Il Made riparte dalle Costruzioni

Il Made riparte dalle Costruzioni

Che l’edilizia sia il motore per far ripartire il paese, lo avevamo già sentito negli ultimi tempi da molti esponenti del settore, e dallo stesso Letta, affrontando la questione IMU.
Lo stesso tema è stato ripreso durante la presentazione del prossimo Made Expo (dal 2 al 5 ottobre, Fiera Rho Milano), svoltasi ieri presso la Triennale di Milano.
La riqualificazione urbana, la tutela e la manutenzione del territorio e delle infrastrutture, la prevenzione antisismica e il risparmio energetico saranno il cuore della prossima edizione di MADE.
Temi affrontati anche dall’intervento neo Ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi, che ha presentato un piano integrato per creare occupazione nel settore, e che verrà presentato venerdì mattina durante il prossimo Consiglio dei Ministri: tra le  priorità, accelerare le grandi opere cantierate e cantierabili, avviare un piano  di manutenzione scuole, prorogare gli incentivi per il risparmio energetico, allargandoli anche alla prevenzione sismica, e infine tradurre in legge l’accordo Abi-ANCE per il rilancio dei mutui casa, creando così un nuovo patto tra mondo dell’impresa e del credito che a MADE expo si è già concretizzato con un prodotto finanziario unico dedicato da Unicredit alle aziende espositrici.
In particolare il tema dei bonus per il risparmio energetico e per le ristrutturazioni, oltre ovviamente a mettere in primo piano la questione drammatica della sicurezza, rappresenta un’occasione per riqualificare il patrimonio edilizio e dare nuovo vigore al mercato interno, facendo leva non su contributi statali diretti, ma su un sistema di incentivi e di defiscalizzazione per muovere gli investimenti.
“Le priorità del sistema costruzioni trovano in MADE expo una piattaforma ideale di dialogo, proposte e soluzioni per tutta la filiera, partendo proprio dalla specificità di ciascun comparto e dal contributo essenziale a tutto il sistema edilizio – ha affermato Giovanni De Ponti, Amministratore Delegato MADE expo. Secondo i dati ANCE, il settore costruzioni dall’inizio della crisi ha perso 550mila addetti considerando l’indotto, numeri davanti ai quali è necessario reagire dando ossigeno alle imprese perché investano su qualità, innovazione e riqualificazione.
Durante lo scorso 2012 gli investimenti in costruzioni secondo ANCE hanno registrato una flessione del 7,6% in termini reali, che risulta addirittura superiore di quella rilevata nel 2011 (-5,3%) e anche peggiore rispetto alle prime stime che si erano attestate, nel giugno scorso, ad un decremento del 6,0%; nel 2013 proseguirà la fase di caduta con una riduzione degli investimenti in costruzioni  che si stima del 3,8% in termini reali rispetto al 2012.

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