+5,3% mutui per l’abitazione nel primo trimestre 2014

Nell’ultimo Bollettino Statistico II-2014 della Banca d’Italia, pubblicato lo scorso luglio, è emerso che, per la prima volta dal 2010 l’andamento delle erogazioni di finanziamenti per la casa ha registrato un segno positivo.
finanziamenti concessi alle famiglie italiane per l’acquisto della casa sarebbero infatti cresciuti, nel primo trimestre 2014, del +5,3% rispetto allo stesso periodo del2013, per un controvalore di +260,8 milioni di euro. Non solo, anche le performance su base mensile e da inizio anno ad oggi sembrano registrare incrementi positivi.
Anche l’atteggiamento della Banca Centrale Europea fa ben sperare: da ormai un anno sembra infatti che operi con iniziative a sostegno del credito, ad esempio, attraverso lariduzione del tasso di Riferimento BCE (a settembre giunto alla sua quotazione più bassa di sempre, pari allo 0,05%, un punto percentuale in meno rispetto a giugno dello stesso anno) o dei tassi di interesse negativo sui depositi delle banche presso la stessa BCE. Ritoccati anche i tassi Euribor (3mesi), sceso dall’1,60% del 2011 allo 0,10% di settembre 2014, e Eurirs (20anni), crollato rovinosamente dal 4,05% del 2011 all’1,77% di settembre 2014.

Segnali inaspettatamente positivi, dunque, sostenuti, a livello nazionale, anche dalnuovo Piano Casa varato dal Governo Renzi e contenuto nel decreto Sblocca-Italia di recente approvazione, che prevede, fra gli altri, incentivi fiscali per chi acquista case da dare in locazione e deduzione Irpef per l’acquisto di nuovi immobili.
All’analisi della Banca d’Italia va ad aggiungersi anche quella del Gruppo Tecnocasa, che ha quantificato l’importo medio nazionale dei mutui concessi, stimandolo intorno ai109.900€ euro per il 2014, cioè lo 0,3% in meno rispetto all’anno scorso, il che significa una diminuzione di 300€ rispetto alla quota di finanziamento erogata nel 2013.

Bisogna comunque ricordare che il settore del credito è un settore estremamentealtalenante, e molto dipenderà ancora dalla stabilità politica e economica sia a livellonazionale, che europeo. Determinanti saranno le iniziative che andranno a sostenere la crescita economica, e del settore immobiliare e edile più in generale, mercato del lavoro incluso, come peraltro già suggerito a più riprese dai rappresentanti di settore, fra i qualiPaolo Buzzetti, Presidente Ance, o il segretario CGIA di Mestre, Giuseppe Bortolussi. Anche gli istituti di credito e i cittadini italiani faranno la loro parte: i primi, come già stanno facendo, prestando molta attenzione alle modalità di concessione del credito, onde evitare nuove bolle finanziarie, e i secondi, ponendo un occhio di riguardo alla propria capacità di risparmio e stabilità economica.

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