Il trend dei mutui negli anni

Il trend dei mutui negli anni
Se si analizza lo scorso 2013 le famiglie, in Italia, hanno potuto accedere al mutuo per l’acquisto della casa per 21.503,92 milioni di euro. Rispetto al 2012 si registra una variazione delle erogazioni pari a -13,1%, per un controvalore di-3.252,75 mln di euro. I volumi sono ancora in contrazione, ma l’andamento è in lieve miglioramento rispetto all’anno scorso, quando le erogazioni si erano dimezzate.
A livello trimestrale viene confermato l’andamento in discesa riscontrato annualmente, ma il secondo semestre dell’anno ha fatto registrare segnali positivi. Infatti, il terzo e il quarto trimestre 2013 chiudono con un calo del 7% circa, a fronte del -15/-20% della prima parte dell’anno.
MACROAREE: CLASSIFICA EROGATO
Anche per il 2013 il Nord-Ovest si conferma leader per volumi erogati, con 7.600 mln di euro, seppur in calo del 13,9%. Il Nord-Est, invece, risulta l’area che meno ha subito l’involuzione del mercato dei mutui (-7,4%). L’erogato totale ammonta a 5.000 mln di euro, lo stesso valore dell’Italia Centrale, che però perde il 13% su base annua. In netta diminuzione anche il Mezzogiorno (-17,3%), dove sono stati erogati 2.650 mln di euro; chiude l’Italia Insulare, che eroga 1.250 mln di euro, ossia il 20,6% in meno rispetto al 2012.
REGIONI: CLASSIFICA EROGATO
Anche per il 2013 la Lombardia si conferma al primo posto per volumi erogati, con un totale di 5.200 mln di euro, seguita dal Lazio con 2.800 mln di euro e da Emilia-Romagna e Veneto con circa 1.980 mln di euro ulteriori variazioni in diminuzione, ma il calo è tendenzialmente inferiore rispetto ai trimestri precedenti. I ribassi più consistenti si registrano in Campania (-24,9%), Abruzzo (-28,5%) e Sardegna (-31,8%); dalla parte opposta la discesa dei volumi è più contenuta per Puglia, Trentino-Alto Adige, Molise, Friuli-Venezia Giulia e Valle d’Aosta (da -3% a -9%). L’unica regione che ha incrementato i propri volumi è l’Emilia-Romagna, che chiude l’anno con un leggero aumento (+0,8%).
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PROVINCE: CLASSIFICA EROGATO
Le province di Roma e Milano si confermano ai primi posti per volumi erogati, con circa 2.400 e 2.500 mln di euro, seguite da Torino che fa segnare poco meno di 1.000 mln di euro.
Quasi tutte le provincie italiane hanno mostrato un calo dei volumi erogati. La contrazione più elevata, con -49,5%, si registra a L’Aquila, preceduta da Sassari (-45,8%) e Nuoro (-41,3%). Da segnalare alcune note positive: aumentano i propri volumi le province di Barletta-Andria-Trani (+133,3%), Medio Campidano (+72,8%) e Reggio Emilia (+36,3%); in evidenza anche Monza-Brianza che fa segnare +22,6%.
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2013 vs 2012: IMPORTO MEDIO DI MUTUO
Attraverso la base dati interna all’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa è stata analizzata la tendenza rispetto alla quantificazione media dell’importo di mutuo. Tale indicatore è da intendersi riferito alla media delle operazioni erogate nei dodici mesi antecedenti la data di rilevazione.
Il ticket medio nazionale si è attestato a circa 109.800 €, in diminuzione del 4,5% rispetto a quanto rilevato nel corso del 2012 (115.000 €), per un controvalore di circa -5.200 €.
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Il ticket medio di mutuo visto a livello regionale continua ad essere per ragioni socio-economiche difforme sul territorio nazionale. La regione con il valore più alto è il Lazio, con un ticket medio pari a 119.900 € (in calo del 6,4% su base annuale), seguita dalla Lombardia dove l’importo medio è 117.900 € (-4,1%). Il valore più basso è stato registrato in Calabria, dove il ticket medio è 85.600 €.
Puglia e Sicilia sono le uniche regioni che hanno fatto segnare volumi in aumento. In Puglia il ticket medio ammonta a 107.200 € (a fronte di 100.300 € dell’anno precedente), in Sicilia si attesta a 101.900 €, per un controvalore di circa 1.800 € in più.
Durante il 2013 il mercato dei mutui alla famiglia ha privilegiato l’accesso al credito a mutuatari di età media (35-45 anni) in cerca della prima casa. Per ottenere un finanziamento è stata fondamentale la situazione lavorativa del richiedente: la stabilità del posto di lavoro è stato un elemento chiave, valutato positivamente soprattutto quando l’operazione ha coinvolto più portatori di reddito, per esempio il coniuge, un genitore o in ogni caso di un parente di primo grado. L’altro elemento discriminante è stato l’apporto personale nell’operazione: maggiore è stato il capitale investito nell’operazione dai richiedenti, migliore è stato il giudizio di fattibilità dell’istituto.
Per i prossimi mesi si prevede un andamento in linea con quanto rilevato nel 2013, con un probabile e lieve incremento delle erogazioni nella seconda parte del 2014.
Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

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