ANIEM: “Sblocca Italia” per rilanciare l’edilizia

ANIEM: "Sblocca Italia" per rilanciare l'edilizia

“Le misure varate dal Governo vanno nella direzione giusta: sburocratizzazione, idee innovative, riforme strutturali, questa è la ricetta per far ripartire il settore”. Sostanzialmente positivo il commento del Presidente di Aniem, – l’Associazione delle imprese edili manifatturiere che rappresenta circa 8.000 imprese operanti nel comparto delle costruzioni – Dino Piacentini sulle misure anticipate dal Governo nel corso dell’ultimo Consiglio dei Ministri di fine agosto.

“Al di là dell’ammontare degli stanziamenti e dell’incertezza permanente sul testo definitivo del provvedimento, non possiamo che esprimere apprezzamento per un orientamento che ci sembra finalmente andare verso una coraggiosa innovazione nell’approccio al settore e nella semplificazione delle regole”, prosegue il Presidente di Aniem.

Che continua: “anzitutto prendiamo atto con soddisfazione del disegno di legge delega che prevede l’abrogazione dell’attuale codice dei contratti pubblici per favorire un recepimento delle nuove direttive con l’obiettivo di ridurre gli oneri documentali in sede di gara, semplificare le procedure di verifica da parte delle stazioni appaltanti, rivedere il sistema di qualificazione, razionalizzare ed estendere le forme di partenariato pubblico privato. Purtroppo in queste ultime ore sembrano essere saltate le disposizioni sull’abrogazione della responsabilità solidale tra appaltatore e subappaltatore e sullo sblocca cantieri minori che avrebbe consentito un regime semplificato per gli appalti di importo complessivo compreso tra i 200.000 euro ed 1 milione di euro senza varianti in corso d’opera. Ci auguriamo che queste misure fortemente richiesta da Aniem possano essere recuperate dal Governo perché potrebbero dare ossigeno al mercato delle piccole opere”.

Il Presidente di Aniem sottolinea che “anche sull’edilizia privata ci sembra che ci sia la volontà di sperimentare percorsi nuovi: la possibilità di eseguire lavori in casa con semplice comunicazione (scia), le agevolazioni in caso di acquisti immobiliari destinati all’affitto a canone concordato, lo sconto sulle imposte immobiliari per i privati che rottamano casa a bassa prestazione energetica, sconto esteso anche in caso di permuta a impresa di costruzione che si impegna riqualificare l’immobile vecchio con miglioramento del consumo energetico anche in caso di interi edifici. Su quest’ultimo aspetto, assolutamente condiviso, invitiamo il Governo ad avere ulteriore coraggio stimolando anche progetti di demolizione e ricostruzione.”

“Abbattere schemi consolidati, rendite e posizioni di privilegio, guardare agli interessi effettivi delle imprese e dei lavoratori, è questo – conclude Piacentini – il vero choc per l’edilizia”.

 

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