Seconda tranche di 500 milioni per il Mose di Venezia

Seconda tranche di 500 milioni per il Mose di Venezia

E’ stata perfezionata ieri a Roma una seconda tranche di 500 milioni del finanziamento della Banca europea per gli investimenti (Bei) per la realizzazione dei lavori del Mose, il sistema ingegneristico per la salvaguardia di Venezia. Beneficiario del prestito sarà il Consorzio Venezia Nuova (Cvn), incaricato dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti (Mit) tramite il Magistrato alle Acque di Venezia di realizzare il MOSE.
L’impianto complessivo dei lavori del MOSE consiste nella costruzione alle tre bocche della laguna di Venezia (Lido, Malamocco e Chioggia) di un sistema di  dighe mobili per la protezione della città dal fenomeno dell’acqua alta. Il MOSE non è un’opera isolata, ma rientra nel Piano generale di interventi per la salvaguardia di Venezia e della laguna che il Mit ha avviato nel 1987.
Per la Bei l’operazione rientra in alcuni dei filoni tradizionali di finanziamento, quali le opere infrastrutturali e la tutela ambientale.
Quella di ieri è la seconda tranche di un’operazione complessiva approvata dalla Bei quattro anni fa per un livello massimo di finanziamenti concedibili pari a 1,5 miliardi di euro. La prima tranche di 480 milioni fu siglata nell’aprile 2011.

BEI
La Banca europea per gli investimenti sostiene gli obiettivi politici e strategici dell’Unione europea accordando prestiti a lungo termine a favore di progetti economicamente validi. Gli azionisti della BEI sono i 27 Stati membri dell’UE: l’Italia è uno dei quattro principali, insieme al Regno Unito, alla Germania e alla Francia (ciascuno detiene una quota del 16,2% del capitale).

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