffusa illegalità.
Codice etico, decalogo per i lavori pubblici, white list contro le infiltrazioni mafiose e numerose altre iniziative al fianco di importanti istituzioni, come la Procura nazionale Antimafia, sono i cardini di questa azione che in questi ultimi mesi si è arricchita di una fondamentale collaborazione con l’Autorità nazionale per la corruzione presieduta da Raffaele Cantone al quale va il nostro ringraziamento per il clima di collaborazione e di importante ascolto che fin dal suo insediamento ha voluto instaurare con noi.
Che un’azione comune contro la criminalità sia indispensabile per far rinascere il nostro Paese è stato sottolineato ieri dal Presidente della Repubblica Mattarella nel suo messaggio di insediamento: un richiamo forte che non può rimanere inascoltato e che ci vede pronti a raccogliere una sfida che siamo certi tutti insieme potremo vincere.
Come testimonia anche il docu film che proiettiamo questa sera, dobbiamo sostenere con forza una cultura imprenditoriale che promuova le regole e la trasparenza come unica strada per svolgere un lavoro fondamentale e ancora oggi indispensabile per il benessere dei cittadini e per la crescita economica del nostro Paese. Senza edilizia il Paese muore: ma per fare edilizia di qualità e nell’interesse dei cittadini ci vuole un quadro di regole certe ed efficaci non sottoposto a continui stravolgimenti normativi e in grado di assicurare opere utili e di qualità in tempi certi.
Un ultimo ringraziamento va alle tante nostre imprese che con coraggio e ostinazione continuano a svolgere il proprio lavoro a fianco dei cittadini e delle forze dell’ordine e di tutti coloro che continuano a credere che l’Italia può tornare a essere un modello di riferimento nel Mondo per la bellezza dei propri centri urbani e per la qualità e l’innovazione del proprio sistema infrastrutturale

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Ance dalla parte della legalità 2

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