Mercato delle abitazioni in montagna

Mercato delle abitazioni in montagna

Sono ancora in ribasso, nei primi sei mesi del 2013, i prezzi delle abitazioni nelle località di montagna. Tra le regioni ad alta vocazione turistica il ribasso più forte si è registrato in Piemonte che chiude il semestre con una diminuzione del 3,8%. A seguire i comuni del Trentino Alto Adige che hanno visto le quotazioni contrarsi del 3,1%. Le località della Valle d’ Aosta segnalano un ribasso dell’1,9% mentre quelle dell’Abruzzo sono rimaste stabili. Si confermano alcune tendenze emerse negli anni scorsi: generalizzata diminuzione della disponibilità di spesa, un interesse per le località minori o per le zone dove poter acquistare a prezzi più contenuti. Per lo stesso motivo hanno appeal anche le soluzioni da ristrutturare. Il bilocale ed il piccolo trilocale costruiti in stile montano attirano sempre i potenziali acquirenti. Si confermano come le più apprezzate le zone servite, vicine agli impianti e in posizioni soleggiate.

VARIAZIONE PERCENTUALE DEI PREZZI NELLE LOCALITA’ DI MONTAGNA

(semestre su semestre precedente)

I sem 07

1,9

II sem 07

0,4

I sem 08

-0,1

II sem 08

-0,3

I sem 09

0

II sem 09

0

I sem 10

0

II sem 10

1,2

I sem 11

-0,6

II sem 11

-0,8

I sem 12

-3,6

II sem 12

-3,9

I sem 13

-2,8

Fonte: Ufficio Studi Gruppo Tecnocasa

Nel 2007 le località turistiche di montagna segnalano un aumento leggero delle quotazioni pari all’1,9%.
Positivo l’andamento di mercato dei comuni della Valle d’Aosta e dell’Emilia Romagna.
Si registrano le prime diminuzioni delle quotazioni nelle località montane del Piemonte dove gli operatori iniziano a notare una lieve contrazione della disponibilità di spesa dei potenziali acquirenti.
Le zone più costose si confermano Madonna di Campiglio e Courmayeur, con top prices rispettivamente di 14 mila € e 10 mila € al mq.
L’analisi della domanda rileva che le tipologie più richieste sono il bilocale o il piccolo trilocale.
Uno degli elementi che agisce positivamente sul mercato immobiliare di queste località turistiche è sicuramente l’esistenza di piste ed impianti moderni di risalita ed innevamento.

Nel primo semestre del 2008 le località di montagna iniziano a registrare un’inversione di tendenza con un leggero calo delle quotazioni degli immobili (-0.1%). Gli acquirenti iniziano ad essere più riflessivi, attenti al prezzo dell’immobile e prima di acquistare vagliano tutte le offerte presenti sul mercato.
Ad eccezione della Valle d’Aosta che registra ancora prezzi in lieve aumento, tutte le altre località di montagna iniziano a segnalare prezzi in ribasso.
Sul mercato delle locazioni stagionali si fa strada la tendenza a prendere in affitto l’abitazione nelle settimane di Natale e di Capodanno, dal momento che l’intera stagione invernale è onerosa.

Sono stabili le quotazioni delle abitazioni nelle località turistiche di montagna nella prima parte del 2009.
Si nota una ripresa di interesse per l’acquisto soprattutto come forma di investimento. Le zone preferite sono sempre quelle centrali per la presenza dei servizi, quelle con buona esposizione al sole e facile raggiungimento delle piste. Si iniziano a prediligere le tipologie in buono stato di conservazione.
Sulle nuove costruzioni si preferiscono quelle edificate nel rispetto degli standard di risparmio energetico. Le regioni dove si segnala un lieve incremento delle quotazioni sono il Piemonte (+0,5%) e la Valle d’Aosta (+0,3%). Stabili le quotazioni delle località dell’Abruzzo.

Nei primi sei mesi del 2010 le quotazioni delle abitazioni nelle località turistiche di montagna sono stabili.
Le località turistiche del Piemonte segnalano una contrazione delle quotazioni dello 0,8%. Stabili i prezzi delle località sciistiche della Lombardia, del Veneto e dell’Emilia Romagna. Un leggero aumento interessa la della Valle d’Aosta (+0,2%) e il Trentino Alto Adige (+0,8%).
Anche in questo semestre le preferenze dei potenziali acquirenti sono andate a bilocali o trilocali situati nelle zone centrali oppure vicini agli impianti.

Nel 2011 prosegue il ribasso delle contrazioni immobiliari delle località turistiche di montagna.
La regione che segnala il calo più sensibile è l’Abruzzo. Il Piemonte segna una contrazione dei valori dello 0,1%, seguito dalla Valle d’Aosta (-0,3%) e dal Trentino Alto Adige (-0,5%). Stabili le quotazioni delle abitazioni di montagna in Lombardia e Veneto.

Nel primo semestre del 2012 i valori hanno registrato un ulteriore ribasso che ha interessato tutte le regioni ed in particolare l’Emilia Romagna. L’effetto Imu si fa sentire anche se non in maniera eclatante. Sicuramente gli investitori sono più attenti. Tengono le abitazioni situate vicino agli impianti o vicine ai centri abitati ma iniziano anche ad essere considerate le località minori, meno famose, ma non lontane da queste ultime e che offrono abitazioni a prezzi decisamente più contenuti .

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