Proposta di revisione degli Estimi dei Fabbricati

Come rendere operativa la Riforma del Catasto

Proposta di revisione degli Estimi dei Fabbricati

L’articolo 2 della Delega al Governo recante disposizioni per un sistema fiscale più equo, trasparente e orientato alla crescita prevede disposizioni in merito alla revisione del catasto dei fabbricati. Il Governo è quindi delegato ad attuare, attraverso i decreti legislativi, una revisione della disciplina relativa al sistema estimativo del catasto dei fabbricati, con l’indicazione di attribuire a ciascuna unità immobiliare il relativo valore patrimoniale e la rendita.

Con l’obiettivo di fornire un contributo in questa direzione, il CNGeGL ha elaborato una proposta metodologica per la revisione degli estimi dei fabbricati (“funzione di stima”) che prevede un sistema di valutazione uniforme per la stima del valore patrimoniale e della rendita degli immobili ai fini catastali. Le basi di valutazione sono il valore di mercato per il valore patrimoniale e il canone di mercato per la rendita; tale sistema di valutazione si basa sull’impiego di una funzione estimativo-statistica.

Il metodo di revisione degli estimi elaborato dal CNGeGL è funzionale al raggiungimento degli obiettivi indicati nella Legge delega: equità, aggiornamento dei dati, trasparenza, limitazione del contenzioso. Le sue linee guida prevedono di:

  • contrastare l’obsolescenza e la staticità dell’attuale sistema censuario mediante la realizzazione di un catasto dinamico, capace di registrare in maniera tempestiva le modifiche del territorio e del mercato immobiliare;
  • ridefinire i criteri che concorrono alla determinazione della base imponibile secondo procedimenti uniformi e oggettivi, abbattendo la discrezionalità inerente l’interpretazione e la stima delle rendite catastali.

Inoltre, ottimizzando un sistema interrelato di fonti, dati e informazioni già presenti nel mercato immobiliare e presso gli uffici del catasto dell’Agenzia delle Entrate – oltre che nel patrimonio formativo dei professionisti di area tecnica – può generare risultati significativi a partire dalle prime fasi di revisione.

Per far sì che l’attività estimativa produca per intero i suoi effetti sociali, è necessario che l’operato delle Istituzioni sia volto a soddisfare in maniera propedeutica le seguenti condizioni di fattibilità:

  • prevedere che tutti gli immobili debbano essere oggetto di accertamento;
  • attribuire ampie competenze alle categorie professionali di area tecnica per garantire  l’aggiornamento tempestivo dei dati attraverso la rilevazione e la registrazione delle dinamiche immobiliari;
  • promuovere la collaborazione operativa tra professionisti, Comuni e cittadini, anche attraverso la sottoscrizione di convenzioni che possano apportare vantaggi concreti per i contribuenti;
  • favorire il coinvolgimento attivo dei contribuenti alle attività revisionali attraverso l’utilizzo della leva fiscale in ottica premiante.

 

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