Edilizia Roma: persi 6000 posti

Edilizia Roma: persi 6000 posti

Segno evidente di come anche gli incentivi per la riqualificazione rivolti a famiglie e privati risultino ormai inefficaci a tenere vivo il mercato. Per i lavori pubblici, letti attraverso la lente del documento unico di regolarita’ contributiva (DURC), necessario alle imprese per operare, la Cassa rileva infine un taglio netto del 16,6% per quanto riguarda le gare di appalto. Le ripercussioni sul lavoro sono da emergenza sociale: l’edilizia di Roma e provincia negli ultimi quattro anni ha perso ben 20.000 posti di lavoro, di cui 6.000 soltanto nell’ultimo anno. Un vero e proprio esodo occupazionale che sta cambiando la composizione della forza lavoro e la sua distribuzione residenziale, cioe’ la capacita competitiva del comparto. Sono giovani, single, ma anche poco qualificati i lavoratori piu’ colpiti dalla recessione, la quale, dopo aver dato l’impressione di incidere maggiormente sulla mano d’opera immigrata, risulta pesare in egual misura su italiani e stranieri. Elevato il turnover, sintomo dell’intenso processo di destrutturazione del settore. Il ridimensionamento occupazionale e’ particolarmente acuto tra gli operai comuni (-44% solo nell’ultimo anno), soprattutto manovali con mansioni generiche, e tra gli apprendisti: i due profili, insieme, nel 2008 rappresentavano il 58% della forza lavoro. Soffrono meno gli operai di livello superiore, soprattutto lavoratori specializzati. Ad accusare di piu’ il ridimensionamento occupazionale e’ la provincia di Roma, che dall’inizio della crisi al 2012 registra la fuoriuscita dal mercato di quasi 11mila lavoratori, mentre la Capitale ne ha persi 7000. In controtendenza i lavoratori residenti fuori dalla provincia di Roma, spesso appartenenti a squadre di cottimisti impiegati per lavorazioni specializzate, che seppure diminuiscono in assoluto crescono in termini percentuali dal 21,2% al 23,2%.
“La Cassa edile rappresenta un modello di relazioni industriali e di confronto tra le parti sociali anche quando il sistema contrattuale e’ ostacolato dalle difficolta’ economiche.” – dichiarano il Presidente della Casa edile di Roma, Edoardo Bianchi, e la Vice Presidente Anna Pallotta – “Nella fattispecie la Cassa di Roma e provincia costituisce un osservatorio privilegiato delle dinamiche produttive ed occupazionali del comparto ed una leva efficace per la loro regolazione. Ne sono due esempi lampanti, la regolarita’ contributiva delle imprese, misurata attraverso la percentuale dei Durc regolari emessi dall’ente, che si mantiene stabile nonostante la pesante recessione, e la forte contrazione della formula contrattuale del part-time, che in edilizia cela forme di evasione contributiva”.
Fonte AGI

Edilizia Roma: persi 6000 posti
Edilizia Roma: persi 6000 posti 2

Consiglia questa notizia ai tuoi amici

Commenta questa notizia



Categoria notizia

MERCATO

Le ultime notizie sull’argomento