250.000 i visitatori al BAU

250.000 i visitatori al BAU

Un’edizione da record quella del BAU 2015 da record:oltre 250.000 visitatori.
Il Salone Internazionale di Architettura, Materiali e Sistemi, è andato oltre i 250.000 visitatori da che ha avuto inizio la sua storia, cinquant’anni fa.
Si sono contati oltre 16.000 in più rispetto al 2013.
Naturalmente sono aumentate le presenze dalla Germania, ma l’incremento più significativo è dovuto ai visitatori stranieri.
Dall’estero sono infatti giunti circa 72.000 operatori, in crescita del 20 percento.
Circa 65.000 i visitatori provenivano da studi di architettura e progettazione, un altro risultato in crescita rispetto al 2013.

Per il direttore del salone, Dott. Reinhard Pfeiffer, BAU ha superato ampiamente le aspettative di espositori e visitatori:“Con queste cifre da record BAU si è affermato ormai come fiera leader anche al di fuori dell’Unione Europea,come dimostra il forte incremento di visitatori da Paesi come Turchia, Cina o Arabia Saudita.” Anche per Dieter Schäfer, Presidente del Comitato degli Espositori di BAU e Presidente del Consiglio di Amministrazione della società Deutsche Steinzeug Cremer & Breuer AG, BAU ha “dimostrato in maniera molto convincente di meritare l’appellativo di principale fiera mondiale del settore.Qualità e internazionalità dei visitatori sono ulteriormente aumentate.”

Gli incrementi più significativi si sono registrati da Cina (2.083 visitatori contro 1.091 nel 2013) e Corea del Sud (da 525 a 912).La Cina si è così saldamente insediata fra i primi dieci Paesi per numero di visitatori, insieme alla Russia (2.474 contro 2.920 nel 2013). Anche dal Medio Oriente, soprattutto dall’Arabia Saudita (477 contro 280 nel 2013) e dagli Emirati Arabi Uniti (423 contro 200) sono giunti molti più visitatori rispetto al 2013. Senza dimenticarela Turchia che,con 3.694 visitatori (2.402 nel 2013) si è posizionata al quarto posto. Secondo posto per l’Italia che, con 5.388 visitatori, ha registrato un nuovo record, in crescita del 12% rispetto alla passata edizione, e ha fatto scivolare la Svizzera al terzo posto (4.929).

Anche i Paesi europei tradizionalmente più forti come Austria (al primo posto con 11.923 visitatori), Belgio (1.330), Paesi Bassi (1.450), Slovenia (2.362), Polonia (2.578), Repubblica Ceca (2.381) e Gran Bretagna (1.536) hanno registrato incrementi significativi.

BAU è un appuntamento imperdibile, tutti vogliono esserci.È questa l’impressione che hanno avuto tutti coloro che si sono fatti largo nei 17 padiglioni.Secondo tutti gli espositori,i padiglioni sono stati affollati fin dal primo giorno.BAU ha dimostrato chiaramente perché il salone è famoso e a che cosa deve la sua fama:padiglioni affollatissimi, stand spettacolari, colloqui qualificati e, soprattutto,operatori da tutto il mondo.Una sfida anche per i 2.015 espositori giunti da 42 Paesi.Tutti erano ben preparati e nessuno ha badato a spese per mettersi in bella vista nelle sei giornate di fiera.In molti stand il personale delle aziende era pronto ad accogliere l’assalto dei visitatori fin dalle prime ore del mattino.Anche se BAU 2015 ha richiesto il massimo impegno agli espositori,gli umori agli stand erano molto positivi in virtù del numero elevato di visite e contatti.

Gli espositori, pur “viziati” alle edizioni precedenti, sono stati impressionati dal flusso costante di visitatori.Molti hanno registrato incrementi dei contatti a doppia cifra.“Ogni giorno abbiamo avuto un risultato migliore, superiore a tutte le edizioni precedenti,” dice Möllmann, direttore di Dyckerhoff.Analogo giudizio per Michael Wiessner, direttore vendite e marketing di Saint-Gobain Isover:“Siamo positivamente colpiti dalla presenza massiccia di operatori fin dal primo giorno.Speriamo che si traduca in opportunità concrete, soprattutto per il clima di euforia che si respira a questa edizione di BAU.” Anche Bernard Gualdi, responsabile comunicazione di Braas, riferisce di un “massiccio afflusso di visitatori già il primo giorno.”

L’ulteriore incremento dell’internazionalità di BAU si ritrova non solo nelle cifre ma anche nei riscontri di molti espositori.Il capo di Dorma, Thomas Wagner:“La risposta è stata travolgente sotto ogni punto di vista.Quasi il 50 percento dei visitatori al nostro stand proveniva dall’estero.Già al quarto giorno di fiera abbiamo superato del 10 percento il numero di contatti del 2013. Per noi BAU è stato un successo assoluto. “Per Thomas Lauritzen di Schüco BAU è “per il settore dell’edilizia quello che IAA è per l’industria dell’auto.La proiezione internazionale di BAU è unica.” Molti espositori internazionali sono stati molto impressionati, soprattutto le aziende cinesi.“Siamo stati colpiti positivamente dalla qualità dei colloqui e dal fatto che si sono tradotti in affari concreti,” ha dichiarato ad esempio Scott Lee, direttore marketing di Guangdong Fenglu Aluminium.“Nel 2017 torneremo sicuramente e faremo pubblicità a BAU in Cina.”

L’evoluzione di BAU sul fronte internazionale trova conferma nel sondaggio fra gli espositori condotto dall’istituto TNS Infratest.Il 90 percento degli espositori, con un incremento del 7 percento rispetto a due anni fa, giudica l’internazionalità dei visitatori da “buona a ottima”.Anche la presenza di visitatori viene giudicata superiore rispetto al 2013. Il giudizio complessivo su BAU lascia pochi margini di miglioramento:per quasi tutti gli espositori (97 percento) il voto va da “buono a ottimo”.Interessante notare anchel’apprezzamento per i nuovi orari della manifestazione,che hanno soddisfatto l’85 percento degli intervistati.Due anni fa, quando BAU chiudeva mezz’ora più tardi, alle 18.30, i favorevoli erano solo il 52 percento.Nessuna variazione nella valutazione della situazione economica attuale.Esattamente come alla scorsa edizione, l’81 percento la giudica positiva.

Il sondaggio fra i visitatori ha prodotto risultati stabili su livelli elevati.Anche in questo casoè difficile fare meglio.Il 98 dei visitatori ha assegnato a BAU un giudizio da ottimo a buono e il 97 è intenzionato a tornare alla prossima edizione.I giudizi migliori sono stati espressi per la varietà e la completezza dell’offerta e per la presenza dei leader di settore.Il grado di soddisfazione, come in quasi tutte le categorie, è vicino al 100 percento.L’obiettivo più importante (informarsi sulle novità) è stato raggiunto dal 93 percento dei visitatori, il secondo (aggiornamento professionale) è stato realizzato dal 94 percento.Quasi tutti i visitatori, esattamente il 96 percento, sono operatori qualificati.Poco meno di due terzi occupano ruoli direttivi, secondo i dati forniti.

Anche quest’anno una delle maggiori attrazioni di BAU è stata la presenza di molte archistar, ad esempio nel Forum C2, dove nella giornata di mercoledì sono intervenuti in rapida successione Wolf D. Prix (COOP Himmelbau, Vienna), Kenneth A. Lewis (Skidmore, Owings and Merill LLP, New York) Christoph Ingenhoven (ingenhoven architects, Düsseldorf) e Alfredo Brillembourg (Urban-Think-Tank, Zurigo).Figure di spicco, gratis, a portata di mano, nel vivo del salone: solo BAU offre un’opportunità del genere.I grandi nomi dell’architettura non vogliono più perdere la “fiera degli architetti”.Il fatto che BAU venga considerata una fiera di architetti e ingegneri trova conferma anche nella Giornata degli Ingegneri, che per la prima volta ha superato le 1.000 presenze.“BAU si rivolge tradizionalmente agli architetti, ma in fiera si incontrano anche moltissimi ingegneri,” conferma Heinrich Schroeter, Presidente della Camera degli Ingegneri Bavaresi.

Oltre che per i nomi degli espositori e l’imponenza degli stand, BAU è un punto di riferimento anche per il programma collaterale.I tre forum all’interno del salone si sono dimostrati ancora una volta vere e proprie calamite per il pubblico.Posizionati nel cuore dei padiglioni (C2, C4 e B0), i forum consentivano a tutti, gratuitamente, – di conoscere i grandi temi del settore, dalla viva voce di figure indipendenti dell’architettura, della ricerca e dell’industria.“Vivere in città nel 2030”, “Building Information Modeling (BIM)” e “Grattacieli” sono alcuni titoli delle presentazioni nel Forum C2. Il Forum A4 ha proposto un programma variegato,spaziando dalle costruzioni in legno e materiali flessibili, al futuro del patrimonio edilizio, alle strategie per il cambiamento climatico.Il Forum B0 ha puntato gli obiettivi sulle soluzioni pratiche per il risanamento e l’ammodernamento di edifici, oltre a ospitare la Giornata del Settore Immobiliare e la Giornata delle Scuole Superiori.

Accanto alle presentazioni degli espositori, i temi principali di BAU 2015 (Urbanizzazione intelligente – Efficienza energetica e delle risorse – Persone ed edifici) sono stati trattati e illustrati in diverse mostre speciali, da punti di vista e angolazioni differenti.BAU ha collaborato con partner prestigiosi comeFraunhofer-Allianz BAU, la società tedesca per l’edilizia sostenibile DGNB (Deutsche Gesellschaft für Nachhaltiges Bauen), l’istituto ift Rosenheim e la società tedesca di gerontotecnica GGT (Deutsche Gesellschaft für Gerontotechnik).

Quest’anno BAU non proponeva un unico grande tema.In primo piano c’erano prodotti e sistemi per il miglioramento dell’efficienza energetica e delle risorse, materiali e tecnologie per la tutela dell’ambiente e il risparmio di risorse, e nell’area BAU IT il tema “Building Information Modeling” BIM.Al di là degli argomenti strettamente tecnologico-funzionali, il salone ha mostrato essenzialmente come sarà abitare, vivere e lavorare nelle città del futuro.Occhi puntati anche sul comfort abitativo.

BAU 2015 è stato aperto ufficialmente dalla Dott.ssa Barbara Hendricks, Ministro Federale dell’Ambiente, Conservazione della Natura, Lavori Pubblici e Sicurezza Nucleare del governo tedesco.In qualità di ministro, Hendricks ritiene suo compito assicurarsi “che i costi delle abitazioni restino accessibili, offrendo al tempo stesso il contributo necessario alla salvaguardia del clima.” Il ministro ha poi fatto una lunga visita nei padiglioni e inaugurato la conferenza intitolata “Risparmi ancora o costruisci bene?”. Mai nutrita come quest’anno la presenza di figure politiche a BAU. Oltre al Ministro dei Lavori Pubblici, la manifestazione ha accolto: Alexander Dobrindt, Ministro Federale dei Trasporti e delle Infrastrutture Digitali, Helmut Brunner, Ministro della Baviera per l’Alimentazione, l’Agricoltura e le Foreste, Florian Pronold, Segretario di Stato del Ministero Federale dell’Ambiente, Conservazione della Natura, Lavori Pubblici e Sicurezza Nucleare, Uwe Beckmeyer, Segretario di Stato del Ministero dell’Economia e dell’Energia, Gunther Adler, Segretario di Stato del Ministero Federale dell’Ambiente, Conservazione della Natura, e Rainer Bomba, Segretario di Stato del Ministero Federale dei Trasporti e delle Infrastrutture Digitali.

Un evento di grande fascino e richiamo è stato anche quest’anno la “Notte Bianca dell’Architettura”, Nella serata di venerdì, ben 30.000 visitatori hanno voluto scoprire i 50 edifici più significativi di Monaco di Baviera alle luci della notte (cfr. comunicato stampa n° 23).

Durante il salone BAU anche quest’anno sono stati assegnati diversi premi, fra i quali il premio 1:1 “Das erste Haus” (la prima casa) in collaborazione con “Bauwelt”, WAN Product of the Year Award, il premio AIT per l’innovazione, il premio BAKA per i prodotti innovativi, il premio “Auf IT gebaut – Professioni del futuro nell’edilizia”, l’Oscar del mercato dei materiali per edilizia, e il Premio per gli Ingegneri della Baviera.Uno dei momenti salienti è stato l’annuncio dei vincitori di Archi-World-Academy, un concorso organizzato da BAU insieme al portale di architettura Archi-World.I dodici vincitori, selezionati fra oltre 1.400 partecipanti provenienti da tutto il mondo, potranno fare un praticantato di sei mesi nello studio di un grande architetto internazionale: grande il loro entusiasmo in fiera nel vedersi fianco a fianco con i loro prossimi datori di lavoro.

La prossima edizione di BAU avrà luogo dal 16 al 21 gennaio 2017 presso il Centro Fieristico di Monaco di Baviera.

 

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