L’acquisto della casa fa i conti con la crisi

L'acquisto della casa fa i conti con la crisi

Casa.it portale immobiliare ha svolto un’indagine  in collaborazione con l’Istituto di ricerche Scenari Immobiliari a cui hanno partecipato 60.000 utenti su un campione di oltre 200.000. Più realismo e meno fantasia nel “sogno degli italiani”: l’acquisto della casa deve fare i conti con la crisi. E’ questa quanto è emerso dal sondaggio.
Gli italiani risparmiano con crescente difficoltà ed in proporzione sempre minore, la crisi economica li costringe a rivedere non solo le proprie abitudini di spesa, ma anche i propri sogni.
La propensione italica all’acquisto di immobili  è sempre stata elevata, comprare una casa è l’obiettivo di ogni famiglia di nuova costituzione, comprarne due quello di ogni famiglia consolidata che cerca affidabili destinazioni di investimento per i propri risparmi.
Ma oggi l’approccio all’acquisto più importante della vita sembra cambiare in funzione dell’estremo senso di precarietà che pervade la società italiana. In un momento nel quale ogni certezza di benessere (di poter risparmiare, ma soprattutto di poter continuare a guadagnare) sembra progressivamente sfumare, gli italiani si aggrappano alla casa come ad una scialuppa di salvataggio nel mare in tempesta della crisi.

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“Si tratta del più esteso sondaggio di questo tipo mai realizzato in Italia” commenta Daniele Mancini, amministratore delegato di Casa.it: “Il campione, composto per oltre il 50%  di persone con età compresa fra i 35 ed i 55 anni, nell’88% dei casi con un diploma o una laurea, è significativo sia per il numero di partecipanti che per la distribuzione nazionale:  45% Nord, 38% Centro e 17% Sud Italia “.
Meno sogno di una vita, più bisogno impellente di mettere al riparo i sempre più magri risparmi dall’erosione del tempo, in questo si sta trasformando la casa. E il fattore tempo sembra assumere sempre maggior peso nella scelta di acquistare un’abitazione: il momento per comprare, oggi è considerato molto favorevole, sia per la aumentata capacità di poter condurre la trattativa, sia per la maggiore disponibilità da parte dei venditori a rivedere le loro aspettative di guadagno.

“Ma il credito non aiuta, le banche sono restie a concedere mutui e, anche quando lo fanno,  non sostengono più di tanto le famiglie in cerca di casa” afferma Mario Breglia, presidente di Scenari Immobiliari: “Salvo un paio d’anni, tra il 2004 e il 2006, in pieno boom immobiliare (quando i mutui arrivarono sino al 100 per cento del valore della casa da compare) da decenni la percentuale di mutuo concesso non supera il 50 per cento del prezzo di acquisto”.
Il sondaggio raccoglie inoltre le aspettative degli italiani sull’andamento dei prezzi delle abitazioni nei prossimi mesi e le preferenze in merito alle caratteristiche dell’immobile stesso, l’importanza attribuita alla classe energetica dell’immobile e l’influenza dell’Imu sulle scelte d’acquisto.

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