Ripresa impossibile senza riforme

Ripresa impossibile senza riforme

“Ben venga il nuovo Governo se riesce ad imprimere da subito una svolta.
Si tratta di una necessità emergenziale e serve dunque una riforma del lavoro che vada ad incidere non solo sul cuneo fiscale ma anche sui costi della bilateralità, un taglio alla spesa pubblica intervenendo sulla configurazione della Pubblica Amministrazione, una ridistribuzione delle competenze istituzionali”, questo il commento del Presiedente di Aniem – associazione delle PMI manifatturiere aderenti a Confimi Impresa, dott. Piacentini. “Senza questi interventi, che devono vedere la compartecipazione responsabile di tutte le forze politiche, registreremo la definitiva disgregazione di un sistema produttivo che, lo ricordo, è costituito quasi esclusivamente da piccole e medie imprese. Sarà la fine del manifatturiero italiano”, prosegue il Presidente Aniem. “Ciò di cui forse non si ha ancora piena consapevolezza è che siamo vicini al baratro, non possiamo più aspettare. “Il settore delle costruzioni, in particolare, sta ormai collassando, schiacciato tra mancanza di credito, altissimo costo del lavoro, lunghissima ed articolata burocrazia ed incapacità nel prendere decisioni”, dichiara Piacentini. “Solo negli ultimi due anni il mercato delle opere pubbliche ha avuto una flessione del 52% (fonte Cresme) e le forme di partenariato pubblico-privato si sono impantanate nelle lentezze procedurali oltre che nei problemi economico-finanziari”. “La politica eserciti il suo ruolo decisionale, ma anche i sistemi di rappresentanza datoriale e sindacali – facciano la loro parte.”

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