Macchine da cantiere e per infrastrutture

Macchine da cantiere e per infrastrutture

Secondo le rilevazioni dell’Associazione Tedesca dei Costruttori di Macchine da Costruzione, la VDMA, si registra una leggera flessione di domanda nei paesi del cosiddetto BRIC (Brasile Russia India e Cina) mentre il mercato dà segnali incoraggianti soprattutto in Medio Oriente ma anche negli Stati Uniti e in Canada, oltre che in Indonesia e in qualche misura in Africa.

In Europa, le previsioni non si discostano molto da quelle degli anni scorsi. Germania, Francia, Svizzera e Nord Europa, sembrano essersi lasciati alle spalle gli anni bui, mentre rimangono delle perplessità sulla reale ripartenza delle costruzioni in Portogallo Spagna e purtroppo anche Italia. In ogni caso i costruttori tedeschi sono moderatamente ottimisti, visto che VDMA afferma di aver registrato, dall’inizio dell’anno, un aumento degli ordini nell’ordine del 7%.

Analizzando più da vicino alcuni dei mercati esteri più interessanti, sicuramente la Russia nei prossimi anni sarà tra i principali obiettivi per due ragioni: da un lato la Federazione Russa ha la necessità di potenziare e modernizzare la rete stradale, dall’altro la produzione delle imprese locali è assolutamente inadeguata, per volumi e qualità alla richiesta. Oggi l’import domina il mercato russo: secondo gli ultimi dati disponibili, nei primi sei mesi del 2013 le importazioni (in termini monetari) hanno raggiunto l’83,2% del mercato. Parliamo di oltre 130 miliardi di rubli.

Sempre ad est, segnali positivi si registrano anche in Romania, dove il numero delle case in costruzione dopo quattro anni consecutivi di calo è di nuovo in aumento. Nel 2013 a Bucarest, per esempio, la crescita è stata di oltre il 16%. Anche sul fronte delle infrastrutture stradali ed autostradali la Romania ha in programma investimenti per circa 1,5 miliardi di euro nei prossimi mesi con una necessità di finitrici, livellatrici e rulli.

Guardando all’area del Medio Oriente, è interessante focalizzare l’attenzione su un Paese fino ad oggi poco considerato, l’Iran.  Negli ultimi anni, il nuovo governo di Hassan Rohani, nonostante l’embargo economico sia ancora formalmente in vigore, ha cercato di aprire a migliori relazioni politiche, ma soprattutto economiche con l’Europa. C’è una fortissima volontà di attrarre investimenti e imprese europee nel Paese e quelle del settore costruzioni sono tra le più ambite. L’Iran infatti ha un piano di sviluppo delle infrastrutture (ferrovie, porti e autostrade soprattutto) molto significativo e parallelamente ha un assoluto bisogno di sviluppare l’edilizia residenziale. Secondo l’Iran Imports Books tra i macchinari più richiesti figurano, scavatrici, gru e macchine movimento terra.

Infine i Paesi ASEAN (Association of South East Asian Nations) che assommano una popolazione di oltre 550 milioni di persone tra Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore, Thailandia, Brunei, Vietnam, Laos, Birmania oggi Myanmar e Cambogia, crescono ad un tasso annuale del 5%  con investimenti anche stranieri in crescita. In particolare i paesi più sviluppati del gruppo come Singapore e Burnei hanno visto crescere l’industria edilizia in maniera esponenziale. L’Asean Business News riporta che il settore privato ha continuato a dominare l’attività edile della regione con un aumento di quota di quasi 70% nel primo quadrimestre del 2013. Resort e hotel di lusso stanno pianificando di espandere le proprie attività con l’apertura di più di 4000 stanze in Indonesia per i prossimi anni.

Da una panoramica generale, considerando gli alti tassi di crescita economica dei paesi considerati e la necessità di infrastrutture, il settore edilizio risulta particolarmente interessante in Indonesia, Vietnam, Thailandia e Singapore che sembrano essere i paesi con migliori prospettive.

Fonte Samoter 2014

 

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