Nel 2015 gli italiani ambiscono a case più grandi

Nel 2015 gli italiani ambiscono a case più grandi

Quando si tratta di sognare, gli italiani puntano in alto e per delineare le caratteristiche della casa dei loro sogni, non badano a spese. L’Ufficio Studi di Immobiliare.it  ha monitorato la domanda di immobili residenziali arrivata al sito negli ultimi tre mesi per definire la tipologia di casa a cui gli italiani punteranno nel 2015, rilevando le caratteristiche essenziali che l’immobile dei sogni dovrebbe avere.

La ricerca di immobili residenziali in vendita nel nostro Paese si concentra su tagli large, se non extralarge. Il 31% delle ricerche riguarda i quadrilocali, mentre punta ai trilocali “solo” il 23% – nonostante questo sia, stando ai dati di mercato, il principale taglio oggetto di compravendita. Il bilocale, soluzione tipicamente scelta da single e giovani coppie, è l’opzione cercata solo nel 19% dei casi.

La dimensione “ideale” della casa degli italiani oscilla tra i 110 e i 150 metri quadrati: la vuole così un italiano su 4 (24% del totale), mentre uno su 5 punta a tagli leggermente inferiori, compresi tra i 90 e i 110 metri quadri.

Gli italiani aspirano non solo a immobili grandi, ma anche in ottime condizioni: il 45% di chi è alle prese con la ricerca di un’abitazione vuole che sia in stato ottimo o ristrutturato. Sebbene gli incentivi per riammodernare gli immobili siano stati confermati anche per il 2015, la ricerca di appartamenti da ristrutturare si ferma solo all’11%. Un plebiscito si registra quando si parla di riscaldamento: il 97% di chi dà un’indicazione in merito vorrebbe averlo autonomo. Parlando di bagni, chi esprime una preferenza sull’argomento sogna di averne almeno 2: desiderio piuttosto comune, visto che in questo caso la percentuale arriva addirittura all’80%.

Per quel che concerne il dispendio energetico della casa dei sogni, gli italiani sembrano aver imparato la lezione che una classe energetica migliore garantisce risparmi maggiori sul lungo periodo: il 67% delle ricerche riguarda immobili che hanno una classe energetica “verde”, compresa cioè tra C ed A+.

Capitolo costi: a giudicare da come si orienta la ricerca di casa degli italiani, sembra che domanda e offerta siano destinate ad incontrarsi solo dopo qualche compromesso. Se i sogni alzano l’asticella delle aspettative, quando si parla di denaro si ritorna alla dura realtà: il 32% delle domande pone come budget una cifra che oscilla tra 100.000 e 200.000 euro, dato che diventa ancora più interessante se si guardano le sole richieste con prezzo che varia tra i 100.000 e i 150.000 euro, che da sole rappresentano oltre una domanda su 5 (22%). Se è pur vero che il 9% delle domande punta ad una spesa media superiore ai 500.000 euro, ben il 16% delle richieste ha come budget una cifra inferiore ai 100.000 euro.

Grandi e piccole città, cosa cambia alla domanda

Ad incidere sull’orientamento degli italiani che cercano casa è la città in cui si vive: confrontando le domande riguardanti immobili in grandi centri (quelli con oltre 250.000 abitanti) con quelle relative alle piccole città,emerge un diverso approccio alla ricerca della casa ideale.

Nelle città più grandi è il bilocale il taglio più cliccato – richiesto nel 39% dei casi – seguito dal trilocale (35%); da segnalare un 6% di domande di monolocali, praticamente nulle (circa l’1%) nelle città con meno di 250.000 abitanti. Qui, invece, le richieste di quadrilocali rappresentano addirittura il 40% del totale; oltretutto, vi è un 19% di domande che puntano ad acquistare una casa indipendente, piuttosto che un appartamento (scelto solo da un cittadino su 2, contro il 77% di richieste nelle grandi città). Parlando in metri quadri, invece, se non vi sono grandi differenze a livello generale, nelle piccole città si registra un 12% di domande di immobili superiori ai 200 metri quadri.

Per quanto riguarda il budget che si è disposti a spendere, si segnala che nelle piccole città il 40% delle domande non supera i 150.000 euro, mentre nei centri più grandi questa percentuale si ferma solo al 28%; di contro, considerando le domande di chi si dichiara disposto a spendere oltre 500.000 euro, queste arrivano prevalentemente dalle grandi città, visto che la percentuale, qui, arriva al 15% (contro il 5% nelle piccole località).

«Sognare è lecito – ha dichiarato Carlo Giordano, Amministratore Delegato di Immobiliare.it ed è normale che le ricerche degli italiani si orientino verso immobili in ottime condizioni; quando però si affronta la “dura” realtà è inevitabile un ridimensionamento delle proprie pretese. In questi tempi difficili, tuttavia, è confortante sapere che la domanda di immobili residenziali mantiene standard così elevati, segno che gli italiani tengono ancora molto alla casa e non vorrebbero accontentarsi».  

Fonte dati: Ufficio Studi Immobiliare.it

 

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